due chiacchiere

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Apparire conta quanto l’essere

L’estetica, a prescindere da tutti i moralismi che si possono tirare in ballo, conta. Nella società moderna, se vai in giro con la barba incolta, i pantaloni bucati e gli indumenti con colori agghiaccianti, non sarai visto di buon occhio dalle persone che ti stanno intorno. Sarà vera la storia dell’abito e del monaco, ma mica tanto. Lo stesso si può dire di un sito web: se la pagina è composta da un pugno di collegamenti buttati a casaccio, colori sgargianti, contenuti di scarsa qualità e con errori grammaticali, non farà certo una buona impressione in chi la consulta. Tant’è che gli americani dicono: web standards are like a dressing code. Leggi il resto di Apparire conta quanto l’essere

Il maiale lo metto in forno

Nel ripescare questa ricetta dall’archivio, ricordo ancora, ad anni di distanza, la circostanza in cui mi venne suggerita: a casa di amici, per un dopo pranzo a base di patatine, partita a carte e parampampoli, chiacchierando di ricette. Come dici, non sai cosa sia il parampampoli? Beh, allora che hai vissuto a fare fino ad ora. Ad ogni modo, ad un certo punto mi hanno spiegato come preparare l’arista di maiale. Giusto per non cucinare, ogni giorno, la solita fettina “a soletta di scarpe” al ritorno dal lavoro. Per contorno un purè di patate fatto in casa, oppure se hai fretta, due verdurine al vapore condite con olio e aceto. Ecco, se c’è una cosa che mi manca dell’Italia, sono questi fine settimana passati in compagnia dei miei amici, lo ammetto.

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Webso incontra Saidmade

Questa settimana il palcoscenico dell’intervista doppia offre l’occasione a due “imprenditori del web” di presentare i rispettivi progetti, e di parlarci un po’ di se: Marco Belemmi con Webso (lettera W, nel seguito) e Giovambattista Fazioli con SaidMade (indicato con la S). Quest’ultimo, in particolare, è stato già mio ospite in una puntata precedente, e ringrazio entrambi per aver trovato un ritaglio di tempo per rispondere alle mie domande. Credo che al giorno d’oggi si dia fin troppa importanza a progetti d’oltreoceano, quali Facebook, Technorati, Twitter e via discorrendo. Ma si ignorino le tante proposte che nascono e fioriscono sul territorio nazionale. Nel mio piccolo, volevo quindi contribuire a dar loro il meritato risalto. Se anche tu vuoi far conoscere la tua realtà, non hai che da dirmelo. Leggi il resto di Webso incontra Saidmade

Devi imparare questa cosa

Continua la partnership con il sito Il mio inglese, che vede ospiti i loro esperti nella mia rubrica sulle curiosità di questa lingua universale. La nostra professoressa oggi ci parla del verbo dovere. Io per primo mi confondo spesso nel tradurre questo verbo, specialmente quando sto parlando con qualcuno, ed i tempi per applicare le regole grammaticali diventano frazioni di secondo. Il problema, ci dice la prof, è che l’italiano ha un ampio spettro di significati che vengono invece coperti in maniera diversa dall’inglese. La confusione è più probabile quando si tratta della forma verbale negativa (non devo, non devi) mentre la forma positiva risulta in qualche modo più intuitiva. In entrambe le situazioni comunque, per un italiano il verbo dovere si usa indifferentemente per indicare qualcosa che è (o non è) necessario fare oppure per indicare una proibizione o un obbligo. Leggi il resto di Devi imparare questa cosa

Donne al volante

Non sono mai stato un sessista, un maschilista o una di quelle tante parole che finiscono in “ista” e chi mi conosce può confermarlo. Ma recenti episodi successi qui al lavoro, confermano una teoria che ho da tempo: le colleghe donne a volte sanno essere molto più cattive degli uomini. Durante le mie esperienze lavorative, sono stato in uffici composti da soli uomini, a prevalenza maschile, misti, ed a prevalenza femminile. E devo dire che solo nei primi due casi mi sono trovato a mio agio. Forse perché alcune donne soffrono ancora di un complesso di inferiorità, e non esitano a tirare fuori gli artigli ed a spargere veleno, non appena si sentono minacciate in qualche modo. Leggi il resto di Donne al volante

Il giusto titolo in società

Nell’ottocento i titoli nobiliari concedevano, a chi li possedeva, fama e popolarità. Non a caso ogni angolo del pianeta pullulava di conti, duchesse, principi ed altri appellativi nobiliari. Nell’era contemporanea, è il titolo delle pagine del nostro blog a fornire le stesse possibilità di successo. Le persone che utilizzano i motori di ricerca, prima di cliccare su un certo risultato, analizzano il titolo per capire se quello che troveranno possa soddisfare le loro aspettative. Sfortunatamente non tutti se ne rendono conto quando giunge l’ora di mettere in linea il proprio blog: l’impostazione standard di WordPress è Titolo Blog » Titolo categoria » Titolo dell’articolo. Per incrementare il traffico verso i tuoi contenuti, sarà bene cambiare questo approccio. Leggi il resto di Il giusto titolo in società

Fettuccine al forno con asparagi

Ogni volta che camu mi chiede di pubblicare una nuova ricetta, inizio a sfogliare i miei appunti alla ricerca di qualcosa di sfizioso. L’idea di oggi è nata da una domanda: ti è mai capitato di avere in casa un ingrediente che normalmente non usi, e cercare di inventare un piatto per consumarlo? Avevo della panna da cucina (buttermilk, per essere precisi, visto che qui abbiamo un’ampia varietà di derivati del latte: heavy cream, sour cream, buttermilk, e via dicendo), comprata per fare le pancake alla panna. Così ho pensato di cucinare le famose (almeno qui in America) Penne Alfredo: ogni ristorante “italiano” sa come farle. Dato che in frigo avevo anche pollo ed asparagi, ho deciso di preparare anche il Pollo Tetrazzini, di cui il marito va matto. Certo non sono ricette veloci, ma di sicuro sono due portate tipicamente invernali. Leggi il resto di Fettuccine al forno con asparagi

Orientalia incontra Margherita

Marzerello pazzerello, esce il sole ma prendi l’ombrello. Così recitava una filastrocca molto in voga quand’ero piccolo. Già, siamo appena entrati nel mese che ci porterà verso la primavera, ma il meteo sembra di tutt’altro avviso. Per controbilanciare quest’imprevedibilità atmosferica, ho deciso di proporti oggi l’intervista doppia a due donne della blogosfera che invece, a mio parere, hanno fatto della pacatezza una specie di ragione di vita, almeno osservando i rispettivi diari. Ovviamente si accettano smentite al riguardo. Le due blogger in questione sono Margherita (lettera M, nel seguito) e Orientalia (indicato con la O). A giudicare dalle rispettive risposte, ancora una volta il mio istinto sembra avermi guidato bene nel fare questo accoppiamento 🙂 D’altro canto una sociologa ed una scrittrice non sono che garanzia di successo. Leggi il resto di Orientalia incontra Margherita

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