due chiacchiere

Archivio del mese di febbraio 2009, pagina 2

Lo spazio disco infinito

Che oramai i dischi rigidi abbiano prezzi ridicoli è cosa risaputa: l’altro giorno sul mio sito “di fiducia” dove trovo le migliori occasioni in rete, ce n’era uno da 1 terabyte (1000 gigabyte, se non fossi familiare con la terminologia) per 60 dollari. Ma ogni volta che guardo i servizi online come YouTube, Facebook, Splinder e via dicendo, mi chiedo a cosa serve tutta questa massa di informazioni immagazzinate nel loro sterminato spazio disco. Dirai: serve per condividere con gli altri la propria quotidianità. Ma davvero se ne sentiva il bisogno? Certo, con YouTube il mio amico può farmi vedere la sua casa nuova anche a migliaia di chilometri di distanza. Ma agli altri cosa importa? Leggi il resto di Lo spazio disco infinito

Bluevolvox incontra nyft

Una vagonata di anni fa il mio compagno di liceo Cricy portò una calcolatrice (Sharp Pocket PC 1401) programmabile. Era il 1985. Quel ridicolo basic, quei ridicoli 3 Kb di ram, quel ridicolo display LCD a matrice di caratteri 16 x 1, divennero presto il mio incubo… Comincia con queste frasi l’autobiografia di uno dei due blogger invitati oggi nel mio salotto virtuale per la consueta intervista doppia. Ti lascio scoprire di chi dei due si tratta. Intanto qualcuno in privato mi suggerisce di rinominare questa rubrica in “il gioco delle coppie” ma non credo che Andrea di Bluevolvox (lettera B nel seguito) e Nyft (indicato con la N) sarebbero d’accordo 🙂 Rischierei di beccarmi una bella scarica di parolacce. Leggi il resto di Bluevolvox incontra nyft

La caccia alle balene sul Pequod

Nelle ultime due settimane, l’autobus che mi porta al lavoro si è trasformato, come per magia, in una baleniera. I miei compagni di viaggio non erano più manager della Grande Mela, in giacca e cravatta, ma puzzolenti marinai dalla voce rauca e dai modi di fare tutt’altro che cordiali. Alzando lo sguardo vedevo non le periferie innevate dell’interland Newyorkese, bensì pennoni di navi, vele spiegate al vento di una brezza tropicale tiepida e piacevole. Se stai pensando che mi ha dato di volta il cervello, devo deluderti: ho semplicemente ascoltato Moby Dick, di Herman Melville. Leggi il resto di La caccia alle balene sul Pequod

WordPress sposa Twitter

Ebbene si, ne annuncia la lieta novella il sottoscritto, con il suo anello di fidanzamento appositamente forgiato. No, non si tratta dell’ultima acquisizione tra colossi: Twitter non ha comprato l’azienda che distribuisce WordPress, o viceversa. Molto (ma molto) più modestamente, mi sono scritto un plugin per far sapere a tutti i coloro che mi seguono sul canale da 140 caratteri, quello che sto facendo sul blog. A dirla tutta, l’idea mi è venuta vedendo che, pur non scrivendo su Twitter da secoli, continuavo a ricevere messaggi “tizio is now following you on Twitter“, ma following cosa? Allora, per non lasciare a bocca asciutta questi fedeli lettori, visto che comunque non ho intenzione di usare Twitter per dirti cosa ho mangiato ieri sera, almeno sapranno quando sono collegato al blog, o se qualcuno ha lasciato un commento, oppure che ho appena pubblicato un nuovo articolo.

Le chiacchiere a carnevale

Come ogni anno in questo periodo, il mio blog diventa magicamente popolare: le statistiche schizzano alle stelle, i visitatori aumentano, e qualche nuovo utente mi aggiunge al suo lettore RSS. Motivo? Si avvicina carnevale, almeno in Italia. E come da tradizione, la gente in questo periodo è solita preparare un dolce diffuso oramai praticamente in tutto lo Stivale, dal Trentino alla Sicilia: le chiacchiere. Ecco così che un manipolo di improvvisati cuochi si fionda su Google alla ricerca della ricetta perfetta, e finisce sul mio blog che con il dolce ha in comune il nome. Ma per non lasciare i famelici avventori a bocca asciutta, ecco qui la mia ricetta per le chiacchiere. Leggi il resto di Le chiacchiere a carnevale

Fatti trovare subito da tutti

Non sono mai stato un fissato con classifiche e pagarank, non mi interessa che questo spazio sia in cima a tutte le classifiche del mondo, piuttosto ho sempre puntato a mantenere tutto il sito pulito e snello, nella speranza di renderlo più usabile, accessibile ed in definitiva utile. La mia recente disavventura con Google, prontamente segnalata dai lettori più attenti, mi ha comunque dato lo spunto per tradurre in italiano la Guida Definitiva all’ottimizzazione di un blog con WordPress. Un elenco di suggerimenti da mettere in pratica per rendere le pagine più digeribili al signor G, e non solo. Il meglio del meglio della SEO, accessibile a tutti. Cominciamo a vedere cosa ci suggerisce il nostro amico Joost. Leggi il resto di Fatti trovare subito da tutti

Gioxx incontra LoSfogo

Voci di corridoio dicono che Maurizio Costanzo sia interessato alla mia rubrica settimanale delle interviste doppie, e che abbia già in mente di contattarmi per propormi uno spazio televisivo 🙂 Anche i ragazzi delle Iene di Italia1 (a proposito, ma lo fanno sempre?) guardano con curiosità a questo piccolo spazio, e non è escluso che possiate vedermi un giorno con vestito nero ed occhialoni da Blues Brothers, in giro per la Grande Mela. Mentre farnetico cose senza senso, ti presento i due ospiti di oggi: Gioxx (lettera G, nel seguito) e LoSfogo (indicato con la L), due blog nazional-popolari in cui si parla di tecnologia ma non solo. Il primo ci accoglie con una frase di Kundera: La cosa più brutta della vita è che si vive solo una volta e non saprai mai come sarebbe “se non fossi come sei” nell’intestazione, mentre il secondo ci tiene a precisare che il suo diario parla di piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano. Leggi il resto di Gioxx incontra LoSfogo

Peccato che l’abbiano preso

Me ne ero accorto in prima persona, e da tempo volevo parlarne sul blog in effetti: nei miei viaggi quotidiani in metropolitana per raggiungere il luogo di lavoro, avevo notato strane “manipolazioni” dei manifesti pubblicitari. Mi ero persino inventato tutta una storia su questo fantomatico tipo: una specie di maniaco alla “Il silenzio degli innocenti” che si diverte a ritagliare pezzi per chissà quale macabro rito. Non era raro vedere facce senza occhi, persone senza braccia, scritte troncate. Ora la verità mi è finalmente svelata: il tizio è stato acciuffato. Capisco che possa creare un danno d’immagine agli inserzionisti, ma era davvero divertente guardare quelle opere d’arte ogni mattina. Peccato. Leggi il resto di Peccato che l’abbiano preso

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