due chiacchiere

Rendere la vita piccante

Ci sono tanti modi per dare un tocco particolare alle proprie giornate: basta una sciarpa diversa, un profumo mai provato prima, il rossetto di un colore nuovo. Ma il modo più “letterale” di rendere piccante una cosa è quello di aggiungervi un goccio di olio aromatizzato al peperoncino. Ecco la mia personale ricetta per prepararlo, sperimentata e perfezionata in anni di onorato servizio. La materia prima, poi, sarebbe ideale coltivarsela in casa, come faccio io.

Ingredienti

300 grammi di peperoncini rossi piccanti freschi (quelli affusolati, lunghi circa 5 cm, sono ideali), 100 grammi di basilico fresco, 2 spicchi d’aglio, mezzo litro di aceto di vino economico allungato con un po’ d’acqua, olio extravergine d’oliva (non particolarmente robusto nel sapore) quanto basta.

Tempi e strumenti

Ci vogliono circa 20 minuti per lavare i peperoncini, oltre a 24 ore di ammollo, 24 ore per asciugarli in maniera naturale, ed infine 30 minuti per confezionare il barattolo. Userai una teglia di medie dimensioni, una boccia di vetro di media grandezza con tappo (ad esempio quelle dei sughi pronti), un coltello, alcuni tovaglioli di carta. Nota importante: maneggiando i peperoncini, evita assolutamente di toccarti gli occhi o le labbra, può essere un’esperienza particolarmente dolorosa; inoltre, se hai qualche ferita sulle dita, munisciti di guanti in lattice monouso per maggior cautela.

Rimuovi il gambetto verde, se ancora presente, da ogni peperoncino. Lavali accuratamente e facendo attenzione a non spaccarli o romperli. Asciugali con dei tovaglioli di carta, per rimuovere eventuali residui di sporco ancora presenti. Aiutandoti con il coltello, taglia ogni peperoncino in modo da formare delle rondelle di circa un centimetro di spessore. Se preferisci un sapore leggermente meno intenso, limitati a spaccarli longitudinalmente in due metà.

Disponi i pezzetti nella teglia e ricopri il tutto con l’aceto diluito. Questo serve, in un certo senso, a sterilizzarli ed evitare che si formi la fastidiosa “muffetta” in fondo al barattolo, con il passare del tempo. Non si tratta solo di un problema estetico: quella formazione biancastra, che si può notare a volte nelle conserve fatte in casa, può essere botulino, pericoloso per la salute se ingerito in quantità eccessive.

Lascia riposare i peperoncini sott’aceto per circa 24 ore: più stanno, e meno forte sarà il loro sapore piccante. Non superare comunque le 72 ore di permanenza in ammollo, per un risultato soddisfacente. Alla fine di questo tempo stabilito, asciuga i pezzetti con dei tovaglioli di carta e lasciali asciugare naturalmente (assolutamente non nel forno o con l’asciugacapelli, come fanno alcuni). Dopo circa 24h, riponi questi pezzetti nella boccia di vetro, aggiungendo il basilico (tritato se vuoi un sapore più intenso) e gli spicchi d’aglio tagliati a metà. Ricopri con l’olio extravergine: nessun pezzetto deve essere non coperto. Mescola un po’ per fare “assestare” e per far uscire parte dell’aria “imprigionata”.

Lascia riposare in un luogo buio e non troppo caldo per qualche giorno, avendo cura di mescolare di tanto in tanto (una volta al giorno, per i primi 10 giorni) con un cucchiaino per far uscire altra aria eventualmente presente tra i pezzi: un po’ sarà prodotta da una specie di “fermentazione” dei peperoncini freschi. Ecco perché è necessario aprire la boccia ogni tanto, per non far formare una pressione eccessiva all’interno. Gustare come condimento di bruschette, amatriciana, sughi e carni.

Commenti

  1. Trapanator
    ha scritto:

    Con i peperoncini avanzati da capodanno in questi giorni mi voglio cimentare. Volevo chiederti se bisogna sterilizzare il vasetto e poi un’altra domanda: ma basilico e aglio non hanno lo stesso problema per il rilascio del botulino? Mi ricordo che un olio di basilico fatto un paio d’anni fa aveva fatto quella formazione biancastra.

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