due chiacchiere

Archivio del mese di ottobre 2010, pagina 3

Le tendine fanno da mappa

Qualsiasi casa che “si rispetti” ha delle belle tende alle finestre, giusto? Ecco, una cosa che in tutti questi anni era sempre mancato nel mio appartamento virtuale era proprio questo elemento decorativo… le tendine. Finalmente è arrivato il momento di rimediare, e così da qualche giorno (alcuni, ho visto dalle statistiche, se ne sono già accorti) ho introdotto la prima novità del nuovo tema, a più o meno un mese di distanza dal suo lancio. Prendendo spunto da alcune interessanti discussioni nate subito dopo la pubblicazione della nuova grafica, ho sostituito la “mappa del sito”, raggiungibile da apposito collegamento a piè di pagina, con le sottocategorie direttamente elencate tramite menù a cascata che si aprono al passaggio del mouse sulle categorie principali qui sopra (ovviamente il tutto funziona anche con Javascript disattivato, che pensavi?). Era una cosa che prima non avevo mai potuto fare, avendo l’elenco in forma verticale nella vecchia impaginazione. Il prossimo passo? Un archivio mese per mese, dal 2005 ad oggi 🙂

L’accessibilità in Italia è finita?

Se sei un mio lettore di vecchia data, saprai probabilmente che tra i miei tanti interessi c’è sempre stato quello dell’accessibilità del web, quella “branca” dello sviluppo web che pone l’accento sulla costruzione di siti ed applicazioni fruibili da persone con varie disabilità (non vedenti, non udenti e così via). Per esempio, un video su YouTube senza i sottotitoli, non può essere compreso da una persona che non può ascoltarne l’audio. E ciò non include solo i non udenti: io per primo al lavoro non ho le casse attaccate al computer, quindi qualsiasi dialogo non trascritto per me è inutile. L’accessibilità si propone dunque di mettere in campo una serie di accorgimenti per rendere la navigazione e la fruizione delle informazioni adatta anche a queste categorie di utenti. Un po’ come si costruiscono le rampe vicino agli scalini, nei grandi palazzi, per agevolare l’accesso da parte dei disabili sulla sedia a rotelle. Leggi il resto di L’accessibilità in Italia è finita?

Trenitalia musulmana?

Non riuscivo a credere a quanto stavo leggendo sul blog di Lucilleidi, e così ho voluto verificare in prima persona. A quanto pare da qualche giorno è attiva una promozione che farebbe viaggiare gratis le donne… se accompagnate da un uomo. Ma che razza di iniziativa è questa? Riporto una frase dall’articolo apparso sul Corriere della Sera in proposito

A interessare di più le viaggiatrici, però, sono gli sconti e la campagna di sensibilizzazione sui temi della salute, dei diritti e della sicurezza. Per usufruire della promozione, però, le donne dovranno essere necessariamente «accompagnate». Una regola che ha già provocato qualche polemica da parte dei movimenti per i diritti delle donne.
Viaggeranno gratis su tutti i treni a media e lunga percorrenza ogni giorno, ma dovranno essere insieme alla famiglia (un gruppo di 3-5 persone con almeno un bambino). Il sabato, poi, se vogliono un posto a costo zero dovranno essere in coppia, accompagnate da un passeggero munito di biglietto. Alla faccia dell’emancipazione.

No turn on red

Quella mattina, in ufficio sembrava esserci un gran fermento. Alessandro non diede neppure il tempo ad Enrico di posare la borsa ed accendere il computer: agganciando il suo sguardo sulla porta della stanza che condividevano, sembrava un bimbetto a cui avevano appena regalato un giocattolo nuovo, gli fece “Oggi arriva la stagista nuova, finalmente dopo tante ipotesi potremo scoprire la verità su di lei”. Da qualche settimana avevano saputo che al loro ufficio era stata assegnata un’aiutante, una conoscente del grande capo assunta più per togliere una disoccupata dalla strada per un po’ che per le sue reali competenze amministrative. E da allora s’erano scatenate le congetture più disparate su com’era, quanti anni aveva, quale scrivania avrebbe occupato e se avessero riorganizzato la dislocazione del gruppo per far posto alla nuova arrivata. Poi c’era tutto il capitolo su quali sarebbero state le sue mansioni, ed ovviamente il peccato originale di Monica Lewinsky, che macchia automaticamente tutte le stagiste del mondo, non risparmiava neppure questa poveretta. Leggi il resto di No turn on red

Il web a riga di comando

Una dimostrazione del fatto che il browser sta diventando il nuovo vero “sistema operativo” del futuro, viene da un giovane sviluppatore di Monaco di Baviera, Stefan Grothkopp  (ma perché non si sente mai dire di un Italiano che faccia una cosa analoga?) che ha lanciato nel 2008 Goosh, una specie di “shell” (quei strani terminali a caratteri che si trovavano nelle precedenti generazioni di computer) per interagire con Google. Per i nostalgici di questa modalità di interazione con il proprio computer, un’occasione per rispolverare vecchi ricordi. Per i giovani che non hanno mai visto una cosa del genere, uno spunto di riflessione su quanto siano fortunati ad usare mouse ed altre periferiche di puntamento! Un grosso complimento a Stefan per l’uso sapiente delle più moderne tecnologie del web.

Tophost non c’entra nulla

Continui a vedere il mio sito perennemente con il messaggio della signora delle pulizie che ha staccato il cavo, ed Homer Simpson che fa una brutta faccia? Bene, quella è la pagina che non si dovrebbe vedere mai. Un po’ come il disegno della mappa nascosta nel tetto del bunker sotterraneo che Locke intravede in una puntata di Lost, una cosa alla quale solo pochi (s)fortunati dovrebbero avere accesso. Invece in questi giorni continua ad apparire. Vorrei rassicurarti che la colpa del malfunzionamento non è di Tophost, il provider che mi ospita, ma mia. Pare che ci sia qualcosa che stia continuamente facendo scattare la “sentinella” del server, che stacca tutto in caso di sovraccarico. Mi dicono dalla regia che c’è uno script che ciuccia troppe risorse, e sto cercando di capire quale sia. Cerca di avere pazienza 🙂

Perdere il portafogli in viaggio

Qualche settimana fa ho scritto un articolo di “pubblica utilità” che suggeriva come ridurre al minimo i disagi derivanti dal perdere il proprio portafogli. Cosa ci può essere di peggio che smarrire uno degli oggetti più importanti della nostra vita quotidiana? (anche se se ne sta zitto zitto nella tasca o nella borsa per la maggior parte della giornata). Una sola cosa: perderlo mentre siamo in viaggio, lontani da casa, senza avere accanto nessuno che ci conosce e può aiutarci. Al solo pensiero mi vengono i brividi, e mi ritengo fortunato di non essere capitato finora in una situazione simile in tanti anni di giri per il mondo, dal Giappone alle Canarie, dalla Germania a San Francisco. Se poi la sfiga si accanisce proprio contro di te, magari la compagnia aerea con cui volavi t’ha anche smarrito il bagaglio e quindi ti ritrovi in un posto sconosciuto senza documenti e senza la tua roba. Vediamo allora come evitare di finire a mangiare gli avanzi fuori da qualche McDonalds. Leggi il resto di Perdere il portafogli in viaggio

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