I miei primi… cento dollari

Mantenere un proprio sito, con tanto di dominio e programmi di gestione da installare, non è cosa semplice. Soprattutto non è cosa… gratuita. Sebbene gli strumenti per gestire articoli e commenti siano oramai scaricabili senza pagare nulla, nel caso si scelga (come ho fatto io) di non stare sui vari Splinder, Blogger e Msn, ma di avere un indirizzo tutto proprio, allora è necessario versare un (piccolo) obolo a chi ti ospita. Ecco quindi che strumenti come Google AdSense possono diventare un valido alleato per “arrotondare” il conto finale, andandoci sostanzialmente in pari.

Io ho attivato questo servizio un paio d’anni fa, su altri siti che hanno avuto, a suo tempo, il loro momento di gloria. Poi me lo sono portato dietro, inserendo in maniera non invasiva, le pubblicità anche su questo sito. Ho mantenuto la media di un dollaro alla settimana (ma non costante) e così nel giro di due anni, ho raggiunto la soglia minima di cento dollari, necessaria per essere pagati dal colosso americano.

Nulla in confronto a chi totalizza centinaia di dollari ogni mese, e ha trasformato il proprio sito in una vera “macchina fabbrica-soldi”, ma d’altro canto a me va bene così: il mio obiettivo era proprio rientrare delle spese di gestione, e visto il costo orientativo annuo del dominio di 20 euro, mi ritengo pienamente soddisfatto.

Certo rimane l’emozione di vedersi arrivare a casa un bell’assegno con il logo di Google, non tutti possono vantarsi di averne mai visto uno. I tempi in cui si navigava essendo pagati, con i vari banner a rotazione da installare sul proprio computer, sono finiti. Allora sono riuscito ad accumulare circa 200 euro, tra siti italiani ed americani, e tanto divertimento con gli amici, sfidandosi a chi arrivava per primo al traguardo. Morale della favola: se vuoi aiutarmi a tenere online questo sito, clicca sul banner qui sotto, a te non costa nulla e ma serve ad andare avanti. Grazie.