due chiacchiere

Le espressioni americane… irregolari

L’altro giorno avevo due riunioni che si accavallavano, al lavoro. Non essendo ancora riuscito a clonarmi, ho chiesto ad un collega di sostituirmi, per raccogliere comunque le informazioni che mi interessavano. Don’t worry, I’ll fill you in as soon as the meeting is over, m’ha rassicurato. Da quella sua risposta mi è venuto in mente l’argomento per l’incursione di oggi nella lingua a stelle e strisce: alcuni modi di dire che non trovano un corrispondente diretto in italiano. To fill somebody in, letteralmente “riempire” qualcuno, vuol dire in realtà informare, tenere al corrente, dare a qualcuno un riassunto su qualcosa. Una volta, volendo fare quello che ha padronanza della lingua, per sbaglio ho sostituito in con out, dicendo in pratica che volevo essere letteralmente rabboccato, riempito come un bicchiere: il mio interlocutore prima m’ha guardato perplesso e poi è scoppiato in una grassa risata (il famoso LOL tanto usato nelle chat).

Se invece c’era un’email importante alla quale ho dimenticato di rispondere, potrò sempre giustificarmi dicendo che it slipped through the cracks, si è nascosta tra le crepe 🙂 Un modo di dire che ho sempre trovato simpatico e che rende visivamente l’immagine di qualcosa che passa di mente. Sempre a proposito di “spaccature”, se qualcosa o qualcuno cracks you up, vuol dire che ti fa spaccare dalle risate. Mentre se lo spettacolo che ti faceva tanto ridere è andato belly up (a pancia all’aria, letteralmente), vuol dire che è fallito. Ricordando la triste fine dei pesci nell’acquario, suppongo.

Commenti

  1. ha scritto:

    mi piacciono i modi di dire,la cosa stranissima è quando un modo di dire in una lingua coincide(quasi mai e non ho mai capito se casualmente probabilmente perchè qlc ha copiato! 🙂 ) con quello di un altra.

    Risposte al commento di evilripper

    1. camu
      ha scritto:

      @evilripper: vero! Anche se al momento non mi viene in mente nessun esempio…

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