due chiacchiere

Farla durare a lungo

No, non perché questo articolo è inserito nella zona notte del mio appartamento virtuale, devi allora pensare dal titolo che tratterò argomenti piccanti. Anche se (lo ammetto) era proprio quella la mia intenzione: solleticare la tua curiosità. In realtà prendo spunto da un intervento letto sul gruppo di discussione dei sentimenti, per chiedermi anche io “cosa serve per far durare a lungo una relazione sentimentale?”. Certo non è facile rispondere, ognuno ha la sua ricetta magica, e le proprie convinzioni. Molto dipende anche dal carattere dei due, e dal modo di rapportarsi con gli altri.

Mi sento però di condividere l’idea suggerita da un frequentatore di quel gruppo:

Io credo sia importante avere interessi in comune. Nel senso che bisogna basare la coppia non sullo “stare insieme” ma sul “fare insieme”. Stare assieme e basta, pensando che tutto il piacere dell’avere una fidanzata stia nello stargli vicino può essere vero all’inizio, ma poi si rivela drammaticamente falso.

Quante volte la vostra lei vi ha detto: facciamo quello che vuoi, andiamo dove vuoi, a me importa solo stare con te? Lei è sincera in quel momento, ma non adagiatevi su questa frase. Se la prendete per oro colato, prima o poi vi dirà: non provo più quello che provavo un tempo. L’unica speranza è trovare interessi in comune e quindi aver piacere di fare quelle cose insieme, per arrivare al punto in cui lei penserà che difficilmente possa trovare una persona con cui fare quelle cose con l’armonia che ha raggiunto con voi. Non accontentatevi di passeggiare mano nella mano. Per quanto romantico sia, quello son buoni a farlo tutti.

Per quanto mi riguarda, aggiungerei un altro ingrediente a questa ricetta (che posso farci, sono un fissato con le personalizzazioni, eh eh): la sincerità. Molti sono convinti della validità della frase “occhio non vede, cuore non duole”, e la usano come pretesto per nascondere piccole sciocchezze alla persona con cui stanno insieme. Io invece, anche per via della mia memoria labile che non mi aiuterebbe a reggere il gioco a lungo, preferisco dire la verità, anche se può essere difficile. Anche se può mettere a rischio il rapporto: quello che non uccide, fortifica, si dice.

Commenti

  1. ninna_r
    ha scritto:

    Anch’io la penso così…la verità…in fondo meglio chiarire e trovare magari una soluzione che incominciare a fingere che tutto vada bene…

  2. Matteo
    ha scritto:

    La verità è sempre, cognitivamente, economica, semplicemente perché la verità e sempre coerente con se stessa (e quindi non impegna il cervello a dover coordinare tra loro una o più “bugie”) D’accordissimo con te sul tema sincerità. Cerco di essere sincero (con chi tu conosci) da 15 anni consecutivi. 😉

  3. camu
    ha scritto:

    rossella: esatto, vedo spesso coppie di amici che stanno insieme quasi in maniera forzata, più per paura di rimanere soli che per la gioia di stare insieme al partner. capisco che la piega che prende un rapporto poi è difficile da “stirare” ma è anche vero che ogni tanto bisognerebbe chiedersi “ma perché sto con questa persona? cosa mi piace in lui”
    matteo: anche il vostro suggerimento di lasciarsi comunque degli spazi “personali” per non soffocare chi ti sta accanto, è da non sottovalutare. sento a volte di amici che abbandonano i propri passatempi, quando stanno insieme ad una persona con una storia seria. lo so che non è facile, e che il tempo a propria disposizione impone di fare una scelta su cosa o chi “trascurare” …

  4. Cristian O. Balan
    ha scritto:

    Ma per voi il connubio ( 🙂 ) matrimonio/Dio esiste ancora ?
    Io ho 25 anni e mi sono sposato il 16 luglio… certo :), non posso parlare di propria esperienza ma sono sicurissimo che con fede in Dio, la nostra ‘relazione’ (matrimonio) durerà “finche’ morte non ci separi”.
    Per me non esiste relazione (convivenza) che duri. Proprio perche’ questo tipo di rapporto, detto anche guarda caso di convivenza, dalla parola stessa non da alcun significato all’amore, ad una sacra e lucida promessa, a un condividere nel bene e nel male. La convivenza e’: finche’ stiamo bene, mi sta bene… poi mi trovo un’altra/o.
    I valori del matrimonio sono invece altri e molto piu’ profondi.
    Ovviamente esistono i divorzi, e questi non sono certo frutto di scelte sagge che a loro tempo sono state affrettate, imposte, doverose, senza una riflessione sul… appunto, il MATRIMONIO.

  5. camu
    ha scritto:

    Cristian, approvo il tuo modo di guardare al matrimonio. Oggi effettivamente viviamo nella generazione Y (cerca su google), che è quella di chi dice subito “yes”, manca di un senso più profondo di appartenenza, non è in grado di gustare ciò che la circonda. Oggi tutto va consumato in fretta, pronto ad essere rimpiazzato dal prossimo articolo. Una volta un paio di scarpe durava anche dieci anni. Lo stesso concetto, sfortunatamente, si trasferisce ai sentimeni ed al matrimonio, che viene analizzato con gli occhi “impassibili” della convenienza utilitaristica: sto bene con te finché mi conviene, poi ti lascio. Convivenza o matrimonio non è la vera scelta: piuttosto bisogna capire se si ama con il cuore o con la ragione. PS: Complimenti e auguri vivissimi per il matrimonio!

  6. Dott. FN - Dott. Federico Neri
    ha scritto:

    Bisogna essere accattivanti, intriganti…

    Capita spesso di incontrare persone che sono “sciape”, non sanno di niente… Sfortunatamente, le persone non si possono condire così facilemente come si condisce un’insalata, un piatto di verdure, un piatto di pasta o di carne….

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