due chiacchiere

Serialmente incontra LollyTV

Ora che le serie televisive hanno abbassato il sipario, per questa stagione, può essere molto interessante ingannare l’attesa estiva andando a visitare i blog dei due intervistati di oggi. Più che semplici diari personali, sono veri e propri progetti editoriali, oserei dire. Nel senso che la cura nel redigere i singoli articoli è davvero impressionante, e la passione in entrambi i casi trasuda da ogni paragrafo, da ogni commento, da ogni dettaglio. Sto parlando di Serialmente (nel seguito S) e LollyTV (indicata con la L).

Parlaci brevemente del tuo progetto

SDal nostro manifesto: siamo abituati a seguire le serie in lingua originale; non amiamo aspettare più di quanto già non aspettino i nostri cugini d’oltreoceano, e ci piace decidere da soli quali siano le serie che vale la pena di seguire. Ma soprattutto ci piace parlarne. Ecco perché non abbiamo creato un generico portale sui telefilm, pieno di comunicati stampa riciclati: volevamo coprire un “buco” nel panorama italiano, parlando a tutti coloro i quali guardano le serie tv con passione e occhio critico.In pratica abbiamo tradotto in pagine web le tipiche chiacchierate che già si svolgevano tra di noi.

LAmo molto il web (che oltre che un hobby è anche l’ambito in cui  lavoro) e amo molto le serie tv, soprattutto americane, e quindi ho  pensato “perché non unire le mie due passioni e condividerle con gli  altri?” E cosi ho fatto, il mio progetto è nato durante una delle mie  notti insonni, (c’è stato un periodo che quando non riuscivo a  dormire producevo nuovi blog, ora mi limito ad aggiornare quelli  esistenti altrimenti ne esco pazza ne ho troppi e non sempre riesco a  seguirli tutti  🙂  ndr), e nel gennaio 2007 ha visto la luce il mio  blog dove raccolgo commento e parlo delle serie tv che seguo più o  meno assiduamente.

Se il tuo sito venisse spazzato via, ricominceresti da zero domani?

SCertamente. Non sarebbe complicato perché sono davvero un tassello molto piccolo del sito, che è frutto di uno sforzo corale. E soprattutto ripartire sarebbe naturale quanto lo è stato “partire”: i contenuti c’erano già, ogni giorno, nelle nostre chiacchierate; abbiamo dovuto solo comprar loro un dominio web.

LBella domanda, ti dirò probabilmente sì perché un conto è decidere io  di mollare, un conto è che qualcuno lo faccia al posto mio, sono una  testona e a volte anche un po’ Don Chisciotte  🙂 . Certo sarebbe un  bel colpo ma mi conosco, sarebbe anche una bella sfida! Ricominciare  da zero non e’ mai stato un ostacolo, l’ho fatto tante volte nella mia  vita e nel mio lavoro. Quindi sì ricomincerei da capo magari facendo  anche meglio di prima!

Com’è il tuo risveglio al mattino?

SIl mio risveglio al mattino non è poi così traumatico: non ho mai avuto grossi problemi nello svegliarmi ad orari che molti considererebbero proibitivi. Il mio lavoro e i miei frequenti spostamenti nel weekend però mi hanno provocato quella che chiamo “La sindrome del risveglio a sorpresa”: non ho immediatamente la consapevolezza del letto in cui mi sono appena svegliato, mi ci vuole qualche secondo per dire con certezza dove mi trovo. Tutto il resto è routine: controllare la posta, controllare il download di quanto è appena andato in onda dall’altra parte del globo (si può dire? ops, l’ho detto!), lavarsi, vestirsi, mangiare un rinoceronte per colazione.

LArgh! Il risveglio… dunque generalmente sono arrabbiata appena sveglia.  Arrabbiata perché difficilmente sono riuscita a dormire quanto avrei  voluto, ma non perché ho ancora sonno anzi! E’ perché mi sveglio  sempre troppo presto rispetto a fino a quando avrei potuto dormire!  Non c’è verso se anche vado a letto alle quattro al massimo alle  sette i miei occhi si spalancano e stop. Salvo poi essere vittima di  botte di sonno assurde in orari impensati tipo le quattro del  pomeriggio!  A parte questo primo pomento poi si migliora,  divento  propositiva e mentre mi preparo per andare al lavoro comincio a  pianificare la giornata mentalmente, anche se ormai so che  generalmente quasi mai le cose vanno come le ho pensate, l’imprevisto  e’ sempre in agguato  😉

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