due chiacchiere

Archivio del mese di novembre 2011, pagina 2

Facebook, la stalla ed i clienti

Coraggio, oggi è Venerdì, o come dicono in America, TGIF! Per rendere la giornata meno pesante, eccoti una vignetta che avevo trovato in rete qualche mese fa e che stava prendendo polvere sul mio desktop.

Due maiali parlano. Il primo dice: non è fantastico? non paghiamo nulla per la stalla! Il secondo risponde: già, anche il cibo è gratis. Sottotitolo: facebook e te, se non lo paghi, non sei il cliente, sei il prodotto in vendita.

Chiacchiere da… stalla

  • Maiale 1: Non è fantastico? Non paghiamo nulla per la stalla!
  • Maiale 2: Già, ed anche il cibo è gratis
  • Sottotitolo: Facebook e te. Se non lo paghi, non sei il cliente. Sei il prodotto in vendita.

 

Passeggiando per le vie di Seaport

Come forse ricorderai, la scorsa settimana mi hanno spedito a Boston per un corso d’aggiornamento su tutto ciò che riguarda il project management, come dicono quelli che hanno studiato. La sera prima, avendo un po’ di tempo a disposizione, abbiamo deciso con i colleghi di andare a mangiare qualcosa nella zona sud della città, Seaport (se sei un esperto del posto, non esitare a correggermi). E così ne ho approfittato per fare un po’ di foto con il mio iPhone.

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Come funziona la nuvola di Tophost

Ultimamente, ovunque mi giri, vedo gente che si riempie la bocca a parlare della “nuvola informatica”. Un concetto che, sebbene vecchio di almeno 20 anni, pochi ancora hanno capito veramente. Forse l’avvento della quinta incarnazione del sistema operativo dell’iPhone, con il suo servizio iCloud, aiuterà a dissipare la nebbia, o forse aumenterà la confusione, ai posteri l’ardua sentenza. Quando Tophost ha annunciato di essere passata “al cloud”, ero curioso di saperne un po’ in più. Così, grazie anche alla disponibilità del loro supporto, ho raccolto un po’ di informazioni al riguardo. L’idea di base è la separazione del cosiddetto server dalla scatola di circuiti, fili e dischi rigidi: il passo di astrazione porta, in pratica, ad avere un plotone di macchine fisiche su cui si poggia una schiera di macchine virtuali. Leggi il resto di Come funziona la nuvola di Tophost

Zuppa con bietola e spinaci

Qualche giorno fa siamo stati a casa del cognato a tagliare tronchi d’albero e rami abbattuti dalla tempesta di neve che ha flagellato la costa nord-est degli Stati Uniti. Si pensa che armati di sega a motore il lavoro sia una passeggiata, ma quando abiti ai confini di un bosco dove la vegetazione, edera arrampicante compresa, cresce indisturbata, non è così facile. Se poi aggiungi che il bosco è in realtà in collina, quindi con gli alberi leggermente inclinati verso la proprietà del cognato, puoi immaginare le difficoltà logistiche che ci si sono parate davanti. Ad ogni modo, dopo sei ore di duro lavoro, le donne di casa c’hanno preparato una bella zuppa calda ritemprante, ideale per scrollarsi di dosso il freddo accumulato durante la giornata. Leggi il resto di Zuppa con bietola e spinaci

Attenzione alle bionde sull’aereo

Siamo a metà settimana, ed io fra qualche ora salirò nuovamente su di un aereo della JetBlue per andare a Boston e seguire la terza (e per fortuna ultima) parte del corso di aggiornamento per project manager a cui mi hanno iscritto. E così, per non lasciarti a bocca asciutta, ho ripescato una barzelletta in tema dal mio archivio. Sperando che non capiti a me la stessa cosa 🙂 C’è una bionda che s’imbarca su un aereo per Boston. Senza neppure leggere sul biglietto quale fila le è stata assegnata, si siede in prima classe, nel primo spazio libero che trova. Quando arriva l’effettivo proprietario del posto, trovandolo occupato, cerca di spiegare la cosa alla bella ragazza, che tutta impettita risponde “Sono bionda, sono bella, devo andare a Boston e da qui non mi alzo” Non sapendo che fare, il pover’uomo si rivolge ad un’assistente di volo. Ma la tipa ripete anche a lei “Sono bionda, sono bella, devo andare a Boston e da qui non mi alzo” Leggi il resto di Attenzione alle bionde sull’aereo

Martello e chiave inglese… o americana?

Il freddo, non c’è dubbio, è arrivato sulle coste atlantiche degli Stati Uniti: nel giro di pochi giorni siamo passati dai tiepidi 20 gradi ai gelidi 7 gradi del mattino. Ecco allora che, come ogni anno, un sabato mattina mi sono armato di cacciaviti, chiavi inglesi ed attrezzi vari, e sono sceso nel seminterrato per rimettere “in moto” i riscaldamenti. Il piano d’azione è sempre lo stesso, e l’ho imparato in Italia dal tecnico che ogni anno veniva a fare la pulizia in cambio della modica cifra di 120 euro: dopo aver tolto un po’ d’aria dai radiatori (bleed the radiators, dicono qui, che letteralmente significa far sanguinare i poveri caloriferi), e spolverato gli elementi, tolgo la fuliggine dal bruciatore con il mio potente aspirapolvere, soffio il beccuccio della fiammella pilota, olio il motorino che fa circolare l’acqua calda ed infine faccio partire il tutto. Leggi il resto di Martello e chiave inglese… o americana?

Una strage di rami a casa camu

L’avrai letto sui giornali, Sabato scorso (accidenti, è già passata una settimana!) la costa nord orientale degli Stati Uniti è stata flagellata da una tempesta di neve più “cattiva” di quanto avessero annunciato gli esperti del meteo. Giusto in tempo per regalare ai bambini un Halloween pieno di freddo, ed ai proprietari di casa una rottura di scatole in più: ho passato un buon paio d’ore a segare ed accatastare tutti i rami caduti, che il comune verrà a ritirare pian piano in questi giorni. Eccoti un video girato nel punto più intenso della tempesta. Leggi il resto di Una strage di rami a casa camu

Fuoco incrociato sulla barra scorrevole

Mantenendo fede al nome che già da solo incute timore, la nuova versione del sistema operativo di casa Apple, il Leone, non si lascia intimorire da sfide particolarmente audaci. Analogo discorso per Microsoft, che dalle mie prime prove effettuate sull’anteprima di Windows 8, segue un approccio altrettanto rivoluzionario. Mi riferisco alle rispettive nuove interfacce, ovvero ciò che consente a noi poveri esseri umani non dotati di prese USB o altre periferiche, di interagire con la macchina per impartire i nostri ordini. Viviamo in un’epoca in cui le superfici “toccabili” stanno rimpiazzando il buon vecchio mouse e l’amica tastiera, ed anche i computer di casa iniziano ad adeguarsi. Leggi il resto di Fuoco incrociato sulla barra scorrevole

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