due chiacchiere

Archivio del mese di febbraio 2010, pagina 2

I ricostituenti di San Valentino

La festa degli innamorati che si celebra oggi, oramai lo sanno anche i sassi, è più che altro un espediente commerciale per vendere cioccolatini e qualsiasi-oggetto-ti-venga-in-mente a forma di cuore. Come in tutte queste occasioni (festa della donna, festa della mamma, ecc), chi si vuole davvero bene non lo fa certo un solo giorno all’anno. Anzi, sorprendere il proprio partner in un giorno qualunque ha un effetto ancora più speciale. E ti darà qualche chance extra di passare ore piacevoli con la persona che ami. Il titolo suggerisce già in parte lo scopo di questo articolo: “analizzare” i piatti della cena romantica dal punto di vista, oserei dire, strettamente chimico. Perché le portate afrodisiache esistono davvero, basta saperle scegliere e preparare. Leggi il resto di I ricostituenti di San Valentino

Il pesce d’uovo alla siciliana

Forse non tutti sanno che la cucina popolare di un tempo era quasi sempre improntata ad una frugalità dovuta ad una povertà che affliggeva buona parte delle famiglie, fatta eccezione per il clero, per la nobiltà e per i facoltosi proprietari terrieri. I più anziani ricorderanno che per utilizzare i resti del pane secco, vi era “la pappa col pomodoro” oppure “il pan cotto” in acqua calda con una foglia di alloro, un pizzico di sale ed appena qualche goccia di condimento. Quindi figuriamoci il pesce: era un alimento che ci si poteva permettere solo nelle grandi occasioni, e solo se l’annata era stata buona ed il raccolto sufficiente. Ecco dunque nascere pietanze sostitutive quali “la gallina finta” (a quei tempi anche il mangiare un pollo era un desiderio irrealizzabile) o il cosiddetto “pesce d’uovo” creato dalla fertile inventiva delle nostre antenate. Una sfiziosa ricetta per un San Valentino a lume di candela… Leggi il resto di Il pesce d’uovo alla siciliana

Il feticista delle penne

Terza ed ultimo appuntamento con l’angolo del sesso spiegato attraverso le penne biro. Per allietare ancora una volta il tuo venerdì! Ti ricordo che se vuoi puoi andare alle puntate precedenti usando il comodo menù di navigazione qui a fianco. L’ultimo riquadro l’ho aggiunto io, in seguito allo stupendo suggerimento di Caigo.

Scambio di coppia, feticista, casa chiusa, ed altre combinazioni usando le penne come soggetti

Il disastro di Copenaghen

Ho già esposto in varie occasioni il mio pensiero riguardo al recente incontro di Copenaghen tra i grandi della Terra per discutere dei cambiamenti climatici e del futuro del nostro pianeta. Un articolo apparso sul Guardian (autorevole giornale britannico), noto per le sue prese di posizione critiche  e certo non asservite al “potere” di turno, m’ha fatto riflettere su quello che è successo in quell’occasione. Consolidando ancora di più le mie convinzioni che gli Stati Uniti, da molti additati come coloro che non fanno mai abbastanza, non sono più la fonte di molti mali come ci vogliono far credere. Abbiamo un nuovo gigante economico, una potenza mondiale che deve iniziare a prendersi le sue responsabilità: la Cina. Perché non si può pretendere che l’occidente “strozzi” le proprie aziende con rigidi vincoli, quando alla Cina viene lasciata libertà assoluta di inquinare come e quando vuole. Se vogliamo salvare il mondo, ognuno deve fare la sua parte. Eccoti alcuni passaggi del lungo articolo del Guardian qui di seguito. Leggi il resto di Il disastro di Copenaghen

Così i santi hanno vinto

Superbowl, una parola sconosciuta alla stragrande maggioranza degli europei, ma che in America è un vero e proprio evento nazionale, quasi importante quanto il 4 luglio o il giorno in cui si commemorano i caduti in guerra. Ieri s’è disputata la finale tra i New Orleans Saints e gli Indianapolis Colts. Ed i primi hanno vinto contro tutti i pronostici, il loro primo trofeo da quando si gioca questa competizione. Per noi “europei”, sarebbe a dire come se il Catania vincesse la Champions League. In effetti penso che la Coppa dei Campioni sia quella più vicina al Superbowl: le squadre di football devono prima vincere l’equivalente del nostro scudetto, poi fanno i play-off ad eliminazione diretta (che non funzionano ad ottavi e quarti, ma  hanno un meccanismo più complicato che ho impiegato qualche giorno a digerire) ed infine accedono allo scontro finale. Leggi il resto di Così i santi hanno vinto

La rocca e la collezione

Sessantacinque! No, non sono gli anni che compirò quest’anno: magari lo fossero, vorrebbe dire che me ne potrei andare in pensione e dedicarmi tutto il giorno al blog. Sono invece le interviste doppie “andate in onda” su queste pagine, da quando ho deciso di partire per quest’avventura. Centotrenta blogger intervistati sugli argomenti più vari ed inconsueti. Un piccolo traguardo, il risultato di una cernita paziente e (non sempre) attenta della blogosfera italiana. Spesso non quella che “conta”, quella delle classifiche o delle star, ma dei piccoli gioielli nascosti che vorrei contribuire a far scoprire. Perché, come entrambi i miei ospiti di oggi confermano, in Italia ancora oggi se dico blog, non dico molto. Vediamo cosa m’hanno detto Alberto La Rocca e Collezione di Uomini.

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I giovani disperati italiani

Mi è capitato, in passato, di ripubblicare lettere inviate al Corriere, di giovani che non erano emigrati per disperazione. Oggi, un nuovo appello dettato dalla disperazione, arriva direttamente sotto forma di commento ad un mio articolo. Ho deciso quindi di ripubblicarlo qui, perché ritengo sia giusto evidenziare lo stato in cui versano molti ambienti lavorativi ed “educativi” italiani: affinché ognuno si assuma le proprie responsabilità e faccia, nel suo piccolo, qualcosa per migliorare la situazione. Perché è facile dire “gli altri non fanno mai nulla” o dare la colpa ai politici o alla società in generale. Ma è molto più difficile, quando si ha il controllo del potere (dirigenti, direttori d’azienda, capi reparto, funzionari pubblici), agire in prima persona. Eppure, se si continua così, l’unico rischio è di demotivare la gente e alienare la creatività del Belpaese! Leggi il resto di I giovani disperati italiani

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