due chiacchiere

Archivio del mese di marzo 2010, pagina 2

Ennesima ondata di spam

Accidenti, questo marzo è penso il peggior mese che io abbia visto da vari anni a questa parte: due nevicate fuori dall’ordinario, un temporale che ha sradicato centinaia di alberi nella provincia in cui vivo e c’ha fatto stare senza corrente per un’intera giornata (in questo sono fortunato: altri comuni sono stati al buio per giorni). Ed ora, per aggiungere disastri ai disastri, uno tsunami di spam che un nel giro di un paio d’ore, la notte del 16 Marzo, ha sparato qualcosa come 4000 commenti verso il mio blog. Per fortuna il mio piccolo aiutante di Akismet è fatto apposta per questi attacchi repentini: (mi si scusi il linguaggio tecnico) ha messo tutti in blacklist, di fatto evitando il collasso del database per superamento della “banda” concessa dal sistema di QoS di Tophost. Un effetto collaterale potrebbe essere che qualche “buono” sia finito nella lista dei cattivi. In caso, mandami un’email. Intanto siamo solo a metà mese 🙂 Cosa m’aspetta per il resto di Marzo?

Un mix di Chinaski e Sviluppina

E così dopo il grande successo dell’intervista della scorsa settimana, dovevo trovare altri due ospiti, stavolta rigorosamente uomini, in grado di tenere testa alle due bionde che avevano chiacchierato amabilmente sulle mie comodissime poltrone virtuali. La ricerca è stata difficilissima, e trattandosi di blogger di un certo livello, non è neppure stato semplice ottenere le loro risposte (nah, non è vero, ma ogni tanto un po’ di scena bisogna pur farla, no?) Così dopo qualche botta e risposta con Sviluppina (già ospite di questa rubrica) e Chinaski (che ha dichiarato di voler essere intervistato esclusivamente insieme a Sviluppina), eccoti qui la loro intervista doppia.

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Il dolce ambivalente di Piero

Alcuni mesi fa uno dei miei lettori più affezionati, Piero, aveva condiviso con me una ricetta (con tanto di foto), nello specifico un dolce. La sua mail faceva più o meno così: “Ecco la ricetta di cui ti parlavo. Si tratta di un dolce, la cui basa va bene sia per la crostata che per fare i canestrelli, dolce tipico della Liguria (molto noti quelli di Torriglia) e del basso Piemonte (solitamente questi ultimi sono più piccoli)” La tenevo lì nella mia casella di posta, in attesa di trovare il tempo necessario a “confezionarla” secondo lo stile tipico del mio blog, e di certo non m’ero dimenticato di pubblicarla. E forse tutto sommato, visto che la Pasqua s’avvicina, va bene come dolce da presentare durante il pranzo di pasquetta in compagnia di parenti ed amici. Bene, lascio la parola ed i fornelli a Piero 🙂 Leggi il resto di Il dolce ambivalente di Piero

Le brutte macchine americane

Una cosa nella quale ancora oggi l’Europa ha un indiscusso primato sull’America, almeno  ai miei occhi, è di certo lo stile del proprio parco automobilistico. Questione di gusti, è vero, ma come si fa a comprare uno di questi SUV squadrati e spigolosi, delle vere scatolette per sardine senza grazia e senza carattere. Per me è sempre stato così con le automobili: anche il mio occhio vuole la sua parte. Non mi basta che l’auto consumi poco o abbia il lettore di MP3, deve essere per lo meno guardabile. Come si dice in inglese, sono attualmente “sul mercato” per acquistare un SUV. In Italia avrei avuto l’imbarazzo della scelta, a prezzi contenuti ed accessibili alla gente comune. Qui se voglio un macchina bella, dovrei per forza prendere un BMW, una Lexus o una Mercedes: tutte straniere e tutte sopra il mio tetto di spesa. Poi si chiedono come mai le case nazionali (General Motors, Chrysler, Ford) non abbiano successo. Beh, basta dare un’occhiata ai modelli a disposizione. Persino gli americani, che a queste cose non ci tengono, se ne stanno accorgendo. Leggi il resto di Le brutte macchine americane

Julie e Julia, dal libro al blog

Julia Child è stata per molti americani un’icona della cucina “televisiva” degli anni Cinquanta. Una donna che con la sua trasmissione ha segnato l’inizio di una nuova era per le massaie abituate ai prodotti in scatola, ai dolci a base di marshmallow e melassa. Lei che aveva vissuto a Parigi per tanti anni, a seguito del marito impiegato dell’Ambasciata Americana, voleva condividere con i suoi connazionali il piacere di disossare un’anatra. Connazionali che al più sapevano bollire un uovo, e  non avevano mai visto la pasta (quest’ultima cosa me l’ha confermata la mia vicina di casa ottantenne che è cresciuta nel “profondo sud” dell’America). Intorno alla figura di Julia Child è costruita la trama del film che abbiamo noleggiato la scorsa settimana: Julie and Julia. In cui una ragazza del Queens dei giorni nostri, Julie Powell, per sfuggire al logorio della vita moderna, decide di aprire un blog di cucina. Sfidando se stessa a scrivere più di 500 ricette in 365 giorni. Ricette che traggono ispirazione dal libro scritto cinquanta anni prima dalla sua quasi omonima. Leggi il resto di Julie e Julia, dal libro al blog

I meccanici non servono più…

Ogni giovedì, nella zona dove abitiamo, distribuiscono un giornale gratuito che parla dei fatti locali. Anche in Italia, ricordo, era diffuso nella città dove abitavo. Qui lo consegnano ancora come si vede in certi film, con il ragazzo che passa la mattina e lo tira sul vialetto di casa. Non più in bici, ma ovviamente motorizzato in macchina, generalmente con un amico che guida. Io che esco di casa alle 7, trovo già il giornale per terra, e lo porto con me sull’autobus mentre mi reco al lavoro. Mi piace leggere l’articolo che ogni settimana l’opinionista quasi novantenne propone ai suoi lettori. Il simpatico Flynn a volte parla della sua famiglia, altre dei tempi in cui lui era giovane, altre ancora dell’attualità. Oggi ti propongo quello della settimana scorsa, non tradotto, per far allenare un po’ il tuo inglese. Sembra lungo, ma t’assicuro che dice cose che ti faranno riflettere! Se hai dubbi su specifiche espressioni o modi di dire, fai pure le tue domande nei commenti 😉 Leggi il resto di I meccanici non servono più…

Una spora nel salotto di Miss V

Per il consueto appuntamento delle interviste doppie del lunedì, oggi ho il piacere di veder sedute nel mio salotto virtuale due donne che fanno della classe uno stile di vita. Quale migliore scelta per l’otto marzo? Rileggendo le loro risposte mentre confezionavo l’articolo, m’è sembrato d’essere sul set del film Sex and the City, non so perché. Per di più, le due donne di oggi hanno preso l’iniziativa e deciso di condurre il gioco, deviando dal classico schema a botta e risposta, e producendomi un bellissimo dialogo che merita d’essere letto dalla prima all’ultima lettera. E chissà che per le future interviste non si possa replicare questo nuovo “approccio”, più vicino forse all’idea originale delle Iene di Italia1 😉 Ecco dunque cosa si son dette Spora e Miss V davanti ai miei “microfoni”.

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Una funzione di ricerca che non succhia

In inglese, credo sia britannico che americano, quando una cosa non funziona bene o è di scarsa qualità, si dice che it sucks. Tale aggettivo si poteva associare, fino a qualche settimana fa, anche alla funzione di ricerca del mio blog. Che negli anni ha subito varie evoluzioni: da quella stardard offerta da WordPress, a quella “potenziata agli enzimi” attualmente in uso nella versione corrente di questo sito. Sebbene WordPress sia un robusto sistema per la gestione dei contenuti, è risaputo che una delle sue pecche più importanti è la ricerca in archivio. Non ci sono scusanti: it sucks. Restituisce semplicemente i risultati in ordine inverso di pubblicazione, senza tener conto della rilevanza, e senza possibilità di usare caratteri jolly o simili. E mentre gli sviluppatori passano il tempo ad aggiungere funzionalità  per l’editing in linea delle immagini, a mio avviso dovrebbero più concentrarsi su cose fondamentali ed utili a tutti, tipo appunto la ricerca. Ma tant’è… a caval donato non si guarda in bocca. E poi per fortuna ci sono i plugin. Leggi il resto di Una funzione di ricerca che non succhia

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