due chiacchiere

Galatea incontra Francesco

Lo scopo delle mie interviste doppie è quello di far scoprire ai lettori di questo spazio nuovi scrittori di diari. Facendo loro delle domande che in genere hanno poco a che fare con gli argomenti di cui trattano sul proprio blog. Oggi ti propongo un incontro-scontro fra sessi, in cui il lato femminile è rappresentato da Galatea, che tramite il suo diario ci allieta con storie più o meno inventate, che vanno lette tutte d’un fiato. Dall’altra parte del ring invece Francesco Costa, che nella sua autobiografia scrive di essersi laureato in Scienze Storiche e Politiche, di collaborare con Internazionale, l’Unità e Giornalettismo, e di aver partecipato alla fondazione dei Mille. Ad entrambi piacciono le elezioni e, quindi, le campagne elettorali.

Se fossi un personaggio dei cartoni animati, chi saresti?

GTitti. Piccolo, perfido e fintamente innocente. In realtà un figlio di buona mamma canarina come pochi. Poi ho una vocina che gli somiglia molto, e “Mi è semblato di vedele un gatto!” era uno dei miei cavalli di battaglia, alle elementari, per far ridere i compagni di scuola.

FUn qualche supereroe, di quelli coi superpoteri. Va bene la storia delle “grandi responsabilità”, ma vuoi mettere quanto ci si diverte?

In Italia, se dico blog dico…

GPosso suggerire Lameduk e Malvino. Diversissimi. Mi piacciono proprio per questo. Una molto diretta, arrabbiata, persino brutale: molto femminile, in questo, secondo me. Malvino è l’esatto opposto, per certi versi: maniacale, rigorosamente elitario, però senti che ha una gran cura per la scrittura. Può scrivere post arzigogolati oltre ogni limite di sopportazione o semplicemente geniali. Discontinuo, talvolta irritante, credo mi piaccia per questo, in fondo: adoro i caratteri complicati. Poi c’è Phastidio, che leggo per cercare di capire qualcosa di economia, ma ammetto che sono proprio negata.

Quindi c’è Formamentis. Ecco, lui secondo me è proprio delizioso, fintamente svagato, nei momenti di grazia leggero come lo intende Calvino. Elegante, ecco il termine giusto. Per ultimi, ma in realtà no perché sono loro su cui clicco per primi alla mattina, ci sono Anskij e Ghino. Quest’ultimo scrive dei piccoli racconti deliziosi sulla provincia italiana, con i suoi tipi e le sue maschere: dei flash pieni di pathos, un pizzico di crudeltà, alle volte una genuina sofferenza. Ah, già, e poi c’è Vocidipopolo: le sue parodie di articoli (di Adinolfi, Bocca, etc.) sono meravigliose. Non riesco a capire perché non abbia centinaia di lettori. Non sanno che si perdono.

FFino a qualche tempo fa diari personali, chiacchericcio e poco altro, purtroppo. Ora qualcosa sembra muoversi anche in quanto a produzione di informazione e opinioni di qualità, ma siamo ancora anni luce lontani dai livelli della blogosfera anglofona, anche in quanto a indipendenza da temi e vizi dell’informazione tradizionale. Ne è sia causa che effetto un problema di numero, curiosità e qualità di utenti abituali della rete.

Cosa è poggiato sulla tua scrivania, in questo momento

GOh mamma! Un bailamme di libri non finiti, scartoffie, un peluche regalatomi da dei miei ex alunni per il mio compleanno, una piantina di bambù che non sono ancora riuscita a far schiattare, foglietti e post it… sono una disordinata cronica.

FUn quaderno, una matita, l’orologio da polso, il cellulare, una confezione di Tic Tac gusto Exotic Fruits, un articolo appena stampato, una pila di altri articoli e giornali.

Come e quando nasce un tuo post?

GPuò nascere in qualsiasi momento e da qualsiasi cosa. Non ho un metodo. Non ho mai molto metodo in nulla. Alcuni mi vengono in mente dalla lettura del giornale, al mattino. Altri un po’ dove capita, in pullman, mentre leggo un libro, mentre sono in spiaggia o per strada. Io butto giù di getto, non sono capace a fare scalette o brutte copie, qualche volta non rileggo neppure: prendo e scrivo quello che mi salta in mente. I miei critici diranno che si vede. Però io scrivo per divertirmi e basta, quindi chissenefrega. Gli unici che curo un po’ di più sono i post della rubrica Badilate di cultura: là controllo le citazioni, rileggo.

Del resto, quelli sono post che parlano di storia antica, bisogna che siano precisi i dati ed i riferimenti. La divulgazione scientifica deve essere fatta seriamente, o è meglio lasciar perdere, e io resto pur sempre una prof. Per il resto, ripeto, per me il blog è un hobby. L’ho aperto perché cercavo un passatempo e sono negata a fare l’uncinetto. Mi diverte, e se diverte anche i miei lettori, non chiedo di più. Ma non pretendano da me niente di più nemmeno loro!

FLa maggior parte delle volte nasce quando leggo e ascolto qualcosa, un’opinione, il racconto di un fatto interessante, e allora decido di segnalarlo e commentarlo; spesso si tratta soltanto di un punto di partenza, un pretesto per dire qualcosa di più e allargare il discorso.

Commenti

  1. Rick
    ha scritto:

    Caro Camu. Sai bene come la penso in merito.. Se c’è un copyright, quello è delle Iene 🙂 Di interviste se ne fanno da che esiste la parola.

    E’ come se affermassi che la mia vecchia rubrica (iniziata nel maggio 2008) è stata poi sviluppata da altri che hanno iniziato qualche mese dopo.

    Io però in realtà passavo di qui non certo per disquisire di questa ma piuttosto per proporti di essere il prossimo “bello bello in modo assurdo”. Condizione essenziale però : dovrai mostrare il tuo volto !! Che dici lo famo ‘sto scoop ?

  2. camu
    ha scritto:

    @Rick: carissimo, ma infatti la mia è solo una falsa polemica, ci mancherebbe. So che la gente si entusiasma quando qualcuno fa polemica, ed allora mi adeguo 🙂 Ma ben lungi da me dall’arrogarmi (si dice così?) il diritto d’aver inventato qualcosa… mi diverto e basta a fare domande ai blogger, ed ammetto un pizzico d’invidia per voi che le avete fatte dal vivo. Chissà, magari con Skype ed altri aggeggi infernali potrei riuscirci anch’io, ma sono un inguaribile tradizionalista vecchio stampo. Riguardo alla “vera” motivazione del tuo commento, ammetterò che è un bel dilemma. Da un lato ti confesserò che da quando c’è quella rubrica, ho sempre sognato d’essere sulla carta patinata della tua rivista (ok, forse sto esagerando eheh). Ma dall’altro questo sogno si scontra con la mia linea editoriale di mantenermi nel mistero, come i grandi scrittori dell’ottocento che usavano pseudonimi per pubblicare i loro capolavori. Non che io mi senta un grande scrittore, ci mancherebbe, ma quella “tecnica” m’è sempre piaciuta. Non si può fare l’intervista senza associarla a due chiacchiere? 😉

  3. Gwendalyne
    ha scritto:

    @Rick: sbaglio o di recente l’esimia Spora von Paris, prendendo parte alla tua rubrica, ha omesso di mostrare le sue reali fattezze? 😉

  4. camu
    ha scritto:

    @Gwendalyne: già, c’avevo fatto caso pure io e stavo per appellarmi alla stessa clausola 😛

  5. Rick
    ha scritto:

    Gwendalyne e Camu : avete ragione da vendere, tuttavia la deroga è stata necessaria perchè spora è realmente un personaggio dei fumetti. (oltre ad essere un’icona)

  6. camu
    ha scritto:

    @Rick: ma anche camu allora è un personaggio dei fumetti 😛

  7. formamentis
    ha scritto:

    Hey, l’elegantone ringrazia

  8. […] intervistano pure. Le Rubriche del […]

  9. larvotto
    ha scritto:

    Il blog di Galatea lo conosco e mi piace assai, quello di Francesco no, adesso vado ad indagare…

    Camu, premesso che l’intervista doppia fa molto Iena, ti avevo proposto anche io di farla via video ricordi 😉

  10. camu
    ha scritto:

    @larvotto: hai ragione, e fui io a declinare l’offerta per scarsità di mezzi tecnologici 🙂 Beh, se decido di accettare l’invito di Rick, allora possiamo procedere con una bella intervista video, però io sono un totale incompetente in materia, quindi dovrai darmi una mano col tuo potente Mac…

  11. larvotto
    ha scritto:

    @camu: Mò quando vuoi 😉

  12. camu
    ha scritto:

    @larvotto: uh signur, se me lo dici con quel delizioso accento romagnolo, come faccio a dire di no 😉 che ne pensi di organizzare una cosa speciale per l’intervista di Natale? Ma dobbiamo discuterne meglio, voglio fare qualcosa di davvero spumeggiante!

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