due chiacchiere

Archivio del mese di febbraio 2011, pagina 3

Niente male il tailandese

Era più di un anno che la moglie ed io non uscivamo a cena, vuoi per la perenne scarsità di fondi, vuoi per la poca fiducia nell’industria della ristorazione americana dopo quello che c’ha raccontato mio cognato da “dietro le quinte”, vuoi per mille altri motivi. L’altra settimana il mio capo c’aveva invitato a cena a casa sua, ma dato il meteo poco clemente ha dovuto disdire. Dato che noi comunque eravamo dell’umore di uscire, abbiamo deciso di provare il ristorante tailandese a cinque minuti da casa nostra. Anche sotto consiglio del capo sopra citato 🙂 Lui, incredibile ma vero, mangia questa roba praticamente ogni giorno a pranzo: è proprio un amante di tutto ciò che abbia una qualche affinità con il mondo asiatico, fidanzate comprese. Leggi il resto di Niente male il tailandese

La terminologia fiscale americana

Le curiosità sulla lingua inglese, stando ai miei archivi, si sono prese una bella pausa. Ma non temere, non ho abbandonato quest’appuntamento periodico, per la gioia di grandi e piccini. Lo spunto di oggi mi viene dai vari Form W-2 che ci stanno arrivando in questi giorni: un documento che potremmo considerare stretto cugino dell’italiano CUD, dove sono riassunti i compensi percepiti nell’anno appena trascorso, le tasse pagate e via dicendo. La struttura è molto simile, ed i numeri che contiene andranno trascritti sul Form 1040, che come puoi intuire è a sua volta l’equivalente americano del Modello 730. Leggi il resto di La terminologia fiscale americana

Ankle sprain, adesso so cosa significa

Per la serie, a volte le parole inglesi s’imparano in contesti di cui si farebbe volentieri a meno. Domenica scorsa, mentre scendevo le scale, non so come, non so perché, ho saltato un gradino ed ho preso una bella distorsione. Che, come dice il titolo, in inglese si chiama sprain 🙂 E sulla quale ho subito applicato degli impacchi di ghiaccio e l’equivalente del Lasonil che, ahime, negli Stati Uniti non è venduto. Ecco dunque spiegato uno dei motivi per cui ho scritto un po’ meno in questi giorni. L’altro è ovviamente la neve, che qui a New York non ci sta dando tregua e che sta mettendo a dura prova la mia schiena: ho già deciso di risparmiare un po’ e di comprarmi una di quelle macchinette “spala neve” per l’anno prossimo. Intanto, il fatto di non poter camminare m’ha fatto riflettere su quanto siano preziosi i nostri piedi 🙂

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