due chiacchiere

Archivio degli articoli in soggiorno e tv, pagina 16

Gli eroi mandati in soffitta

Ma davvero gli italiani non capiscono nulla, oppure è la programmazione dei palinsesti che lascia molto a desiderare? Apprendo con un pizzico di tristezza che Italia 1 ha deciso di sospendere la programmazione di Heroes, il telefilm che dall’altra parte dell’oceano ha battuto ogni record di ascolti, a tempo indeterminato. Ecco cosa ci distingue dai cugini americani: loro guardano questi telefilm, noi preferiamo l’Isola dei Famosi oppure Uomini e donne. Per fortuna che in rete si trovano gli episodi originali, con tanto di sottotitoli in italiano. A questo punto sarei quasi tentato di dirti come va a finire, o meglio, cosa accade nella seconda stagione. La puntata numero 4 della scorsa settimana è davvero una delle migliori dell’intera serie, secondo me.

È già ieri, con Antonio Albanese

Ieri sera in “quarta” serata, ovvero praticamente dopo mezzanotte, hanno trasmesso un bel film di Antonio Albanese, È già ieri: la storia di un uomo che rivive all’infinito lo stesso giorno ogni mattina. Ho scoperto, grazie ai miei colleghi al lavoro, che in realtà si tratta di una rivisitazione di un film americano con Bill Murray, Ricomincio da capo. Del quale la versione italiana non sarebbe altro che una brutta copia storpiata. Sarà che non ho visto l’altro, sarà che dopo gli ultimi film in cui Murray dice solo tre parole in croce, l’ho un po’ rivalutato in negativo, sarà che alle Canarie (dove si svolge la trama) ci sono stato da poco, ma a me l’interpretazione di Albanese è piaciuta molto. Leggi il resto di È già ieri, con Antonio Albanese

Zelig, un viaggio nel tempo

La puntata della scorsa settimana di Zelig Circus mi ha fatto tornare alla memoria i pomeriggi passati a guardare l’antesignana trasmissione Fiori di zucca su Odeon: Stefano Nosei, Gioele Dix, e tanti altri comici che già all’epoca si mettevano in luce per il loro modo “nuovo” di essere divertenti. Ricordo sempre che aspettavo la sera, il Maurizio Costanzo show, per vedere se tra gli invitati c’era proprio Stefano Nosei. Con la sua “Mi ricordo lasagne verdi, e la muffa di margarina…” di cui però non si trova neppure il testo in giro: erano tempi in cui ancora il computer era un Commodore 64, e la rete era soltanto quella dei pescatori. E si leggevano i libri di Riccardo Cassini! Tu hai un tuo comico preferito?

Una democrazia malata

A guardare il film Sicko di Michael Moore passa la voglia di andare negli Stati Uniti, e quasi quasi anche il sistema sanitario italiano sembra migliore. Sicuramente viene da chiedersi: ma com’è possibile che una nazione così potente, esportatrice di democrazia (almeno così si definiscono), in cui la crescita interna è mediamente superiore a quella europea, soffra poi di contraddizioni così evidenti. Sul suolo americano sono nate molte delle cose che utilizziamo oggi, dagli iPod ad internet, dai codici a barre del supermercato ai sensori delle macchine fotografiche digitali. Eppure questa fucina d’idee non è in grado di curare in maniera soddisfacente i propri malati. Neppure quelli che hanno dato una mano per il prossimo. Leggi il resto di Una democrazia malata

Reign over me

Finalmente anche il mio sosia Adam Sendler ha fatto il suo primo film drammatico: Reign over me. Sebbene io lo preferisca in versione comica (come dimenticare le risate che mi sono fatto con Cambia la tua vita con un click), devo dire che la sua interpretazione mi ha colpito. La trama si ricollega agli attentati delle torri gemelle, che lentamente iniziamo tutti a metabolizzare, e che ancora con qualche difficoltà riusciamo a guardare su di uno schermo cinematografico. Ciò che mi piace dei registi americani è il loro modo di guardare in positivo anche le vicende più tristi: durante la proiezione pensavo a come noi abbiamo invece ricordato i nostri eroi (Falcone, Borsellino, il generale Dalla Chiesa, solo per fare alcuni nomi) nelle pellicole nostrane. Non sono un cinefilo di “spessore”, quindi non voglio esprimere un giudizio categorico, ma la differenza si nota.

Un ragazzo bastardo

Qualche settimana fa siamo stati al cinema d’estate: che goduria, con il venticello che accarezza i capelli… altro che aria condizionata. In programmazione c’era Il mio ragazzo è un bastardo, che in inglese è intitolato più felicemente “John Tucker deve morire”: questo secondo titolo, a mio giudizio, esprime meglio la trama della pellicola. La vicenda narrata si ambienta nelle scuole superiori americane, quelle che certi organi di informazione vorrebbero dipingere come piene di criminali e ragazzini con la pistola facile. Ma che in realtà sono spesso scuole ben più tranquille di quelle nostrane, in cui sbocciano amori tra cheerleader e capitani delle squadre di basket. Leggi il resto di Un ragazzo bastardo

Il destino nel nome

In queste sere calde d’estate, quando non si esce non c’è nulla di meglio che guardare un film impegnato, giusto? Beh, ognuno decide di farsi del male come crede. Io e la moglie così ci siamo messi a guardare Il destino nel nome, una produzione indiana dell’anno scorso che era rimasta nella lista delle cose che non possono mancare al bagaglio culturale di un possessore di blog, come il sottoscritto. Viene raccontata la storia di una coppia indiana che si trasferisce negli Stati Uniti, Paese delle tante opportunità e dalle tante contraddizioni. I primi tempi sono difficili: l’integrazione è lenta e crea a volte incomprensioni tra i due. Poi nasce il loro primogenito: Gogol. Il motivo per cui gli hanno dato questo nome viene raccontato poco alla volta, durante tutto il film. Voto: 8. Leggi il resto di Il destino nel nome

Stasera mi butto

E poi la gente si stupisce se gli stupri aumentano, e la prostituzione è diventata un fatto tutto sommato “accettato” dalla società contemporanea. Lo so, come inizio è un po’ forte, ma anche la sigla iniziale del programma Stasera mi butto non è da meno: donne seminude sculettanti, sguardi ammiccanti e balletti provocanti. Per non parlare degli “stacchetti” tra un comico ed il successivo. Del lato divertente non parlerò, i concorrenti sono bravi e sanno esprimere bene la comicità tipica del Belpaese. Ma delle donne vogliamo parlare? Ridotte a oggetto del desiderio, pronte (almeno questo è il messaggio che se ne percepisce) a far tutto per te. Leggi il resto di Stasera mi butto

Torna in cima alla pagina