due chiacchiere

Archivio degli articoli in ripostiglio, pagina 2

Tredici anni di Amazon Italia

Poco più di 13 anni fa scrissi un post in cui condividevo le mie perplessità sullo sbarco italiano dell’azienda di Jeff Bezos. Un post che raccolse la bellezza di 54 commenti (eh, i tempi d’oro della blogosfera!) e suscitò un interessante dibattito che mi fece parzialmente cambiare idea. I miei dubbi erano per lo più verso lo zoppicante sistema postale italiano. I corrieri privati, cari e con una penetrazione alquanto bassa specialmente al sud e nelle isole, non sembravano fornire un’alternativa rassicurante. Poi però il trascorrere del tempo mi ha dato torto, ed Amazon è riuscita a ritagliarsi la sua fetta di mercato da quasi 9 miliardi di euro (nel 2021) anche nel Belpaese, un’impennata di oltre il 20% rispetto all’anno precedente, probabilmente anche grazie ai vari lockdown durante la pandemia. Mi è venuto da pensare a tutto ciò dopo aver letto che l’azienda di Seattle ha scelto l’Italia come uno dei Paesi dove sperimentare le consegne via drone. Leggi il resto di Tredici anni di Amazon Italia

Sunshine ti porta al centro commerciale

Correva il lontanissimo giugno del 2009 quando pubblicai un video di un pezzetto del mio percorso mattutino in autobus per recarmi a New York dai sobborghi del New Jersey. A giudicare dai commenti, l’iniziativa ebbe abbastanza successo, eppure di video simili non ne pubblicai praticamente più. All’epoca non avevo ancora uno smartphone 😮 quindi mi toccava portarmi la mia macchina fotografica Canon portatile o usare la webcam del mio portatile, per fare quei video. Oggi invece abbiamo tecnologia ovunque: in macchina, ad esempio, ho montato una dashcam dietro allo specchietto retrovisore, per riprendere automaticamente tutti i nostri tragitti. Una specie di assicurazione in caso qualcuno voglia fare il furbo e tentare di truffare l’assicurazione con un finto incidente. Così m’è venuto in mente di estrarre uno di quei video e condividerlo sul blog: eccoti un pezzetto della tangenziale che Sunshine percorre per andare al centro commerciale. Buona visione. Leggi il resto di Sunshine ti porta al centro commerciale

Come funziona l’assicurazione sanitaria americana?

Visto che qualche settimana fa ti parlavo di come la sanità sia standardizzata nel Paese a stelle e strisce, ho pensato di riprendere l’argomento per approfondire la questione burocratica. Spesso l’argomento è trattato dai media stranieri in maniera superficiale e con molti stereotipi, e c’è tanta disinformazione quando si parla di assicurazioni sanitarie. Per carità, la situazione è lungi dall’essere idilliaca, ma in questo post vorrei concentrarmi sul funzionamento, senza esprimere opinioni su pregi e difetti di un sistema complesso e burocratizzato. L’idea, a dirla tutta, m’è venuta l’altro giorno, quando ho ricevuto un’email dalla mia assicurazione (gentilmente offerta dal mio datore di lavoro), che mi avvisava che uno dei medici che avevo visto nelle scorse settimane, aveva inviato la sua fattura, e che era pronta sul portale per essere pagata. Leggi il resto di Come funziona l’assicurazione sanitaria americana?

Due anni di (nuove) chiacchiere

Ebbene sì, cari lettori di due chiacchiere punto it, questo è il primo post audio della storia di questo blog. Finalmente ho trovato il tempo, la voglia e le risorse per metterlo insieme. A dire la verità sono mesi che sto pensando a quali parole usare per cominciare questo esperimento che segna tutto sommato una piccola evoluzione/rivoluzione in casa due chiacchiere, in casa Camu. Poi ovviamente c’è tutta la questione di trovare gli attrezzi e gli strumenti digitali per fare una bella registrazione, per metterci un po’ di audio di sottofondo. Insomma, quando uno comincia e si mette davanti al computer per mettere insieme questo piccolo, questi pochi minuti di audio registrato per il blog, all’inizio pensavo che me la sarei cavata in una mezz’oretta al massimo e invece mi ci è voluto quasi quasi un paio di settimane per arrivare al prodotto che speravo potesse essere all’altezza dell’omino talebano che siede sulla mia spalla. Comunque sia, bando alle ciance, magari nelle prossime puntate se riesco a fare un altro episodio, potrò raccontare un po’ di più sui dietro le quinte di questa avventura audio grafica.

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Elf on the shelf

Dato che un paio di giorni fa ti parlavo del gioco natalizio dell’elefante bianco, ho pensato di continuare oggi sulla stessa scia, condividendo un’altra tradizione tipica della cultura a stelle e strisce: l’elfo sulla mensola. Un gioco particolarmente caro ai più piccoli, che si ripete ogni anni durante le feste. Nato da un libro pubblicato nel lontano 2005, vede come protagonisti tanti piccoli aiutanti di Babbo Natale, che verrebbero mandati in avanscoperta nelle case di tutto il mondo per prendere nota di chi si comporta bene e chi no, per poterlo poi riferire a chi di competenza. Per mimetizzarsi, ogni piccolo elfo prende le sembianze di un pupazzo durante il giorno, e va spostandosi di stanza in stanza per avere una visuale migliore di quello che succede. La parte divertente per i bambini diventa quella di scoprire dove s’è nascosto il piccolo elfo ogni mattina. Leggi il resto di Elf on the shelf

Buon Natale con l’elefante bianco

Non so quanti tra i miei piccoli lettori si preoccuperanno oggi di controllare il loro feed per scoprire cosa succede nella blogosfera. Prima di tutto vorrei augurarti che tu possa passare questo Natale con attorno le persone più care che ti fanno star bene. Perché, significato religioso e commerciale a parte, il vero senso di queste feste è, secondo me, quello di riconnettere i rapporti sfilacciati da tre anni di montagne russe (tra Covid e guerre varie),  che hanno fiaccato la nostra voglia di socialità. Proprio in quest’ottica, vorrei raccontarti oggi di una tradizione molto diffusa nel Paese a stelle e strisce, specialmente nell’ambito lavorativo: lo scambio dei doni dell’elefante bianco. Tutti ci siamo trovati in una situazione in cui non sapevamo cosa regalare ad un gruppo di amici o di colleghi in ufficio. Bene, l’elefante bianco può essere la soluzione che toglie d’impaccio tutti quanti. Il nome, stando a Wikipedia, sembra legato ad una diceria secondo cui un principe thailandese regalò, appunto, un pachiderma albino ad alcune persone che gli stavano antipatiche: vista l’unicità dell’animale, non se ne sarebbero potuti disfare facilmente, ed avrebbero dovuto sobbarcarsene i costi relativi. Leggi il resto di Buon Natale con l’elefante bianco

La sanità americana standardizzata

Negli Stati Uniti, il sistema sanitario è caratterizzato da una complessa rete di ospedali, medici, assicuratori e istituzioni governative. Senza entrare nel merito della bontà o meno di tale organizzazione, oggi vorrei concentrarmi su un aspetto più curioso: l’omologazione fisica e procedurale che contraddistingue il sistema. Mi riferisco al fatto che se vai in un qualsiasi studio medico, dal Maine alla Florida, la disposizione dell’arredamento e la sequenza di procedure a cui sarai sottoposto sarà praticamente la stessa, come abbiamo potuto constatare nelle varie visite per motivi di salute a cui ci siamo sottoposti negli anni, inclusa una nella lontana Florida, quel giorno in cui Sunshine si è infilzata nel pollicione un amo arrugginito abbandonato in spiaggia, mentre passeggiavamo sulla battigia, e siamo dovuti correre al pronto soccorso per fare l’antitetanica. Leggi il resto di La sanità americana standardizzata

Oops, I did it again…

Il titolo di oggi è ispirato ad una simpatica canzoncina che cantava Britney Spears tanti anni fa, nella quale la poveretta si pentiva di aver spezzato il cuore del malcapitato di turno. Nel nostro caso, invece, siamo cascati nella trappola delle figlie. Dopo settimane di lenta ed inesorabile strategia psicologica, hanno convinto Sunshine ed il sottoscritto a renderci disponibili presso l’associazione che si occupa di salvare cani e gatti randagi da un destino nefasto, specialmente con le temperature rigide di dicembre a cui stiamo assistendo qui nel New Jersey. Come ti raccontavo un paio d’anni fa, per ovviare al problema dello spazio limitato nella struttura dove operano, offrono la possibilità di tenere a casa alcuni di questi mici, fin quando non trovano una sistemazione definitiva in una famiglia che decide di adottarli. Dopo l’ultima esperienza traumatica con mamma e cucciolo infettati dalla tigna della pelle, avevamo deciso di prenderci una pausa. Ma sapevo che prima o poi avrei sentito di nuovo il desiderio di farmi riscaldare le gambe da queste borse dell’acqua calda ambulanti mentre lavoro al computer. E così ci hanno affidato due sorelle di tre mesi, Morgan e Trinity. Leggi il resto di Oops, I did it again…

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