due chiacchiere

Jericho: il terrore intorno a noi

Da un paio di settimane sono iniziate le trasmissioni di questa nuova serie televisiva: Jericho. A differenza dei più famosi “cugini” che abitano isole sperdute nell’oceano o possiedono poteri supernaturali, di questa non avevo visto la versione inglese in anteprima. Sono quindi “in pari” con il pubblico del Belpaese su ciò che succede nella piccola cittadina che vive nell’era degli attacchi nucleari. Mi riservo di guardare altre puntate prima di dare un giudizio più esaustivo sull’argomento. Certo sapere che una cosa del genere potrebbe accadere veramente, rende la trama “semanticamente” diversa da quella di tanti fumetti degli anni Trenta, nei quali sono nati molti supereroi che conosciamo oggi.

All’epoca le invasioni aliene, gli uomini roccia, l’uomo da sei milioni di dollari, erano tutti personaggi frutto della fantasia più pura di penne sopraffini. Ma adesso che viviamo nell’epoca dei cibi biologicamente modificati, dei trapianti di faccia, del riconoscimento biometrico e delle guerre mondiali a base di alta tecnologia, non è più chiaro dove sia il confine tra realtà e fantasia. E questa cosa, devo ammetterlo, mi inquieta un pochino. 

Commenti

  1. matteo
    ha scritto:

    Io ho visto qualche puntata in più e devo dire che non è male… Preferisco Heroes ma l’argomento è molto interessante. Qualche puntata poteva esser fatta meglio (alcune sono quasi monotematiche) ma nel complesso stuzzica molto la fantasia e le possibili reazioni dell’uomo davanti ad un episodio simile (più puntate vedrai più capirai! ;-)).

  2. camu
    ha scritto:

    A volte quando guardo film come questo, quasi spontaneamente il mio cervello inizia a pensare ad una trama simile ambientata in Italia: se a Milano esplodesse una bomba nucleare, il sindaco di Casalpusterlengo (non so neppure se esista, forse quello di Lodi) si comporterebbe come quello di Jericho? Le due località del Belpaese sono state prese assolutamente a caso: avrei potuto dire Napoli e Capri, oppure Palermo e Corleone. Un esercizio divertente: lì hanno le istruzioni per gestire una pioggia radioattiva nelle biblioteche, qui non abbiamo quasi le biblioteche!

    PS: mi dicono i miei amici bene informati che in America non esiste il seguito della prima serie ancora. Che peccato

  3. Matteo
    ha scritto:

    Già, sarebbe strano vedere una storia così ambientata in Italia… Sarei proprio curioso!!!

    E il seguito non era stato programmato, ma la protesta dei fan tramite migliaia di noccioline fatte pervenire al network (!) ha fatto sì che probabilmente ci sarà almeno una seconda serie o un finale (già, perchè il finale…)

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