due chiacchiere

Archivio degli articoli in angolo pc, pagina 6

Pre-caricamento e pre-connessione

La scorsa settimana ho pubblicato la prima parte di questa mini serie in due puntate, in cui riassumo alcuni accorgimenti per migliorare le prestazioni legate al caricamento delle risorse esterne che compongono una pagina web, nello specifico i fogli di stile ed il codice Javascript. Usando alcuni attributi, è possibile far sapere al browser quali risorse sia opportuno caricare prima, e quali dopo. Che riassume, di fatto, il senso della sfida che ci troviamo di fronte: non potendo aumentare la velocità di scaricamento, dobbiamo concentrarci sul mettere i vagoncini di questo treno immaginario nel giusto ordine, usando la tecnologia a nostra disposizione, come ad esempio gli attributi defer o async. Leggi il resto di Pre-caricamento e pre-connessione

Ottimizzare la presentazione di una pagina web

Vorrei concludere questo 2022 con una miniserie in due puntate dove riassumo un po’ di trucchi che ho imparato per migliorare le prestazioni di una pagina web, spesso rallentate da una pesante zavorra di fogli di stile, ma principalmente di codice Javascript che fa tutto ed il contrario di tutto (e ci traccia ovunque andiamo, ma quella è un’altra storia). L’obiettivo finale di queste puntate è quello di condividere tecniche che mirano a creare una gerarchia di tutto quello che va caricato, in modo da prelevare prima le informazioni che servono subito, e mettere in secondo piano quelle che possono attendere qualche millisecondo senza influenzare la presentazione della pagina in questione. Eh già, perché il trucco è tutto lì: puoi provare a spremere qualche kilobyte dai tuoi file, ma se poi hai fogli di stile monolitici che includono ogni ben di Dio, non hai fatto molto.
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Strategie per un web sostenibile

Con buona pace di coloro che si accingono a celebrare il compleanno di Gesù concentrandosi sull’aspetto religioso e familiare del Natale, dobbiamo arrenderci alla cruda e triste verità che siamo nel bel mezzo del periodo più commerciale dell’anno. Specialmente con questi chiari di luna e la necessità dei commercianti di rastrellare qualche spicciolo in più, non c’è più freno alla tempesta di richieste a comprare di più, consumare di più, viaggiare di più, ed ovviamente essere online di più, per condividere con parenti ed amici il nostro parere su questo o quel prodotto. Con l’avvento dei social una quindicina d’anni fa, poi, l’aumento delle risorse necessarie a soddisfare la nostra sete di like, e la voglia di conservare e condividere in archivi sterminati tutto il ciarpame digitale che produciamo ogni giorno, è letteralmente esploso. Dopo aver accennato a quello che sto facendo per predicare bene e razzolare… bene nel mio piccolo, vorrei tornare oggi su quest’argomento per contribuire, come un emulo di Greta Thunberg, alla sensibilizzazione delle opinioni in materia. Per spronare chi passasse da queste parti a contribuire ad un mondo digitale più sostenibile. Leggi il resto di Strategie per un web sostenibile

Il dominio senza biscotti non conviene

Una delle cose che avevo implementato sul mio blog dopo essere passato a SupportHost era l’attivazione di un dominio separato cookieless da cui servire immagini, video, fogli di stile ed altri componenti statici della pagina. Devo ammettere che sebbene WordPress non abbia battuto ciglio e si sia lasciato configurare nel giro di un paio di minuti (aggiungendo un’apposita riga al wp-config.php), ho notato che il browser storceva un po’ il naso per via delle implicazioni sulla sicurezza relative all’uso di due domini diversi. Quelli che queste cose le hanno studiate, le chiamano CORS, ovvero cross-origin resource sharing: in pratica bisogna far sapere al browser che è autorizzato a caricare un file da un dominio, ed usarlo poi in una risorsa presente su un altro dominio. Cercando una soluzione a questo problema, sono inciampato in un articolo in cui si analizzano le implicazioni sulla performance di quest’approccio. Leggi il resto di Il dominio senza biscotti non conviene

Il futuro che non è arrivato

Correva il 2009 quando PayPal annunciava che avrebbe aperto la propria piattaforma agli sviluppatori di tutto il mondo, immaginando un futuro in cui avremmo potuto pagare il biglietto del cinema toccando un semplice schermo, o in cui avremmo potuto ordinare la spesa direttamente dal frigorifero. Fast forward al giorno d’oggi, nulla di tutto questo è successo veramente: si, abbiamo un rettangolino di vetro e silicio che ci consente di pagare toccando il ricevitore vicino alla cassa (quando tutto va bene), ma per il resto, la grande distribuzione non si è molto impegnata a mettere in campo queste nuove tecnologie per rivoluzionare davvero la vita dei consumatori. Eppure, specialmente in questi tempi in cui l’inflazione continua a sgranocchiare il nostro potere d’acquisto, la digitalizzazione potrebbe offrire tanti vantaggi: economici, ecologici, operativi. Leggi il resto di Il futuro che non è arrivato

Menu a tendina ed accessibilità

L’ultimo importante tassello che mi rimaneva da inserire in quel puzzle immaginario che è la quarta generazione del tema del blog (quella attualmente in onda, per intenderci) era il rendere il menu principale qui sopra accessibile a coloro che usano una tastiera per navigare il sito. Il problema è presto spiegato: avendo il mio menu delle tendine che mostrano le sottocategorie all’interno di ogni stanza, quando si usa il tasto Tab per saltare da un collegamento al successivo, bisogna dar all’utente la possibilità di scegliere se “entrare in quella stanza”, aprendo la tendina con le altre categorie, oppure semplicemente saltare alla stanza successiva senza doversi sorbire le sottocategorie una ad una. Ne parla persino il consorzio W3C, in uno dei loro tanti documenti. La soluzione che loro propongono è di aggiungere un elemento grafico, tipo una freccina, che appare quando si salterella tra i vari menu con il tasto Tab. In questo senso il fatto di essermi beccato il Covid un paio di settimane fa, è stato quello che gli eterni ottimisti americani definiscono un blessing in disguise, ovvero quando una notizia negativa nasconde in realtà un lato positivo. Già, perché dovendo starmene tappato in casa per qualche giorno, non c’era modo migliore per passare il tempo che digitare codici improbabili su questa tastiera. Leggi il resto di Menu a tendina ed accessibilità

La cache è mia e me la gestisco io

Qualche settimana fa avevo accennato agli esperimenti da scienziato matto che sto conducendo zitto zitto dietro le quinte del blog, senza farmene accorgere. In un commento a quel post, Emanuele aveva espresso le sue perplessità sull’adozione di una content delivery network per servire le pagine del blog. La sua critica era mirata principalmente all’aspetto della protezione dei dati personali: usando quel servizio, di fatto stavo regalando ai signori di Cloudflare tutte le informazioni sui miei visitatori, consentendogli di tracciarli in giro per la rete, ogni qualvolta gli ignari malcapitati visitavano una qualsiasi pagina che facesse uso dello stesso servizio (circa 7 milioni e mezzo di siti, stando ad alcune statistiche). Ammetto che, quando avevo deciso di sperimentare con questa funzionalità, né io né l’omino talebano avevamo pensato a questo risvolto. E secondo te l’amico che siede sulla mia spalla poteva lasciar cadere la cosa nel vuoto? Leggi il resto di La cache è mia e me la gestisco io

Una montagna di dati per una sanità migliore

Quand’ero giovane ed ingenuo credevo nel potenziale positivo che grandi quantità di dati avrebbero avuto nel trasformare la società in cui viviamo. Mentre all’università imparavo le tecniche del cosiddetto data mining, la mia mente s’inventava scenari fantascientifici in cui algoritmi complicatissimi riuscivano a scoprire come curare certe malattie, rastrellando e spulciando tra milioni di fascicoli di pazienti alla caccia di sequenze familiari. Oggi quelle farneticazioni sono diventate realtà, con tutta l’intelligenza artificiale di cui siamo circondati. Peccato che l’avanzamento tecnologico sia frenato dalla paura (più che giustificata, sia ben chiaro) che questi dati vengano usati dalle grandi multinazionali per fare montagne di soldi, e non per il bene dell’umanità. Che tristezza doversi arrendere di fronte alla cruda verità secondo l’uomo è solo preoccupato per il portafogli. Leggi il resto di Una montagna di dati per una sanità migliore

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