due chiacchiere

Archivio degli articoli in accessibilità, pagina 2

Accessibilità in Italia, non tutto è perduto

Circa un mese fa, lontano dalle luci della ribalta (attualmente puntate tutte sugli scandali della politica) è stata pubblicata la bozza di un decreto legge del governo riguardante l’agenda digitale italiana. La sua particolarità, rispetto ai vari tentativi (praticamente tutti falliti) che l’hanno preceduta, è quella di includere anche disposizioni sull’accessibilità degli strumenti informatici, ed in particolare dei siti web, della pubblica amministrazione del Belpaese. Sono passati più di otto anni da quando la legge 9 gennaio 2004, n. 4 (comunemente nota come Legge Stanca), entrò in vigore, e poco o nulla è successo in questo lasso di tempo per ammodernare e rendere accessibile l’offerta digitale rivolta ai cittadini dello Stivale. Ora qualcuno ha deciso di provarci nuovamente, stavolta introducendo sanzioni concrete per i dirigenti “lavativi” che semplicemente ignorano il problema. Già, perché in Italia se non minacci procedimenti disciplinari e tagli allo stipendio, nessuno muove un dito. Leggi il resto di Accessibilità in Italia, non tutto è perduto

Le intestazioni, queste sconosciute

In questa terza puntata della mia miniserie su come rendere il proprio blog più accogliente ed interessante per i visitatori, vorrei porre l’accento sul celeberrimo Content is King, che molti hanno probabilmente sentito dire ad una qualsiasi conferenza che avesse lo sviluppo web come tema portante. Persino Wikipedia ha una pagina su quest’argomento, dove si legge, tra l’altro:

The phrase can be interpreted to mean that – without original and desirable content, or consideration for the rights and commercial interests of content creators – any media venture is likely to fail through lack of appealing content, regardless of other design factors. Content can mean any creative work, such as text, graphics, images or video.

Non la traduco perché sono convinto che rende bene nella sua forma sintetica e originale. Ma se l’inglese non è il tuo forte, il succo è che per quanto attraente ed ottimizzato possa essere l’aspetto estetico di un sito, se non è accompagnato da spunti interessanti di riflessione, non avrà successo. Un po’ quello che noi italiani sintetizziamo con il classico “tutto fumo e niente arrosto” 🙂 Leggi il resto di Le intestazioni, queste sconosciute

Ascolta il tuo sito e capirai

Come dicevo l’altra volta, adesso che la massa chiassosa si è spostata su Facebook, la blogosfera è rimasta come una piazza semivuota alla fine di un concerto di Justin Bieber: piena della spazzatura che orde di ragazzine e ragazzini isterici hanno lasciato per terra. A noi “superstiti” tocca l’ingrato compito di provare a ristabilire un po’ d’ordine in questa gran confusione, e far in modo che la piazza torni bella e piacevole da visitare sia per quei turisti occasionali che per gli avventori assidui che vi passeggiano. Lo spunto per la puntata di oggi di questa miniserie me l’ha fornito il buon Lorenzo, che mi ha segnalato un interessante articolo dove sono raccolti e sviscerati 20 strumenti fondamentali per analizzare e misurare la bontà del nostro sito. Partendo dalla velocità di caricamento, passando per il lettore vocale che simula le attività svolte dai non vedenti, ed arrivando alla raffinata analisi semantica dei contenuti. Perché un sito, se vuoi farlo seriamente, non è soltanto fatto di una manciata di immagini luccicanti buttate a caso su una pagina. Leggi il resto di Ascolta il tuo sito e capirai

Costruiamo una rete ben collegata

Che la blogosfera si stia svuotando è oramai un fatto assodato, basta dare uno sguardo alla rarefazione delle “trasmissioni” da parte di molti scrittori di diari online nel proprio lettore RSS per rendersene conto. Personalmente la considero una cosa positiva, sull’onda dell’idea che meno siamo, meglio ce la passiamo 🙂 Proprio ora che la quantità sta finalmente cedendo il posto alla qualità, è arrivato il momento di prestare un minimo di attenzione in più al tuo blog, se vuoi che si distingua dal resto e sia frequentato e commentato.

Perché in fondo, ammettiamolo, quelli che dicono che hanno un blog solo perché vogliono tener traccia dei propri pensieri, stanno mentendo sfacciatamente: potrebbero benissimo scrivere quegli stessi pensieri in un documento di Word o meglio ancora in un’agendina cartacea che conserva ancora quel suo fascino d’altri tempi. No, se hai deciso di condividere in un blog le tue idee, lo fai perché vuoi che altri le leggano e le commentino, lo fai perché vuoi innescare un dialogo con i tuoi lettori. Ma se non t’impegni un briciolo a farli arrivare, questi lettori, è tutto tempo sprecato. Eccoti alcuni consigli pratici per incrementare l’efficacia e la visibilità dei tuoi contenuti. Leggi il resto di Costruiamo una rete ben collegata

Un’altra vittima dell’accessibilità

Qualche mese fa, come forse ricorderai, avevo avuto il piacere di pubblicizzare Ti Tengo D’occhio, l’iniziativa di un ragazzo non vedente, volta a spronare i dinosauri delle pubbliche amministrazioni (e delle aziende private) nel rendere i propri siti e portali più accessibili alle persone disabili. Mi ero illuso che vi fosse ancora qualche segno di speranza e che il destino di questa branca dell’informatica in Italia non fosse segnato per sempre. Ho persino cercato di contattare Vincenzo Rubano per vedere se potesse rilasciarmi un’intervista, ma non mi ha mai risposto. Poi qualche giorno fa, spulciando a caso gli articoli del mio blog, mi è cascato l’occhio su quel mio intervento e sono andato a vedere che aria tirava da quelle parti. Non posso descrivere la delusione nel vedere che, in soli 3 mesi, tutto era già stato abbandonato. Non metto neppure un link al sito, visto che è infestato da virus ed altra robaccia (così imparano ad usare Drupal invece di WordPress, la prossima volta, eheh). Leggi il resto di Un’altra vittima dell’accessibilità

Ti tengo d’occhio: l’accessibilità è ancora viva

L’ultima volta che ho scritto qualcosa sull’accessibilità è stato l’anno scorso ad Ottobre, per chiederti se i collegamenti a siti esterni andrebbero aperti in una nuova finestra. Se guardo a quando è stato scritto l’articolo precedente a quello, si va addirittura ad un anno prima: segno che al momento l’idea di rendere Internet un posto più accogliente per i disabili, è caduta nel dimenticatoio, presi come siamo dalla crisi, dall’articolo 18 e da tutte le altre emergenze planetarie. I non vedenti e tutti gli altri disabili, mi sembra l’opinione diffusa nelle varie liste di discussione, possono attendere. Per fortuna ogni tanto qualcuno, anche nell’Italia caduta in disgrazia, continua a provare a farsi sentire e riportare il problema sotto i riflettori. Come Vincenzo Rubano, diciassettenne non vedente leccese (già, al sud non sono tutti invalidi immaginari), che ha lanciato il sito Ti Tengo D’occhio (sfortunatamente non più attivo, nda), in collaborazione con l’istituto tecnico dove studia. Ti copio il suo messaggio circolato sulle liste del settore, qualche mese fa. Leggi il resto di Ti tengo d’occhio: l’accessibilità è ancora viva

Aprire i collegamenti in una nuova finestra?

Il mio intervento di un paio di giorni fa sul come non mangiarsi la nonna a cena, usando semplicemente una virgola, ha aperto un inatteso dibattito su una questione completamente diversa. Il buon CyberAngel se l’è presa perché i collegamenti a pagine esterne, in questo sito, non si aprono in una nuova finestra. Ho dovuto tappare gli occhi e le orecchie all’omino talebano dell’accessibilità che siede sulla mia spalla, prima che accadesse l’irreparabile 🙂 Ed ho cercato di spiegare all’angelo cibernetico che oramai, quella del target=_blank è una tecnica abbandonata, grazie anche agli strumenti dei browser moderni (le linguette, per dirne una). Alla fine, ho deciso di chiamare in causa i miei lettori interessati all’argomento, per discutere in maniera più dettagliata la questione. A seconda di come si sviluppa il dibattito, potrei persino cambiare idea in merito 🙂 Tu cosa ne pensi?

Semplicemente non c’è più

Il titolo ti sarà sembrato quanto meno criptico a prima occhiata, immagino. L’altro giorno, approfittando di un momento di noia durante un corso di aggiornamento su uno dei software che usiamo al lavoro (ma mi raccomando, non dirlo al mio capo), mi sono messo a pulire l’elenco dei feed a cui sono sottoscritto, come di solito faccio una volta all’anno intorno a questo periodo. Eliminando i blog deceduti e quelli che non m’interessa più seguire. Se in quest’ultima categoria ce n’erano solo un paio, i diari passati a miglior vita erano invece una ventina su un totale di circa 100 sottoscrizioni. Son due le cose: o io seguo blogger demotivati, oppure il tasso di mortalità, complice le nuove piattaforme come Facebook e FriendFeed, cresce ogni giorno di più. Non citerò l’elenco dei caduti, nel rispetto del loro dolore, ma faccio un’eccezione per un blog a cui tenevo molto: semplicemente.org. Il cui tema principale era l’accessibilità nel panorama italiano, e tutte le sue sfaccettature. Leggi il resto di Semplicemente non c’è più

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