due chiacchiere

Archivio del mese di maggio 2010, pagina 2

Vedi qualche avviso strano?

Oggi avrei bisogno di 2 minuti del tuo tempo. Come sai ho realizzato un plugin per le statistiche d’accesso del proprio blog, e volendo valutarne robustezza e leggerezza, lo sto sperimentando su me stesso (o meglio su questo blog), come farebbe ogni scienziato pazzo con la propria creatura. Mi dicono dalla regia che, aprendo le pagine con Internet Explorer (qualsiasi recente versione), appare un avviso di sicurezza, che avverte il navigante del fatto che io gli stia cercando di installare qualcosa sul computer. Cosa che sul mio computer non succede(va). Il motivo per cui ciò accade mi è noto: il mio plugin, tra le altre cose, raccoglie informazioni sulle estensioni attive sul tuo browser (Flash, Acrobat Reader, Silverlight, e via dicendo) e pare che la procedura per far questo, in Internet Explorer, faccia scattare quel fastidioso avviso. Da un paio di giorni ho modificato il codice, per cercare di evitare l’inconveniente. Ed ecco dove puoi essermi utile: potresti aprire questa pagina con Explorer, svuotare la cache (in genere basta fare il refresh) e dirmi se vedi strani avvisi sotto la barra degli indirizzi? Grazie.

Fallo durare più a lungo

In questa lunga rassegna di soluzioni tecniche che ho messo in atto per migliorare l’esperienza dei visitatori sul mio blog, ho sempre cercato di generalizzare l’implementazione, affinché sia applicabile a qualsiasi sito, su qualsiasi provider si trovi. Quello che invece racconterò oggi, potrebbe non funzionare se chi ospita le tue pagine non consente di utilizzare il file .htaccess ed in particolare la direttiva mod_expires. Ottimizzatore avvisato, mezzo salvato 🙂 Prima di proseguire, forse è utile fare qualche passo indietro per spiegare brevemente come fa una pagina ad arrivare sul tuo schermo, dopo che clicca su un link o si digita un indirizzo nel browser. Leggi il resto di Fallo durare più a lungo

Un aggiornamento sullo yogurt

Come forse ricorderai, qualche giorno fa parlavo delle idee che la collega indiana m’ha dato per fare lo yogurt ed il formaggio fresco a casa. E così ho approfittato di una giornata in cui sono rimasto a casa (causa  febbre “da aria condizionata”, vedi nota a fine articolo) per cimentarmi nell’impresa. Sebbene non avessi la yogurtiera, la moglie (santa donna) m’ha ricordato che abbiamo una specie di pentola elettrica per la cottura lenta dei cibi, un aggeggio chiamato Crock Pot, cugino semplificato del Bimbi tuttofare italico. Ideale per stufati e pane casereccio, ma stando ad Internet utile anche per lo yogurt ed un sacco di altre cose che neppure immagineresti! Le temperature, a quanto pare, sono cruciali per “scatenare” i batteri e metterli al lavoro. Non bisogna raggiungere il punto di ebollizione del latte, ma va comunque riscaldato abbastanza per innescare il processo. Il segreto? Tanta, tanta pazienza 🙂 Ecco come ho fatto io. Leggi il resto di Un aggiornamento sullo yogurt

Questa l’ho già sentita

Qualche tempo fa si discuteva sul mio blog delle leggi sulla presunta “privatizzazione” dell’acqua. I miei lettori sono intervenuti in massa, per l’occasione, finendo col precisare che il problema non è nella legge, ma negli Italiani 🙂 Adesso, leggendo il blog di Silvana, ritrovo lo stesso ragionamento per il nucleare. Questo mi fa riflettere: ma quindi in Italia non si può proprio far nulla oramai? Il Belpaese è davvero nelle mani della gente che non vuole farlo progredire, della gente che “fa paura” perché non è in grado di gestire una cosa secondo i criteri più moderni? Mi pare un circolo vizioso dal quale non si uscirà mai, e che farà piombare l’Italia nell’inevitabile baratro dell’arretratezza. La politica del furbastro pronto a fregare il prossimo (sfortunatamente sostenuta ed osannata anche dal mezzo televisivo) sta creando più danni di quanto non c’immaginiamo. Davvero è questa l’eredità che vogliamo lasciare alle generazioni future? Più guardo all’Italia, e più mi immagino un avvenire stile Robocop, con città infestate da malviventi e gente trincerata in casa. Leggi il resto di Questa l’ho già sentita

Un confronto tra supereroi

Gli americani hanno un senso dell’umorismo davvero geniale. Questa qui sotto è un’immagine trovata in rete (non ricordo la fonte, l’autore può contattarmi, così aggiungo una citazione) che trovo semplicemente fantastica. La sottile ironia? Qual è il nome del supereroe che manca dal secondo gruppo? 🙂

Foto di gruppo dei supereroi DC Comics, dove manca Flash sotto la scritta iPhone

Il plugin fa cinquecento

Le energie spese durante l’ultimo mese per implementare la nuova versione del mio “famoso” plugin per le statistiche d’accesso al blog sembrano dare già i primi frutti: scaricato circa 2500 volte nell’arco di un mese, stando ai picchi corrispondenti al rilascio degli aggiornamenti, pare che sia al momento usato da un solido gruppetto di circa cinquecento utenti. Considerando la spietata concorrenza in questo “mercato” (da Google Analytics fino a nStatistics), mi ritengo più che soddisfatto del positivo riscontro ricevuto dalla comunità. Qualcuno m’ha persino donato qualche dollaro per ringraziarmi dell’aiuto nel risolvere il suo specifico problema. Il fatto poi che la comunità italiana di sviluppatori di plugin è formata da un ristretto gruppetto di persone, mi fa sentire onorato di poter contribuire in tal senso. Nel mio caso si trattava di un’esigenza personale all’inizio, mescolata alla voglia di mettere a frutto le cose che ho imparato all’università: dalle interrogazioni SQL allo stile di programmazione ad oggetti. Leggi il resto di Il plugin fa cinquecento

La fregatura delle festività italiane

Quest’anno il primo maggio è caduto di fine settimana, e così sarà per altre festività comandate del 2010. Mi capitava dunque di riflettere  su una differenza tra Italia e Stati Uniti, su questo specifico aspetto. Gli americani, è risaputo, lavorano in media più degli italiani (anche se, va riconosciuto, non sempre maggior quantità equivale  a maggior qualità), ma in questa cosa delle feste sono stati più furbi: nel Belpaese, quando un giorno “rosso” casca nel fine settimana, è un giorno di vacanza perso. Il che significa, a pensarci bene, non solo una possibilità in meno di starsene a casa pagati, ma per i negozianti un’occasione in meno per vendere, e per l’ambiente un giorno di inquinamento “in più”. Qui invece la festa è festa, e se casca di sabato o domenica, la si celebra il venerdì prima o il lunedì dopo. Per esempio, il 4 Luglio, la festa dell’indipendenza, quest’anno viene di domenica? Beh, poco male, noi ci becchiamo un bel 5 luglio di vacanza 🙂 Il 25 dicembre è un sabato? E chi se ne frega, noi celebriamo 27 e 28. Bella la vita, in America, eh?

Il futuro delle cellule staminali

Tra le varie riviste che leggo sull’autobus per sfruttare il tempo del tragitto casa-lavoro, c’è Discover, qualcosa di simile all’italiano Focus. In uno degli ultimi numeri si parlava di cellule staminali, e di come l’amministrazione Obama abbia dato un bell’impulso sulla questione, rimuovendo un po’ dei divieti imposti dal suo predecessore. La tecnica sta facendo passi da gigante in questo settore, e già si sperimentano cellule in grado di riparare organi o di restituire funzionalità alla gente. Basta pensare a come sarebbe la vita per i diabetici, senza la puntura quotidiana di insulina, o la vita per i non udenti a cui è stata ricostruita la parte “difettosa” dell’orecchio interno. Certo, come in tutte le cose, c’è sempre da stare attenti all’uso che si fa di queste innovazioni. Qualcuno potrebbe progettare una nuova specie di esseri umani “evoluti”, ma come già dicevo in un mio precedente intervento, anche questo alla fine fa parte del gioco. Non ci resta che rassegnarci: prima o poi, per vie naturali o artificiali, arriverà l’homo evolutus che farà a noi quello che noi abbiamo fatto ai cugini di Neanderthal qualche migliaio di anni fa. Nel frattempo, mi piace tenermi informato sui progressi in questo settore: tipo l’altro giorno leggevo che persino il Vaticano sta ammorbidendo le sue posizioni. Di fatto aprendo una nuova frontiera in campo religioso sull’argomento. Come si dice in questi casi, la faccenda inizia a farsi interessante.

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