due chiacchiere

Archivio del mese di ottobre 2008, pagina 2

Per il suo amore

Se segui questo diario da qualche tempo, avrai notato che non mi piace in genere parlare della mia vita privata. Sostanzialmente perché parto dall’idea che della mia cena a base di pasta con le fave non importi a nessuno, mentre la ricetta di quel piatto può essere utile a qualche visitatore occasionale. Ogni tanto trasgredisco a questa regola, ed oggi è certo una di quelle occasioni, visto che la moglie ed io abbiamo appena tagliato il traguardo del secondo anno di matrimonio. Ventiquattro mesi passati davvero in un lampo: mi sembra ieri che partivamo per il viaggio di nozze in Giappone. Vorrei dedicare a questa giornata le bellissime parole scritte da Ninna (e riadattate al maschile) sul suo blog. Leggi il resto di Per il suo amore

Gaspar incontra Vincenzo

L’intervista del lunedì, a quanto vedo anche dalle statistiche d’accesso al sito, sta diventando un appuntamento piacevole per molti visitatori. Non ho ancora assunto le sembianze di Maurizio Costanzo e del suo indimenticabile salotto in seconda serata (anche se la pipa che Camu tiene in bocca qui sopra, può creare qualche somiglianza), ma se inizio ad avere ospiti del calibro di quelli di oggi, credo che potrò aspirare in alto. Lo confesso: sia Gaspar Torriero (nel seguito indicato dalla G) che Vincenzo Caico (evidenziato dalla lettera V) sono stati, sin dai miei primi passi nella blogosfera, due punti di riferimento. Mi spiace non avervi potuti incontrare di persona. Ma se vi capita di fare un salto sull’altra sponda dell’Atlantico, fatemi un fischio. Leggi il resto di Gaspar incontra Vincenzo

Da dove arrivano i soldi?

Ogni tanto mi capita di farmi delle domande un po’ strane, lo ammetto. In queste settimane, una delle frasi che più spesso si sentono in televisione o si leggono sui giornali è che la Banca Centrale “ha immesso liquidità sul mercato” per ridare fiato all’economia. Ma cosa significa esattamente questa cosa? In altre parole, come fanno i soldi ad entrare in circolazione? Per me che non ho studiato economia, è sempre stato un mistero che ha quasi del miracoloso. Al lavoratore i soldi arrivano dalla sua azienda, che a sua volta li guadagna vendendo i prodotti a privati o altre aziende. Fin qui tutto chiaro: ma risalendo in questo cammino all’indietro, come si fa ad arrivare alla Banca d’Italia? Ecco, c’è qualche anima pia di passaggio che abbia il buon cuore di spiegarmelo?

Incontriamo gli spartani

Demenziale ed incomprensibile: questi due aggettivi definiscono, in breve, il film che ho visto la scorsa settimana, Meet the Spartans. La moglie si è messa a guardarlo con pazienza, pur non avendo una particolare predilezione per il genere. Se ti è piaciuto Scary Movie, potresti voler guardare anche questo. Anche se bisogna ammettere che il livello di demenzialità è ancora più alto, e cosa più importante, le parodie non sono comprensibili al di fuori degli Stati Uniti: troppi richiami a spettacoli come American Idol, American Next Top Model e tanti altri spettacoli poco noti al pubblico internazionale. Un po’ come se da noi i Vanzina facessero un film con la parodia di Amici o di pellicole nazional-popolari, e poi lo trasmettessero in Germania: non ci capirebbe niente nessuno. Leggi il resto di Incontriamo gli spartani

Condividere i guadagni

Un paio di mesi fa, al raggiungimento della soglia dei cento dollari, Google mi ha pagato come da “contratto”, per le pubblicità esposte su questo sito. I soldi che finora ho guadagnato da quest’attività, li ho reinvestiti in buona parte per mantenere il blog stesso: rinnovando la parte grafica (il ragazzo appoggiato sui gomiti nell’intestazione), pagando lo spazio web e facendo un po’ di donazioni ai vari sviluppatori. Per come la penso io, non sono certo 100 dollari a cambiarmi la vita, e dato che li ho guadagnati anche grazie al lavoro di altre persone, è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare. E poi qui in America, queste donazioni si possono dedurre dalle tasse. Leggi il resto di Condividere i guadagni

Daniele incontra Davide

Sta diventando una piacevole abitudine, quella delle interviste doppie, vero? Facendone una alla settimana, si ha il tempo di rispondere con calma, senza fretta, e di intavolare piacevoli discussioni. Questa volta hanno risposto alle mie domande due tecnici del panorama blogosferico italiano: danielesalamina (nel seguito D) e davide tagliaerbe pozzi (indicato dalla lettera T). Non mi sono mai interessato di “search engine optimization” in modo approfondito, ma seguo entrambi per capire un po’ meglio quali sono le strategie studiate da questa disciplina. Lascio la parola ai protagonisti, a cui ho chiesto di presentarsi brevemente. Come sempre, grazie ad entrambi per aver partecipato e dedicato un po’ di tempo alle domande. Leggi il resto di Daniele incontra Davide

Inglesi contro americani

Abitando in Italia, sicuramente sarà più probabile che tu vada in Inghilterra che non negli Stati Uniti. Allora ho pensato di dedicare una lezione alle tanto “chiacchierate” differenze tra l’inglese britannico e quello americano. Nulla di difficile, ma qualche incomprensione si potrebbe creare, usando la parola sbagliata nel contesto sbagliato. Per esempio, se qui dici take the lift and go to the third floor, ti guarderanno con aria perplessa: lift è l’ascensore britannico, che diventa elevator in America. Oppure quando vai a fare il pieno di benzina, al distributore inglese dirai petrol, mentre qui sarà il gasoline (spesso abbreviato come gas). Ma il più divertente, che crea qualche confusione, è il verbo to hire: assumere una persona in americano, noleggiare (in genere un’automobile) per i londinesi. Quindi non dire mai I want to hire a car all’autonoleggio dell’aeroporto di New York, il tipo ti prenderebbe per matto. Leggi il resto di Inglesi contro americani

La musica di sottofondo

Tempo di acquisti al centro commerciale virtuale della rete. Ero in giro per cercare spunti per un tema che mi hanno commissionato, e curiosando nei siti di chi la grafica la fa “di professione”, ho trovato un collegamento (non più attivo) ad un servizio di radio online, come lo desideravo io: semplice da usare, senza dover scaricare per forza tutti i brani sul proprio server, personalizzabile. Detto fatto, ho letto le istruzioni per inserirlo nel mio blog, e l’ho sostituito al precedente sistema (non più attivo) che avevo. Clicca sull’icona con il disegno delle note musicali nel menù scorrevole qui a destra per provare il nuovo gadget.

Il servizio ti consente di creare una personale lista di brani che vuoi ascoltare o far ascoltare ai visitatori del tuo blog. L’archivio a disposizione è davvero molto ben fornito, e si spazia dal jazz alla musica da discoteca, dalla new age agli autori italiani. Ad esempio, ho trovato un paio di brani di Simone Cristicchi, e li ho subito inseriti nella mia lista. Scegliere un brano è molto semplice: basta registrarsi al servizio, cercare il brano per titolo o autore, e poi aggiungerlo alla propria playlist. Che ne pensi della mia scelta musicale?

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