due chiacchiere

Il portalinux, portale? si, di fandonie

Chi mi segue da un pezzo sa che, in determinate occasioni, il mio alter ego troll esce fuori in maniera dirompente, trasformandomi dal tipico ragazzo che s’incontra per strada, nel mostro verde e tumultuoso dei tempi di Lou Ferrign-ana memoria :). L’argomento che scatena il mio istinto animalesco è in genere sempre lo stesso: Tophost. Come i tori per le vie di Pamplona, appena qualcuno comincia a sparare falsità su questo provider, vedo rosso e non capisco più nulla. Così è capitato che qualche giorno fa ho letto un articolo su Il Portalinux (non metto il link perché non voglio fargli pubblicità) dove il tenutario, un sedicente venticinquenne sistemista, sparava a zero su Tophost. Stando a quanto si dice nell’articolo (che un manipolo di seguaci ha ritwitterato senza neppure pensare ad indagare un briciolo sulla questione) l’errore di WordPress sul limite dei 32 mega, sarebbe da imputare a Tophost. E che lo stesso identico aggiornamento su tutti gli altri provider è andato liscio come l’olio. Così ho lasciato un commento, appositamente un po’ acido per vedere la sua reazione. Che non s’è fatta attendere.

Già, perché tra le altre accuse, il sedicente sistemista, afferma che il supporto tecnico ed il servizio clienti di Tophost siano veramente pessimi, e che la loro assistenza sia affidata ad uno stagista senza alcuna esperienza che si permette di rispondere “in malo modo” a certi clienti. Come sempre, in questi casi, bisognerebbe raccontare tutta la storia, non soltanto la parte che interessa. Altrimenti ad usare la teoria dell’agenda setting siamo tutti buoni. Quello che non viene detto è che le richieste di supporto riguardano WordPress, non il servizio offerto dal provider. Ora, con circa 150 grandi sistemi di gestione dei contenuti disponibili sul mercato, è concepibile che i ragazzi di Tophost debbano conoscerli tutti a menadito ed offrire supporto per ognuno di questi?

Peccato che, dopo aver realizzato di essere nel torto (marcio), il sedicente blogger ha allegramente cancellato tutti i miei commenti (evviva la censura!) per evitare di far brutta figura con i suoi amichetti. Per fortuna ne ho conservato una copia (a volta i plugin che t’avvisano di nuove risposte possono ritorcersi contro chi li usa eheh). Ecco cosa m’ha risposto a caldo:

Ehy genio e allora perchè l’aggiornamento sugli altri hosting non genera tutti sti problemi? Per me è stato sufficente cliccare su “aggiorna wordpress” e non ho dovuto cancellare e ripristinare un backup. Cmq visto che mi accusi di falsità e tendenziosità, ti invito a documentarti prima di “sparare sentenze” [cit.] Chi sa perchè solo su tophost bisogna impazzire con i workaround, dalle altre parti basta cliccare un pulsante…

Ora, se conosci l’argomento, saprai benissimo che l’aggiornamento di WordPress può andar storto per mille motivi diversi: conflitti nei plugin, tabelle con errori, troppi plugin installati e via dicendo. Quindi ogni caso andrebbe analizzato in maniera separata, ed a prescindere dal provider su cui si svolge l’azione. Dico bene? Cerco di rispondere, ma il suo sito (che non si trova su Tophost) è irraggiungibile per un paio d’ore (mica 2 minuti!), poi ritorna a funzionare. Glielo faccio presente. E lui incalza:

Si è stato giù per via di un problema di rete di chi mi fornisce il server,  sono cose che capitano, di certo non è stato giù perché io ho cliccato su “aggiorna”. E cmq se ognuno dovrebbe parlare di ogni singolo down che subisce praticamente esisterebbero solo siti con post legati ai downtime. [..] Per il problema su wordpress, va bene, è un problema di wordpress diamolo per assodato. [..] Se un azienda mi mette in down il server per 3 giorni io mi incazzo come una belva ma la cosa finisce li. Quando un azienda invece tratta i propri clienti in quel modo, e non è la prima volta che lo fa, ed è giusto che la cosa abbia il massimo risalto possibile.

A parte gli errori nei coniugare i verbi (sic) e nel formulare frasi in corretto Italiano (punteggiatura, questa sconosciuta), il suo tono è subito diventato aggressivo ed incattivito, dimostrando di fatto che quando qualcuno ti molesta (come certi clienti fanno con il supporto di Tophost), hai tutte le ragioni di rispondere sullo stesso piano. Dirai: il cliente ha sempre ragione. Mah, su questo avrei proprio da ridire, perché quando il cliente va in giro a spargere merda “gratuita” nei tuoi confronti, non so quanto possa avere ragione e se tu azienda debba comunque avallare questo comportamento. Io ritengo di no.

Comunque, la verità è che questo ennesimo emulo di Salvatore Aranzulla ha avuto il fatto suo, ed il mio alter ego verde e cattivo è stato soddisfatto 🙂

Commenti

  1. Simona
    ha scritto:

    Beh sarebbe stato carino avere uno ‘stamp’ della discussione, due risate sono sempre gradite a fine giornata 🙂

  2. camu
    ha scritto:

    @Simona: eh, hai pienamente ragione, ma mica per ogni commento che lascio in giro per la rete faccio uno screenshot 🙂 La prossima volta però seguirò il tuo consiglio!

  3. Caigo
    ha scritto:

    Una cosa che non riesco a capire del web italiano è questa mania di voler colpevolizzare sempre qualcuno.
    C’è una tensione talmente alta che anche delle semplici osservazioni rischiano di venir fraintese o usate da qualche idiota per portare avanti chissà quale guerra personale.
    E’ una cosa che provato direttamente sulla mia pelle di recente e mia fatto capire quanta ignoranza (e forse anche malafede ci sa nella rete italiana).
    Hai ragione “il cliene NON ha sempre ragione.
    Dobbiamo crescere.

  4. camu
    ha scritto:

    @Caigo: ed anche questa volta sottoscrivo in pieno quello che dici 🙂 E’ proprio questa tensione, questo incattivirsi di certi blogger “dilettanti” che non capisco, ed immagino che provarlo sulla tua pelle non sia stato piacevole.

    C’è troppa ignoranza, c’è troppo fidarsi del primo venuto e ritwittare notizie false facendole diventare verosimili. Un po’ per questo io non sono contrario al decreto che “imbavaglierebbe” la blogosfera, perché servirebbe a calmare questo incattivirsi di certa gente, quando spara cavolate ed è obbligata a rettificare. Non sono d’accordo sulle 48 ore, servirebbe più tempo, e non sono d’accordo sulle modalità di attuazione, ma l’idea che c’è dietro non è poi sbagliata. Ripeto, per evitare casi come quello del tutto campato in aria del sedicente sistemista.

    Ecco perché ho in mente di fare un esperimento contro alcuni dei blogger che si dichiarano contrari al DDL in questione, sparando fesserie nei loro confronti, e facendogli notare che, proprio non essendoci la legge che loro oppongono, io sono libero di dire tutte le minchiate che voglio 🙂 E di infangarli gratuitamente, magari ritwittando e spargendo la cosa su tutti i network sociali, per dargli credibilità. Poi ci sarà sempre il solito blogger senza cervello che ritwitterà a sua volta… dando ancora più veridicità alla cosa. Voglio vedere come andrà a finire!

  5. ha scritto:

    L’ultimo post sul mio sito (nella traduzione italiana) è dedicato nell’epilogo proprio a questo. Ieri ho aggiornato WordPress alla 3.0.1 e l’errore di memoria insufficiente è ricomparso in tutto il suo fulgore (e davvero, 32mb non sufficienti a caricare un backend sono un’assurdità, per quanto la piattaforma sia ormai uno standard de facto). Ho dovuto riaprire un paio di file PHP per capire dov’è che dovevo modificare il limite massimo di memoria allocabile, e con l’occasione ho scritto un tutorial in un quarto d’ora. Già, perché la riga fatidica non si trova più in wp-settings.ini (dove tutte le guide ti dicono di cercare) ma altrove, e chi di dovere (“emulo di aranzulla” è una chicca che apprezzo :D) ha preferito ripristinare la 2.9.7 ed un vecchio backup piuttosto che cercare nei file di configurazione (ma non era un p-r-o-g-r-a-m-m-a-t-o-r-e?)

  6. ha scritto:

    …letto ora il tuo ultimo commento, almeno su quello non siamo affatto d’accordo. Non serve un’ulteriore norma per complicare la vita a chi per fatti suoi gestisce un “sitarello personale” (e ci rientriamo anche noi due, siccome io non lo faccio per lavoro, e nemmeno tu :)). Esiste già una legge ben precisa sul reato di diffamazione, ed è quella che entra in azione se dovessero verificarsi episodi di “screditamento” come quelli a cui ti riferisci. Tophost non ha intrapreso nessuna via legale, ma avrebbe potuto farlo volendo.
    Ogni altra normativa “stringente” complicherebbe inutilmente il peso sugli “utenti base”, senza aumentare la tutela che già esiste.

  7. camu
    ha scritto:

    @ephestione: prima di tutto benvenuto sul blog. In merito all’errore dei 32 mega, se avessi letto il mio post in proposito, ti saresti evitato tante grane 😉 Una cosa che poi quasi nessuno fa è disattivare tutti i plugin prima dell’aggiornamento. Perché non è neppure WordPress in sé che spesso “ciuccia” troppa memoria, ma la montagna di plugin che si tengono nella propria box. In merito alla legge, si è vero non serve appesantire ulteriormente, ma infatti il “famigerato” decreto che tutti oppongono, non fa altro che correggere e precisare alcune cose, in tal senso non aggiunge mica nulla di nuovo. Peccato che questo molti non lo sappiano o non lo comprendano 🙂

  8. camu
    ha scritto:

    @ephestione: avevo provato a lasciare un commento sul tuo blog, ma il recaptcha mi dice “invalid referer” e non carica l’immagine che poi dovrei digitare nell’apposito campo. Allora te lo riporto qui…

    Not sure if I should post my comment in English or Italian. Anyway, there’s an even better solution, which is to edit your wp-config.php file (you’ll find it in your root folder) and add that define. The amount of memory you will need depends on how many plugins you’re using, and on how much memory they need to work properly. Sometimes plugins are just badly programmed, so they use much more memory than they should need, but that’s a whole different story 😉

  9. andy
    ha scritto:

    Il mio ricordo di Tophost si ferma a 3 anni fa (o sono di piu’?) e ricordo che gia’ allora, nonostante il bacino d’utenza fosse immensamente piu’ ridotto, l’hosting non brillava di certo da nessun punto di vista… Detto questo, io spezzo comunque una lancia a favore del provider che – diciamocelo – ad un prezzo RIDICOLO offre ben piu’ di quanto chiunque riuscirebbe ad offrire.

    Se un provider non mi permette di sfruttare 32MB per un processo php (questo meriterebbe “strali” appositi su wordpress) e mi costa 9 euro/anno, non ci penso nemmeno per un secondo a lamentarmi (senza prima documentarmi, tra l’altro).

    Diversa sarebbe la mia reazione se problemi simili si presentassero da provider di prima classe (passatemi il termine) che chiaramente hanno prezzi 30-40 volte superiori a quelli di Tophost. Ma – va da sé – per sedicenti sistemisti del genere e’ difficile capire il motivo di tale differenze.

    Perdona l’OT e glieventualierroridibattitura 😉

  10. andy
    ha scritto:

    Ah, dimenticavo:
    per quanto riguarda il discorso che facevi sulla presunta censura mi trovi in disaccordo a prescindere da tutto: ritengo che sul proprio blog il minimo che ognuno possa/debba fare e’ censura senza se e senza ma. Ma su questo sono abbastanza “talebano”, lo riconosco.

    Per quanto riguarda poi il reato di diffamazione: anch’io avrei evitato azioni legali, come Tophost.

  11. camu
    ha scritto:

    @andy: concordo con quanto dici nel primo commento, ed in effetti quello è stato a lungo il mio cavallo di battaglia contro questi “manigoldi” che arrivano e credono di volere il Porsche Cayenne al prezzo della Punto. In merito alla censura, allora chiunque è in disaccordo con te non ha diritto di replica sul tuo blog? Posso capire cancellare i commenti di spam o palesemente inutili, ma quelli che hanno diritto d’esistere? Solo perché la mia opinione contrasta con la tua? Non è certo allora un luogo accogliente il tuo blog per la gente che lo visita, se poi non è libera di commentare come vuole. Si distrugge proprio lo spirito del web 2.0, se la pensi così 🙂

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