due chiacchiere

Archivio degli articoli in ripostiglio, pagina 33

Il molo del pescatore

Per chi è innamorato del mare come me, in tutte le sue declinazioni, San Francisco offre infinite possibilità di saziare la propria sete di salsedine. Uno dei posti più caratteristici è sicuramente il Molo del Pescatore (che se detto all’inglese, Fisherman’s Wharf, fa molto più effetto), in cui l’odore dei granchi giganti bolliti si mescola con il suono dei gabbiani appollaiati sulle barche, e quello di un trombettista di strada che allieta i passanti con qualche nota di jazz. A pochi passi le bancarelle vendono di tutto, dalle macchine fotografiche digitali a prezzi stracciati, alle magliette, fino al tipico pane scavato e riempito di polpa di granchio. Un posto unico al mondo, il Wharf.

l'insegna al centro della piazza, con il nome della zona

Attraversare il cancello d’oro

Continuo con la rassegna fotografica che riassume il breve viaggio a San Francisco di qualche settimana fa. Una delle cose che non puoi assolutamente mancare di visitare, è il Golden Gate: non certo uno dei ponti più imponenti realizzati dall’ingegno umano, ma sicuramente uno dei più conosciuti ed affascinanti. A due passi dall’isola di Alcatraz, famoso penitenziario di massima sicurezza degli anni Cinquanta, la vista che si può ammirare stando sull’altra sponda è veramente unica: il ponte in primo piano e la città come sfondo. Nota pratica: prepara otto dollari per attraversare questo prodigio della tecnica.

il ponte d'oro

La famiglia sul fiume

Visto che il giochino precedente, quello delle tre lampadine, è stato risolto in tempi rapidissimi, ho deciso di alzare la posta, proponendoti stavolta un rompicapo “animato”, variante del classico gioco in cui ci sono il lupo, la pecora ed il cavolo che devono attraversare il fiume. I giapponesi hanno previsto un’intera famiglia stavolta: mamma, papà, due figli maschi e due figlie femmine. Giusto per complicare le cose, c’hanno messo anche un poliziotto ed una ladra. Le regole sono le seguenti:

  • il padre non può rimanere da solo con le figlie femmine
  • la madre non può rimanere da sola con i figli maschi
  • la ladra non può rimanere senza il poliziotto
  • uno tra mamma, papà e poliziotto devono stare sulla zattera, per guidarla
  • sulla zattera ci vanno al massimo due persone

L’obiettivo del gioco è presto detto: trasportare tutti sull’altra sponda. Buona fortuna!

Il postino americano

I colleghi americani dei nostri amici postini, possono sicuramente dire di essere più fortunati: invece dell’agile scooter, vengono dotati di un utile camioncino che gli consente di svolgere agevolmente il loro lavoro sia con il bello che con il cattivo tempo. Anche perché l’America è profondamente basata sul sistema postale: ancora oggi molti pagano le bollette inviando un assegno alla compagnia, non andando alla posta come da noi. Se quindi questo movimento di denaro non fosse affidabile, ci sarebbero grossi problemi.

Il giochino delle tre luci

Per tenere in allenamento il tuo (ed il mio) cervello, ti propongo oggi un rompicapo da risolvere. A quanto mi dicono, si tratta di uno dei test che vengono somministrati agli aspiranti dipendenti della Microsoft, durante il colloquio conoscitivo. In quel contesto, ovviamente, non è importante dare la risposta giusta, quanto mostrare la corretta reazione al problema: niente panico, situazione sotto controllo. Se già conosci la soluzione, non bruciare subito la sorpresa agli altri. Se invece non la conosci, cerca di resistere alla tentazione di andarla a cercare su Google, prova ad usare il tuo cervello. Leggi il resto di Il giochino delle tre luci

Rowenta DG5030, stirare al top

Giorni fa stavo aiutando la moglie nelle pulizie domestiche del fine settimana, precisamente stavo stirando la pila di panni appena uscita, calda calda e fresca fresca, dall’asciugatrice. Distrattamente ho urtato l’asse da stiro ed il ferro è caduto in terra spaccandosi in vari pezzi. Poverino, aveva lavorato per più di dieci anni e non meritava di fare questa fine ingloriosa, ma tant’è. Così ci siamo messi a cercare un nuovo modello per sostituire il defunto: la nostra scelta è caduta sul Rowenta DG5030, cugino americano dell’europeo DG5060, più bello esteticamente e con l’indicatore per l’acqua in esaurimento. Leggi il resto di Rowenta DG5030, stirare al top

Piccole cose migliorano la vita

Questa settimana ho notato due nuovi piccoli accorgimenti che, se introdotti anche in Italia, potrebbero facilitare la vita di tutti i giorni, proprio come accade qui. Per esempio penso alla dimensione dei giornali: la mattina al bar, facendo colazione, bisogna contorcersi in maniera spaventosa per domare le paginone dei quotidiani. Per non parlare dei mezzi pubblici: prova a leggere un giornale italiano mentre stai seduto sull’autobus pieno di passeggeri. Nel Paese dove tutto è gigante, stranamente i giornali hanno misure più umane, che evitano posture di fantozziana memoria: le graffette che tengono i fogli al loro posto, sono la ciliegina sulla torta. Leggi il resto di Piccole cose migliorano la vita

Una stazione paralizzata

No, stavolta non voglio parlare dei soliti problemi delle Ferrovie Italiane, che l’attuale Grande Capo Generale dice di voler risolvere entro i prossimi quattro anni (mentre il resto d’Europa viaggia a velocità più che doppia). Mi riferivo, nel titolo, all’evento che si è svolto un paio di mesi fa a pochi passi da dove ultimamente mi trovo a passare sempre più spesso: la stazione Grand Central di New York, uno degli snodi ferroviari più trafficati della City. Organizzato da alcuni aderenti al movimento “Improv everywhere” (che si potrebbe tradurre, secondo me, improvvisazione ovunque), lo spettacolo consisteva semplicemente nel fermarsi per alcuni minuti, qualsiasi cosa si stesse facendo. Il risultato, come puoi immaginare, deve essere stato elettrizzante. Leggi il resto di Una stazione paralizzata

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