due chiacchiere

Archivio del mese di Marzo 2012, pagina 2

Il menu della settimana

La nostra routine settimanale è più o meno sempre la stessa: dopo cinque giorni di duro lavoro, il sabato è dedicato alle pulizie in casa, alla spesa per la settimana successiva, e faccende varie. E così, quando arriva il momento di andare al supermercato, la domanda è sempre la stessa: cosa si mangia? Da buon informatico, al fine di ottimizzare un po’ il processo, ho proposto alla moglie la rotazione di quattro o cinque menù settimanali più o meno fissi, collegati ad una lista di groceries ben precisa. Per ora l’esperimento sta avendo successo, anche se la moglie trova sempre qualcosina da aggiustare (spesso in concomitanza con offerte speciali o coupon in scadenza). Ma questo fa parte del gioco. Leggi il resto : Il menu della settimana

Ci riprovo con le patatine sotto vetro

Da tempo volevo ripetere un esperimento che ho fatto durante i miei ultimi giorni in Italia, quando oramai il frigo era vuoto ed andavo avanti a pasta con l’olio ed hamburger del McDonald’s. Avendo più volte letto la storia dei panini e delle patatine che non ammuffiscono mai, decisi di provare io stesso a vedere cosa succedeva mettendo un po’ di fries sotto vetro. Risultato: la muffa è regolarmente comparsa, confermando che spesso la gente è più credulona di quello che si pensa, ed abbocca alle campagne di disinformazione che quotidianamente vengono propinate da questo o da quell’altro gruppo. Non che io sia un fan del gigante del fast food, intendiamoci: l’ultima volta che c’ero stato era proprio in Italia, quindi circa quattro anni fa. Ma mi piace ragionare con la mia testa, invece che farmi dire cosa devo pensare. Leggi il resto : Ci riprovo con le patatine sotto vetro

Eventi e mappe di calore in WP Slimstat

Qualcuno si sarà forse chiesto dove fossi finito, dato che erano quasi dieci giorni che non mi facevo vivo sul blog. Beh, la risposta è presto detta: sono impegnato come un matto 🙂 Dividendo la mia giornata tra due lavori, la famiglia e lo sviluppo del mio plugin per le statistiche. Su quest’ultimo in particolare sto investendo buona parte del mio tempo libero ultimamente, aggiungendo nuove funzionalità e correggendo gli errori che mi vengono segnalati man mano dagli utenti. Ed ora che anche la barriera dei 150.000 download è stata abbattuta, percepisco ancora di più il senso di responsabilità che deriva dall’essere il papà di un qualcosa di popolare.

Una delle funzioni che avevo in cantiere da tempo era la generazione delle cosiddette mappe di calore (non sono riuscito a trovare una pagina decente in Italiano in materia), una rappresentazione grafica di quali punti di una pagina sono cliccati maggiormente dagli utenti. Certo, esistono già migliaia di siti che offrono questo servizio gratuitamente con minimo sforzo, ma l’obiettivo è avere questi dati a casa mia, e poterli incrociare con tutte le altre informazioni raccolte da WP SlimStat. Leggi il resto : Eventi e mappe di calore in WP Slimstat

The help, essere neri negli anni 60

L’altra sera abbiamo noleggiato The Help, uno dei film più acclamati durante gli Oscar 2012. Personalmente preferisco guardare qualcosa di leggero, per smaltire lo stress dopo una dura giornata di lavoro, ma mi sono lasciato convincere dalla moglie, che ha un senso cinematografico più spiccato del mio. E devo riconoscere che ne è valsa la pena: per capire il Paese dove vivi, devi anche leggerne la sua storia. Che nel caso degli Stati Uniti negli anni Sessanta, è rappresentata dalla difficile integrazione tra bianchi e neri, tra quelli fedeli all’approccio inglese aristocratico e coloro che più umilmente guardano alla persona piuttosto che al colore della pelle. Emma Stone e Viola Davis, dirette da un bravissimo Tate Taylor, hanno saputo creare una piccola opera d’arte, che nulla ha da invidiare ai colossi del genere. Prima di continuare, ti ricordo che nel seguito parlerò della trama, quindi se non vuoi rovinarti la sorpresa, fermati pure qui. Leggi il resto : The help, essere neri negli anni 60

La realtà aumentata di Google

Microsoft parla del Kinect come la rivoluzione dell’interazione con i computer. Tutto molto bello ma è ancora troppo presto, è stato il responso praticamente unanime di quelli che hanno commentato il filmato. Verissimo, ma da qualche parte bisogna pur partire. In fondo anche Steve Jobs era molto avanti per il suo tempo, quando lanciò il primo Macintosh nel 1982 e pochi ne capirono le vere potenzialità. Adesso pare che anche Google voglia entrare nel mercato delle interfacce “fisiche” per l’interazione tra uomo e macchina, con un paio di occhiali. Dirai: ma come, le aziende si scervellano inventando sensori di movimento, telecomandi ergonomici, riconoscimento vocale e diavolerie varie e Google che fa, si inventa gli occhiali? Prima di snobbare quest’idea come l’ultima cavolata di Mountain View ti consiglierei però di approfondire l’argomento: secondo me stiamo davvero assistendo all’alba di una nuova era. Leggi il resto : La realtà aumentata di Google

Pronuncia inglese per italiani

Come dicevo qualche tempo fa, i video di John Peter Sloan mi sono stati molto utili nel tempo per affinare la mia pronuncia ed evitare che i denti diventassero tette (teeth si pronuncia tif, non tit). Oggi te ne propongo uno che si concentra sui suoni più difficili per noi italiani: la TH, la R, la W e soci. Io ad esempio non riuscirò mai a pronunciare correttamente wood e wool (ma oramai mi sono rassegnato) mentre sono diventato abbastanza bravo con la H. Davvero interessante è la spiegazione su quali contorsioni far fare alla propria lingua per essere dei provetti anglofoni. Leggi il resto : Pronuncia inglese per italiani

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