due chiacchiere

Pagina non trovata

"C'era una volta una pagina...", diranno subito i piccoli lettori di questo blog. Era una pagina graziosa, rifinita in tutti i particolari, davvero adorabile. Poi deve essere successo qualcosa di terribile, qualcosa che non oso neppure immaginare. Un lampo di luce, un suono assordante, l'odore acre del codice HTML che bruciacchia, e quella pagina non c'era più, sparita per sempre nel limbo delle pagine che non sono.

Di chi sia la colpa è difficile a dirsi. Google? Yahoo? I tizi del provider che ospita questo sito? L'autore di duechiacchiere.it? Si, deve essere stato lui, quel rimbambito ha pensato che la pagina stesse solo occupando spazio inutile e deve averla freddata con un colpo secco. Ma come si permette, quell'idiota?

E così eccoci qui. Che si fa adesso? Beh, personalmente ti consiglierei di dare un'occhiata alla navigazione in alto, chissà che non noti qualche indicazione utile a ritrovare la retta via. Se proprio non riesci a scovare quello che stavi cercando, ti consiglio di contattare l'autore del blog tramite l'apposito modulo. Nel frattempo, ti propongo qui di seguito alcuni post che potrebbero stuzzicare la tua curiosità.

Lo spaccacuori

Sempre per la serie “il mercoledì al cinema quando d’inverno è freddo fuori”, ieri siamo andati a vedere Lo spaccacuori, con il mio sosia Ben Stiller (ah no, Matteo dice che il mio sosia è Adam Sendler). A differenza delle precedenti interpretazioni di Ben, stavolta questo personaggio non mi ha convinto particolarmente. La comicità non manca, come sempre, ma è meno sottile e divertente del solito: segno che anche per Ben è arrivato il momento del tramonto? A parte la trama, posso suggerirti di non buttar via i soldi del biglietto, e se proprio vorrai vederlo, di aspettare che esca a noleggio in DVD. : Leggi il resto »

Grazie a te, Stefania

A volte ricevo dai lettori occasionali di questo blog qualche email che mi ripaga in maniera più che abbondante del tempo e delle energie che vi spendo per tenerlo sempre aggiornato e soprattutto utile. Eh già, perché sin dal suo primo vagito, sin dalla prima “stanza” imbrattata pubblicamente con le mie idee, il progetto era quello di costruire, a poco a poco, una risorsa utile ai naviganti. Ecco il motivo per cui raramente parlo dei miei fatti personali (beh, ed anche perché ci tengo alla mia privacy), perché lo considero un modo di aggiungere rumore inutile ad una rete già trasudante briciole di informazione sparse a 360 gradi. Per carità, non voglio dire che chi parla di cosa ha mangiato la sera prima o dei fatti propri dovrebbe essere disconnesso ed esiliato in un Paese dove non hanno neppure la corrente elettrica. Ognuno è libero di fare quello che gli pare, Internet è un “non luogo” democratico, ci mancherebbe. Però le email che ricevo mi fanno capire che la direzione intrapresa è quella giusta. Anche perché, diciamolo chiaramente, senza un obiettivo filo conduttore, qualsiasi blog è destinato a morire prima o poi aridamente per mancanza di idee. : Leggi il resto »

Commenti indentati o piatti?

Come ogni cosa nuova, anche il lancio del template ha scatenato i miei lettori in un’accesa discussione su quello che è piaciuto e quello che non è stato gradito. Forse il trailer di qualche giorno fa aveva creato aspettative poi deluse, e se così è stato, me ne scuso 🙂 Il piè di pagina sembra un miglioramento apprezzato dalla maggior parte, e di questo sono contento. Mentre l’altra grande novità ha suscitato alcune perplessità: i commenti “gerarchici”, ovvero organizzati in un ordine non linearmente cronologico, quanto piuttosto in base alle risposte. In altre parole, se un commento è una risposta ad un altro commento, non sarà mostrato in fondo all’elenco, ma subito sotto al commento di cui è risposta (è più facile a vedersi che a spiegarsi). Qualche sopracciglio s’è alzato nel vedere questa novità, associata al fatto che (come fanno Facebook e Friendfeed) il modulo per inviare un commento è invece sempre a fondo pagina. Ed allora ecco il sondaggio: tu quale organizzazione dei commenti preferisci?

Un arbitro per domani

Riporto da uno dei blog a cui sono “abbonato” tramite il mio reader RSS, un interessante intervento sul fenomeno “calciopoli” che in questi giorni sta riscuotendo così tanto successo. Si tratta, a sua volta, di una citazione dell’articolo scritto da Christian Rocca per il Foglio, giornalista che da sempre non risparmia sferzanti articoli sugli eventi contemporanei. La riflessione che viene fatta è che oramai, nell’era delle veline e del digitale terrestre, dei reality show e della De Filippi, anche i processi diventano un evento mediatico, ed il tribunale televisivo giudica ancor prima di quello sportivo. Senza appello. : Leggi il resto »

Il rapporto del Censis per il 2023

Uno degli appuntamenti tradizionali di questo blog, che si ripete da tempo immemore, sono le mie riflessioni a margine del Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese pubblicato dal Censis. Quest’anno ho deciso di fare una cosa un po’ diversa, estrapolando l’intervista fatta da Alessandro Milan in una recente puntata della sua trasmissione al direttore generale di quest’istituto, Massimiliano Valerii (no, le due i non sono un refuso). Lo studio, per chi non lo conoscesse, fornisce uno spaccato decisamente interessante sulla società italiana. Quest’anno la parola chiave sembra essere sonnambuli: per gli italiani tutto è emergenza, dunque, alla fine, nulla lo è veramente. L’84% degli italiani è impaurito dal clima impazzito, il 73,4% teme per il futuro del Paese per i suoi problemi strutturali, il 73% è convinto che per via degli sconvolgimenti globali arriveranno in Italia sempre più migranti e non sapremo come gestirli. Ma ancora: il 53% teme il collasso finanziario dello Stato, il 60% ha paura dell’esplosione di un conflitto globale e il 50% è convinto che non abbiamo abbastanza difese contro il terrorismo. Eppure, nessuno riesce a reagire in maniera vigorosa, come invece accade altrove nel mondo. : Leggi il resto »

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