due chiacchiere

Archivio del mese di novembre 2010, pagina 2

Amazon in Italia non funzionerà

La notizia del giorno, a quanto pare, è che Amazon aprirà “finalmente” anche in Italia, per la gioia dei quattro gatti che comprano online nel Belpaese. Ma secondo me non funzionerà mai. Fra un anno di questi tempi tornerò a leggere quest’articolo per vedere se avevo ragione o meno. Ci sono almeno tre motivi per cui secondo me è un fallimento preannunciato, che ovviamente non hanno a che fare con l’azienda in sé, della quale qui in America sono un affezionato cliente. Una delle ragioni la cita l’articolo originale stesso:

L’apertura in Italia era stata per molto tempo negata dall’azienda che sosteneva che il sistema postale italiano non desse sufficienti garanzie

Leggi il resto di Amazon in Italia non funzionerà

Salisburgo: capodanno in fattoria

Correva l’anno 2004, più esattamente il mese di Dicembre, quando con una coppia di amici decidemmo di passare il capodanno in Austria, a Salisburgo. La moglie ed io c’eravamo già stati durante una visita lampo in Trentino, ospiti dei nostri amici che abitano nella regione più bella e “funzionante” d’Italia. Non so se ti sia mai capitato di voler vedere i luoghi dove sono state girate le scene del tuo film preferito in assoluto. Beh, questo era il desiderio di mia moglie: a Salisburgo è stato girato Tutti insieme appassionatamente, che lei avrà visto almeno 40 volte. Così abbiamo prenotato un agriturismo disperso tra le campagne intorno a Salisburgo, abbiamo caricato le valigie in auto e siamo partiti. Leggi il resto di Salisburgo: capodanno in fattoria

Your love is my only desire

Serena ed Emanuele, i due colleghi di Laura che seguivano con lei i corsi di specializzazione, oggi sembravano in gran forma. Era il giorno prima di un esame, ed i tre s’erano dati appuntamento in biblioteca per ripassare, fare delle prove, e rivedere gli argomenti prima dello scritto. Non erano mai stati eccessivamente aperti verso il resto del gruppo, eppure da qualche settimana avevano quasi radicalmente cambiato atteggiamento. In particolar modo nei confronti di Laura. Che evidentemente aveva trovato questo cambio di rotta un po’ sospetto, ma com’era nel suo carattere, aveva finito per convincersi che tutti, prima o poi, tornano sulla retta via. E si rendono conto che la cooperazione paga meglio del conflitto: l’unione fa la forza, dice un vecchio detto popolare. La materia che avrebbero dovuto affrontare era particolarmente tosta: neurochirurgia infantile. Il professore era un tipo un po’ fuori dagli schemi classici, un ricercatore sulla quarantina che non di rado indossava sandali anche d’inverno, dimostrava di non saper usare un comune pettine e con la fissazione sull’uso delle nuove tecnologie per correggere difetti congeniti del cervello nei neonati. Leggi il resto di Your love is my only desire

Questo tema non s’ha da rilasciare

Ieri ho ricevuto l’ennesimo messaggio da uno dei miei visitatori che mi chiedeva se il nuovo tema del mio blog sarà prima o poi rilasciato al pubblico. Dato che più o meno rispondo sempre alla stessa maniera, ho deciso di scrivere un articolo in merito, così da far mettere l’animo in pace a queste persone. Ci sono due motivi per cui non ho intenzione di rendere disponibile il vestito di questo sito: per preservarne l’originalità e per il fatto che sia tagliato su misura. In un’epoca in cui tutti copiano tutti, capita sempre più spesso che i blog si assomiglino (visivamente) l’uno all’altro: per i lettori è quindi difficile ricordarsi chi ha scritto cosa. Leggi il resto di Questo tema non s’ha da rilasciare

Kyoto: l’antica capitale giapponese

In ideogrammi giapponesi, la parola Kyoto è composta da due simboli: kyo e to. Forse non ci hai mai fatto caso, ma invertendo questi due simboli, si ottiene Tokyo, ovvero la nuova capitale. Già, perché ai tempi dei samurai e degli imperatori, nel loro equivalente del nostro medioevo (periodo Edo, se non ricordo male) la capitale del Giappone era proprio Kyoto. Qui si possono ammirare la Pagoda d’Oro, i vecchi giardini imperiali, i giardini zen fatti solo di pietre e magnifici templi rigorosamente con la porta d’ingresso arancione, per tenere lontani gli spiriti cattivi.

Volendo fare un paragone, è come se in Italia andassimo a visitare Firenze o altre città fortemente marcate dall’impronta medievale che le contraddistingue. Un tuffo nel passato a base di sciabole, kimono e geishe. Quattro anni fa, più o meno di questi tempi, la moglie ed io prendevamo l’aereo che ci riportava a casa dopo due settimane di magia in questo Paese strabiliante.

Le malattie americane

In metropolitana, nelle ultime settimane, la percentuale di passeggeri che tossisce, starnutisce o si soffia il naso è aumentata notevolmente: tutta colpa del freddo repentino che c’ha colto tutti di sorpresa. Sembra una frase fatta, ma è proprio vero che non esistono più le mezze stagioni: fino a metà ottobre avevamo delle piacevoli temperature di fine estate, con serate in cui era persino bello starsene seduti fuori in veranda ad ascoltare i grilli, poi tutto d’un tratto, bum, crollo dei valori e corsa ad accendere i termosifoni. Mi sembra normale che il corpo presenti subito il conto, manifestando le comuni malattie del periodo: cold, flu, sore throat, cough. Nella semplicità della lingua inglese, il sostantivo “freddo” è collegato direttamente alla malattia: d’altro canto spesso il raffreddore è associato a brividi e quant’altro, no? Flu, invece, è il risultato della solita pigrizia linguistica americana: tecnicamente dovrebbe essere influenza, proprio come in Italiano. Sore, da non confondere con sour (acido), è un aggettivo e significa indolenzito: associato alla gola, si può tradurre con gola infiammata. Leggi il resto di Le malattie americane

Nuove applicazioni per iPhone

Per l’angolo dell’umorismo della settimana, che specialmente in questi giorni per gli Italiani è un rifugio dove annegare tutte le proprie preoccupazioni per le sorti del Paese, propongo oggi un paio di applicazioni per iPhone che non sono mai state implementate ma che, a detta dei proponenti, avrebbero un grandissimo successo di pubblico ed un’utilità sociale che farebbe impallidire FarmVille e tutti i suoi amici. Leggi il resto di Nuove applicazioni per iPhone

Clam chowder alla newyorkese

Il freddo, non c’è più dubbio, è ufficialmente arrivato. Sarà che quest’anno non ho preso praticamente ferie, ma io l’estate non l’ho neppure vista arrivare a dire il vero. Le temperature rigide invogliano, anche in cucina, a cercare qualcosa di caldo che possa toglierci di dosso il freddo accumulato durante il giorno. A New York, come a San Francisco, un piatto tradizionale di questo periodo è la minestra di cozze, o clam chowder, per usare il suo nome originale. La moglie me l’ha preparata l’altra sera, e così m’è venuta l’ispirazione per proporla qui su queste pagine. Leggi il resto di Clam chowder alla newyorkese

Torna in cima alla pagina