due chiacchiere

Archivio del mese di Dicembre 2010, pagina 3

Gli assassini delle cartoline

L’ultimo libro scaricato da Audible.com s’intitola The postcard killers, di James Patterson. Qui se n’è fatto un gran parlare nel periodo estivo, era uno dei best-seller in libreria. Così, spinto dalla curiosità e dal coupon che mi consentiva di ordinare un altro audiolibro gratis, l’ho scaricato e messo sul mio lettore mp3, per farmi compagnia la mattina mentre vado al lavoro. Sono arrivato a circa un terzo, e devo dire che dopo un inizio un po’ confusionario, la storia adesso sta prendendo forma, diventando ad ogni capitolo sempre più intrigante. Nel seguito parlerò della trama, se quindi non vuoi saperne di più per non rovinarti la sorpresa, puoi fermarti qui. La base non è certo nuova: il “solito” poliziesco dove un investigatore di New York si ritrova in Europa ad inseguire una coppia di assassini che, per motivi ancora non chiari, sgozzano giovani coppie di sposini in giro per il Vecchio Continente. Leggi il resto di Gli assassini delle cartoline

Torta allo yogurt fatta in casa

Avevo questa ricetta in bozza salvata su WordPress da almeno un paio d’anni, ma per un motivo o per un altro, non l’avevo mai pubblicata. La sperimentai qualche settimana prima di partire per gli Stati Uniti, non venne come quella comprata della Cameo, ma non era male. Già, perché devi sapere che quand’ero in Italia, la torta allo yogurt era tra i miei “dolci” preferiti, per almeno tre motivi: per prepararla non serve il forno (di cui il mio monolocale all’epoca non era fornito), il mio adorare lo yogurt (oramai lo faccio in casa ogni due settimane, una vera manna dal cielo), e la semplicità di preparazione. Leggi il resto di Torta allo yogurt fatta in casa

Il tuo dominio a 4,99 euro

In partnership con Arquen, abbiamo deciso di regalare quattro codici sconto per acquistare un prodotto Tophost a soli 5 euro all’anno. All’inizio s’era pensato di fare un mini contest, in cui vinceva chi aveva il sito più accessibile, valutato in base a criteri standard e sistemi automatici. Poi però, visti i tempi ristretti, all’ultima ora ho deciso di darli semplicemente ai primi quattro che commenteranno qui di seguito. Il commento, giusto per mostrare un minimo di interesse, dovrà indicare un’idea associata al sito che si attiverà, cosa intendi farne e perché pensi che Tophost sia la scelta giusta. Contatterò i “manolesta” della situazione con il relativo codice. Che va usato entro il 15 dicembre 2010.

Geografia delle strade d’America

La rete stradale americana, in maniera simile a quella italiana, è suddivisa in autostrade (che se superano i confini di uno stato, prendono il nome di interstate), strade statali e provinciali, o della contea. Prendendo un’autostrada, ti accorgerai subito che non esiste, come nel Belpaese, l’uscita con il nome del luogo dove ci si trova (che so, Viareggio o Firenze Signa, sull’A1), ma con i numeri. Accompagnati poi a lato dalle destinazioni raggiungibili nelle vicinanze. I numeri non sono assegnati in maniera semplicemente sequenziale, ma tengono conto della distanza dall’origine di quell’autostrada: l’uscita 161 sottintende che ci si trova all’incirca al miglio 161 dal punto dove inizia quella strada. Tant’è che qui in New Jersey ci sono quelli che si vantano di abitare all’uscita 1 o addirittura zero dell’equivalente della vostra AutoSole. Un vantaggio di quest’approccio è che in un attimo si può calcolare la distanza che bisognerà percorrere per andare a trovare gli amici. Se io abito nei dintorni della 161 e loro stanno all’uscita 141, vorrà dire che dovrò farmi 20 miglia di Parkway. Leggi il resto di Geografia delle strade d’America

La lana, il legno, la stronza e la spiaggia

Uno dei problemi principali nell’imparare l’inglese non è tanto acquisire un discreto vocabolario di parole, quello è un compito che prende via un paio di mesi al massimo, per chi ha già una base scolastica abbastanza solida. Il vero ostacolo si chiama pronuncia, e può creare più confusione di quello che si possa pensare. Lo sapevi ad esempio che apple si pronuncia appol e non eppol come tutti dicono in Italia? All’inizio, quando parlavo dei prodotti di Cupertino, la gente non mi capiva, finché non ho scoperto il motivo. Gli accenti rientrano in questa categoria… che in inglese si dice càtegori e non catègori. Chi vuole contribuire a migliorare la propria pronuncia dovrà ricordarsi di dire contrìbiut, non còntribiut, addrèss e non àddress, ìmeg (con la g dura) e non imèg, e via dicendo. Ricorda inoltre che a differenza dell’Italiano, la h non è muta, ed aggiunge un suono aspirato o espirato alle vocali a cui si accompagna. Quindi eat ed hit potrebbero sembrare uguali per un italiano, ma la seconda, avendo la h espirata, è più hhhhit 🙂 Pensa ad avere uno specchio davanti a te ed ad alitarci sopra per appannarlo, l’effetto è lo stesso. Leggi il resto di La lana, il legno, la stronza e la spiaggia

Miyajima: il cuore buddhista d’oriente

Come forse saprai, la città di Hiroshima si trova sul mare. Di fronte alla sua baia, a pochi chilometri di distanza, è situata una delle isole più belle di tutto il Giappone: Miyajima. Famosa per la sua porta spettacolare, che a seconda della marea potrai osservare sul bagnasciuga o immersa nell’acqua calma del mare. Il battello parte ogni mezz’ora, ed impiega altrettanto per raggiungere le coste dell’isola. Qui prenoterai una stanza in una locanda tradizionale (ryokan), dove potrai dormire sui futon e fare un bagno caldo nella vasca termale prima di andare a cena. Devi sapere infatti che per i giapponesi la pulizia a tavola è una cosa praticamente sacra: per loro è naturale tornare dal lavoro ed andarsi ad immergere per mezz’ora prima di cena. Un vero toccasana, te lo posso garantire. Leggi il resto di Miyajima: il cuore buddhista d’oriente

Il vero Sherlock Holmes

Accidenti come vola il tempo. Già è passato praticamente un anno da quando è uscito nelle sale Sherlock Holmes con Robert D. Junior! Io l’ho visto a noleggio, e m’ero ripromesso di parlarne sul blog, ma rimanda rimanda sono passati 11 mesi! Quello interpretato da Robert Downey Junior non è certo l’uomo perfettino con il tipico cappello ed il forbito accento anglosassone a cui erano abituati i nostri genitori. Proprio questo è stato il motivo che c’ha spinto, qualche settimana fa, a noleggiare quel DVD. Eppure, da quello che ho letto in giro, proprio questa interpretazione è quella più vicina al personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle nei suoi libri. In effetti si tratta più di una pellicola d’azione che di un poliziesco, con i due protagonisti sempre pronti a scazzottate e corse per i vicoli della Londra buia e grezza di fine Ottocento. Qui lo dico e qui lo nego: non saprei esattamente dire quale sia la trama del film (un po’ per l’inglese molto veloce, un po’ per la storia confusa ed intrecciata) ma ne parlerò qui di seguito. Leggi il resto di Il vero Sherlock Holmes

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