due chiacchiere

Archivio degli articoli in siti, pagina 3

Controlla il tuo sito mobile con Google

È Gomo (go mobile?) il nome più o meno “in codice” del nuovo servizio di Mountain View per verificare se il tuo sito è adatto ad essere visualizzato su un telefonino intelligente. A quanto pare Google ritiene che quest’aspetto sia importante, se ha messo a disposizione degli addetti ai lavori questa sorgente d’informazioni utili e mirate. Mentre ti lascio scoprire tutti i dettagli della nuova diavoleria, potevo esimermi dal testare il nuovo layout mobile a cui ho lavorato nelle scorse settimane? Ovviamente no…

Finalmente posso pagare col telefono

Per l’incursione di oggi nella lingua americana, prendo spunto da un video apparso recentemente su YouTube, che illustra il funzionamento dell’ennesima novità in casa Google: Wallet, un sistema che consente di pagare al negozio con il cellulare. Un concetto di cui già si parlava almeno 15 anni fa, quando ancora iPhone e soci non erano neppure stati concepiti. Ma che solo oggi vede la luce, grazie alla maturazione della tecnologia in questo settore. Da un lato sono contento di questa novità, ma dall’altro inizio ad aver paura di come la Grande G stia pian piano estendendo i propri tentacoli a tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana. Manca solo Google Food! Leggi il resto di Finalmente posso pagare col telefono

Tophost svela i nuovi pacchetti della sua offerta

Che io avessi scommesso già quasi sei anni fa sul cavallo giusto, me ne sono reso conto con il passare del tempo: dopo un’esperienza deludente su Aruba ed un altro provider fallito nel frattempo, approfittai di un’offerta di Tophost, all’epoca “neonato” provider, che regalava spazio web per un anno. Essendo gratuito, decisi di provarlo, e da allora non ci siamo mai più separati (mi sa che la moglie inizierà ad essere gelosa). È di questi giorni la notizia che la loro offerta commerciale è stata completamente rinnovata, dando ascolto a tutti gli utenti che chiedevano più spazio, più flessibilità, più potenza: 10 giga di spazio a 10 euro, varie estensioni Apache attive, PHP 5, illimitati alias di posta elettronica, dominio senza www, gestione dei DNS, server italiani e disponibilità ad ascoltare i clienti. Incredibile che in un momento di crisi economica globale, quest’azienda italiana abbia il coraggio di alzare la testa e proporre un’offerta così aggressiva ed accattivante. Una mossa che personalmente mi sento di premiare in pieno, e di condividere con i miei lettori. Leggi il resto di Tophost svela i nuovi pacchetti della sua offerta

Come va con Amazon Italia?

Mesi fa ho scritto un articolo dove esponevo i miei forti dubbi sul decollo del fratello italiano del colosso americano della vendita online, Amazon. In molti mi hanno risposto che mi sbagliavo e che probabilmente la mia immagine dello stato delle cose (poste, cultura, banda larga) era più pessimistica di quanto non fosse nella realtà dei fatti. Bene, a distanza di 5 mesi, sono qui a sondare il terreno, per vedere come sono andate davvero le cose. Ti faccio un po’ di domande: hai acquistato qualcosa su Amazon Italia in questi mesi? Se si, hai acquistato qualcosa che non fosse tecnologia o un libro? Come è stata la tua esperienza con il servizio postale? Ti sarei grato se condividessi la tua esperienza con tutti noi 🙂

In regalo altri codici per Tophost

A quanto pare i lettori di questo blog non sono amanti di contest e concorsi online vari, a giudicare dal tasso di partecipazione praticamente nullo alla mia recente iniziativa ðŸ™‚ Per la serie: la gente si lamenta che tutto costa sempre troppo, e poi quando qualcuno regala qualcosa, non si fa avanti nessuno. Strani tipi, gli italiani. Forse quello che scoraggiava era il doversi rimboccare le maniche… come dice un mio amico, “piace, la pappa pronta”. Ed allora eccotela qui, la pappa: trenta codici (fino ad esaurimento scorte) per attivare un nuovo dominio su Tophost a soli 5 euro più IVA. I codici sono offerti gentilmente da Arquen e dal sottoscritto, vinti regolarmente tramite l’applicazione FattoreQu su Facebook. La regola è la stessa dell’altra volta: lascia un commento chiedendo di averne uno, con una breve spiegazione di come lo utilizzerai (facoltativa). Più semplice di così…

Il web a riga di comando

Una dimostrazione del fatto che il browser sta diventando il nuovo vero “sistema operativo” del futuro, viene da un giovane sviluppatore di Monaco di Baviera, Stefan Grothkopp  (ma perché non si sente mai dire di un Italiano che faccia una cosa analoga?) che ha lanciato nel 2008 Goosh, una specie di “shell” (quei strani terminali a caratteri che si trovavano nelle precedenti generazioni di computer) per interagire con Google. Per i nostalgici di questa modalità di interazione con il proprio computer, un’occasione per rispolverare vecchi ricordi. Per i giovani che non hanno mai visto una cosa del genere, uno spunto di riflessione su quanto siano fortunati ad usare mouse ed altre periferiche di puntamento! Un grosso complimento a Stefan per l’uso sapiente delle più moderne tecnologie del web.

In Italia manco Wikipedia si salva

Partendo da un post di Wolly sull’argomento, mi sono recentemente edotto (ma guarda un po’ come parlo in maniera forbita oggi) su una questione che sembra affliggere la versione italiana dell’enciclopedia online più famosa del mondo: Wikipedia. Personalmente mi rivolgo spesso alla versione americana, che trovo in genere più completa e curata, ma mi rattrista leggere che nel Belpaese in cui tutto va a rotoli, neppure le applicazioni in rete riescono a salvarsi. Il nocciolo della questione? Come forse saprai, in Wikipedia ci sono degli amministratori, che hanno il compito di supervisionare tutto ciò che gli utenti scrivono sui vari argomenti: un po’ vigili urbani, un po’ comandanti in capo di un esercito di volontari che decidono di donare il proprio tempo e le proprie conoscenze per il bene collettivo. Bene, pare che si stiano verificando, sempre più frequentemente, degli abusi di potere da parte dei “capi” italiani, che senza motivi ben precisi, alzano il cartellino rosso (senza neppure quelli gialli come da regolamento) espellendo gli utenti che si azzardano a criticare il loro operato. Ma che per caso questi amministratori sono nati dalle parti di Salò? Certo, non mi stupisce che il solito modo di pensare individualistico all’italiana abbia contaminato anche la rete. Forse sta gente più che su Wikipedia dovrebbe stare su Facebook.

Una nuova mappa autoreferenziale

Da un po’ non si vedeva spuntare in rete una di quelle mappe piene di linee e pallini che rappresentano la “topografia” della blogosfera italiana. L’aveva fatto qualche anno fa Nova24 (pare che l’immagine non sia più disponibile, ma io da qualche parte ho sempre il poster a tutta pagina che uscì nell’edizione cartacea), e ci riprova oggi Vincos, usando i dati di Blogbabel e Vox Populi, che rimangono (critiche e vendite su eBay a parte) i punti di riferimento per monitorare il chiacchiericcio nella rete italica. Sinceramente non mi è chiara l’utilità di questi studi, se non per ragioni demografiche e vagamente sociologiche, ma è sempre divertente vedere se il proprio blog c’è. Io devo aver perso almeno due decimi di vista (e dire che già me ne manca parecchia), ma alla fine sono riuscito nell’impresa di trovarmi. Sono in buona compagnia, accanto a Robin Good, Pandemia, Tagliablog, ed altri. Leggi il resto di Una nuova mappa autoreferenziale

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