due chiacchiere

Un ragazzo bastardo

Qualche settimana fa siamo stati al cinema d’estate: che goduria, con il venticello che accarezza i capelli… altro che aria condizionata. In programmazione c’era Il mio ragazzo è un bastardo, che in inglese è intitolato più felicemente “John Tucker deve morire”: questo secondo titolo, a mio giudizio, esprime meglio la trama della pellicola. La vicenda narrata si ambienta nelle scuole superiori americane, quelle che certi organi di informazione vorrebbero dipingere come piene di criminali e ragazzini con la pistola facile. Ma che in realtà sono spesso scuole ben più tranquille di quelle nostrane, in cui sbocciano amori tra cheerleader e capitani delle squadre di basket.

Prima di tutto i fatti

Come il titolo lascia intuire, la trama è presto spiegata: a John piace avere più fidanzate, e la cosa “riesce” finché le tre ultime vittime non si ritrovano insieme durante una partita di pallavolo, scoprendo di fatto di stare con lo stesso ragazzo. Decidono quindi che “mollarlo” non basta: bisogna fargliela pagare. Il resto puoi immaginarlo da te: un continuo di scenette divertenti, di puritanesimo americano messo in ridicolo, di momenti tristi e di amori incrociati. Quanto basta per farne una pellicola divertente, un film da guardare con gli amici in una serata spensierata d’estate o d’inverno. Voto: 8.

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