due chiacchiere

Archivio del mese di ottobre 2009, pagina 2

Il curioso caso di Benjamin Button

Una delle tante cose positive del quartiere (o meglio del suburb, come direbbero qui) dove ci siamo trasferiti, l’abbiamo scoperta alcune sere fa, facendo una passeggiata per le vie del piccolo centro. A due passi da casa c’è un distributore automatico RedBox, che consente di noleggiare film ad un dollaro per 24 ore. Mi chiedo se qualcuno ancora insiste a scaricare film da internet in maniera illegale, quando ci sono queste alternative così convenienti. Un film che volevo guardare da tempo era Il curioso caso di Benjamin Button, con Brad Pitt. A dire il vero m’aspettavo qualcosa di più leggero, ma non per questo sono rimasto deluso dalla trama e dai protagonisti. Leggi il resto di Il curioso caso di Benjamin Button

Un giorno senza televisione

Dopo la maturità o la laurea, comincia per tutti quella fase della vita in cui la routine diventa una compagna quotidiana, che in genere ci accompagna fino all’età della pensione: sveglia la mattina, bagno, colazione, si esce di casa per andare al lavoro, si rientra verso le 6 di sera, si sbriga qualche faccenda domestica, cena, televisione spaparanzati sul divano (o sotto le lenzuola, per chi ne ha una in camera da letto) e poi a nanna. Per ricominciare allo stesso modo la mattina successiva. In tutto questo, spesso diventa una sfida trovare il tempo e le occasioni per farsi una bella chiacchierata con il partner. Intendiamoci, in genere ci si sente durante l’arco della giornata, via sms, telefonate o più probabilmente email, ma è una conversazione frammentata, più che altro fatta di scambi veloci. E così abbiamo deciso una nuova “tabella di marcia” settimanale, che include due giorni di astinenza dalla tv serale (tanto non c’è nulla che ci interessa). Leggi il resto di Un giorno senza televisione

Francesco incontra Daniele

Per la serie… a volte ritornano, l’intervista di oggi è composta da una nuova entrata e da una vecchia conoscenza: Daniele Ghidoli che gestisce BigThink e Francesco Gavello, che dispensa buoni consigli dal blog omonimo. Dai contatti con Daniele è venuto fuori un divertente “effetto collaterale”, che mi ha visto ospite per sei settimane sulle sue pagine, e chissà che la cosa non possa ripetersi in futuro. A casa sua abbiamo parlato di roba tecnica, plugin per wordpress (vedi link sopra), interfacce per twitter ed altri incomprensibili aggeggi che solo i veri informatici dalla pellaccia dura possono dominare senza timore. Francesco invece era stato già ospite della mia rubrica lo scorso Gennaio, ed ha accettato più che volentieri di rimettersi in gioco per un secondo round 🙂 Grazie, come sempre, ad entrambi. Leggi il resto di Francesco incontra Daniele

Il provider che paga i suoi utenti

Quanti provider che offrono un’eccellente servizio di hosting e pagano i propri clienti conosci? Io uno solo: Tophost. Che a circa un anno dalla mia iscrizione al loro programma di affiliazione, m’ha pagato 20 euro per i 4 nuovi clienti che gli ho portato. Stamattina ho trovato questo piacevole messaggio nella mia casella email:

Ciao camu,
ti informiamo che abbiamo disposto il pagamento per i ricavi che hai generato. Puoi controllare il tutto direttamente nella tua area personale di amministrazione del conto. Ti ringraziamo per la partecipazione concreta che stai dando al programma di affiliazione Tophost.

Io sono loro cliente da oramai sei anni, e devo dire che in tutto questo tempo non ho mai avuto grossi problemi, anzi il supporto s’è sempre dimostrato trasparente, rapido e cordiale. In un paio d’occasioni m’hanno persino installato sui loro server alcune nuove funzionalità che avevo chiesto. Prova a chiedere ad Aruba di fare una cosa del genere, e poi mi dici. Intanto ora gli mando una mail per rinnovare il mio dominio per due anni, con quei 20 euro. Che dire, grazie d’esistere, Tophost!

Radiografie all’anima

Caro Dio, [..] ti penso spesso e sono sincero lo faccio di più quando son giù di morale rispetto a quando gli ingranaggi ruotano gioiosi. [..] Dio volevo dirti che nel complesso hai fallito. Sei stato un padre/madre che ci ha abbandonato senza un buon motivo, solo troppe scuse e giustificazioni. Ma una cosa di buono secondo me l’hai fatta [..] hai creato l’amore. Non è perfetto ma giustifica qualcosa, vale la pena pretenderlo, cercarlo e starci male quando è troppo dentro.

Comincia così la tredicesima lastra del libro Radiografie all’anima di Hermansji .:., nome d’arte dell’avvocato Hermans Joseph Iezzoni. La scorsa estate me ne ha mandato una copia cartacea fin qui in America, con tanto di dedica ed autografo (mica noccioline!). Da mesi mi ripromettevo di scriverne una recensione, ma neppure il Cinar che bevo tutte le sere, aiuta contro il logorio della vita moderna. E così non riuscivo a trovare un attimo di tempo per trasformare in bit le mie impressioni su questa piccola scatola piena di perle preziose. Se non altro per ringraziare Hermans che mi ha virtualmente accompagnato per un paio di settimane nel mio viaggio quotidiano per andare al lavoro. Leggi il resto di Radiografie all’anima

Quando Akismet non basta

Annunciazione, annunciazione. Qualche giorno fa avevo parlato degli scudi di mister Sulu alzati sul mio blog per proteggerlo dai manigoldi spammaroli. Ma non avevo fornito molti dettagli tecnici sulla questione. Ebbene, Daniele di Bigthink.it m’ha invitato a parlarne a casa sua. E così ne è nata una miniserie in due tre puntate (la terza è nata grazie ad un commento di Emanuele, qui sotto), dove spiego, con un linguaggio semplice ed accessibile anche ai non smanettoni, come fare in modo che i brutti ceffi che attaccano il nostro blog siano tenuti fuori dall’uscio, grazie ad un semplice plugin che s’appoggia ad Akismet.

Non perderti con l’inglese

Qualche giorno fa ho controllato l’orario degli autobus online per capire se, dalla nuova casa dove ci siamo trasferiti, ce ne fosse uno più congeniale alle mie esigenze. Stando al sito, ne passava uno alle 6.30 di mattina. Così vado alla fermata, ma dell’autobus nessuna traccia. Forse ero arrivato in ritardo e m’ero perso la corsa? No, chiedendo informazioni al terminal, ho scoperto che l’avevano semplicemente cancellata. Pazienza, sarà per la prossima volta. A proposito, come si traducono in inglese alcune delle cose che ho detto? Se ho perso l’autobus dirò I missed the bus, non I lost the bus. In quest’ultimo caso intenderei che era in mia custodia e l’ho smarrito. Leggi il resto di Non perderti con l’inglese

La tradizione sarda in cucina

Lo ammetto, a me la cucina regionale mi ha sempre incuriosito, dalla polenta coi funghi alla salsiccia calabra piccante, dai ciccioli alle pappardelle al cinghiale. Ricordo quando con la moglie (eravamo ancora in Italia)  andammo ad una sagra di prodotti tipici locali. C’era il tartufo, c’erano le provole ragusane, c’erano i torroncini di Benevento. Ad un certo punto ho notato un dolce che aveva la stessa forma e ingredienti simili ad un dolce siciliano, le cassatine, di cui avevo scritto già la ricetta a suo tempo. Allora non posso che aggiungere la ricetta delle pardulas al mio blog. Leggi il resto di La tradizione sarda in cucina

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