due chiacchiere

Archivio del mese di luglio 2009, pagina 3

Un libro per questa estate

In genere scrivo io le recensioni dei libri che leggo o ascolto sull’autobus. Ma oggi anziché consigliare io un libro a te, sarai tu (se ne hai voglia) a suggerirne uno a me. Sono indeciso se rileggere un paio di romanzi di Banana Yoshimoto che all’epoca mi erano piaciuti particolarmente, oppure acquistare qualcosa di nuovo. Sarei più propenso per la seconda ipotesi, e così eccomi qui a chiedere il tuo aiuto: c’è un libro “estivo” che ti è piaciuto e che vorresti consigliarmi? Mi raccomando, nulla di eccessivamente impegnativo: una lettura leggera e divertente, un romanzo con un tocco di avventura, insomma un libricino che possa essere un ideale compagno in questi giorni di Luglio. Qualcosa che si trovi anche su Amazon, ovviamente. A te la parola.

Il nostro corpo è inutile

Raramente faccio riflessioni “filosofiche” sul mio blog (come nella vita quotidiana). Forse perché non ho mai tempo per sedermi e riflettere. Ma oggi prendo spunto da un video apparso sul blog di Pausa Perenne qualche tempo fa, per lanciare il sasso ed accendere un possibile dibattito. In breve: pare che nei videogiochi del futuro non serviranno più joystick (bastoncini della felicità, volendo tradurre in italiano) per interagire con i mondi virtuali creati dalle varie consolle. Grazie a telecamere intelligenti, basterà muoversi e parlare davanti al televisore, per ritrovarsi immersi in un’esperienza sintetica ma reale al tempo stesso. Leggi il resto di Il nostro corpo è inutile

Grenoble: tra le alpi francesi

Per la rubrica “dove andare in vacanza” oggi ti parlo di una cittadina sperduta tra le alpi francesi, che s’incontra dopo aver valicato il confine con uno dei treni che partono da Torino. Se vuoi avere un “assaggio” della Francia genuina e rurale e spendere davvero poco per qualche giorno di relax, non puoi perderti i miei consigli. La moglie ed io ci siamo stati praticamente dopo un paio di mesi che c’eravamo fidanzati, praticamente il secolo scorso 🙂 Lei doveva dare l’esame di Francese all’università e così decise di far pratica d’estate andando a vivere lì per un mesetto. Io l’andavo a trovare di tanto in tanto, nei fine settimana, dormendo su un letto a castello accanto al box doccia. Ah, le esperienze di gioventù! Leggi il resto di Grenoble: tra le alpi francesi

Le parolacce americane

Nello scrivere questi articoli sulle curiosità della lingua inglese, finora non avevo voluto toccare l’argomento parolacce. Ma è pur vero che tutti, quando incontriamo uno straniero, prima o poi gli chiediamo come si traducono le “principali” parole sporche o imprecazioni. Se l’argomento può urtare la tua sensibilità, ti consiglio di non proseguire la lettura 🙂 Gli americani, bisogna dirlo, sono sempre molto puritani: in pubblico e negli articoli di giornali, leggerai sempre the f- word quando ci si riferisce a fuck, vaffanculo. Molto raramente è pronunciata in maniera esplicita, ed è considerata molto volgare. Può essere usata da sola, oppure accompagnata, assumendo diversi significati. Leggi il resto di Le parolacce americane

Un eroe di presidente

Sul blog di Maestro Alberto ho trovato qualche giorno fa questo video prodotto da JibJab, un sito di cose divertenti (lo so, è una definizione che sminuisce il loro lavoro, ma se vuoi saperne di più, fai direttamente un giro dalle loro parti). Bellissimo, questo è stato il mio commento dopo averlo guardato. Non solo divertente, ma intelligente e ben fatto. Mi chiedo: ma perché in Italia, invece di inveire come bestie inferocite contro Berlusconi e le sue “vicende private”, non la prendono a ridere come fanno qui? Obama ha le orecchie a sventola, Berlusconi ha i capelli finti. Ci sarebbe un sacco di materiale su cui… lavorare! Leggi il resto di Un eroe di presidente

La Quarta Bozza del Maestro Alberto

E così la prima stagione delle interviste doppie giunge quasi al termine. Ancora un paio di puntate e poi tutti al mare fino a Settembre, quando spero di aver racimolato un nuovo spumeggiante cast per la nuova edizione della mia rubrica. Visto che intanto le scuole sono oramai chiuse, e solo gli ultimi maturandi si attardano a farsi interrogare per conseguire l’agognato titolo, ho pensato bene di intervistare una traduttrice ed un maestro, e chiedergli cosa ne pensano della scuola attuale. Il loro punto di vista, che personalmente condivido in pieno, è sintomo di un malessere non ascoltato dai governanti, ed a cui bisognerebbe porre rimedio al più presto. Eccoti dunque cosa mi hanno detto Ilaria di Quarta Bozza ed Alberto di Maestro Alberto.

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Offerta speciale su Amazon

Da quando me ne sono venuto qui in America, Amazon ha guadagnato un nuovo cliente fisso. Acquistare ogni tipo di genere di consumo online è oramai una piacevole abitudine, che porta i suoi benefici: niente coda al centro commerciale, prezzi vantaggiosi, possibilità di leggere le recensioni sui prodotti, l’affidabilità di avere un colosso come Amazon alle spalle, la garanzia delle poste americane che il prodotto sia consegnato subito ed in ottimo stato. Per spremere al massimo l’utilità, consulto siti come SlickDeals (affari raffinati, si potrebbe tradurre in Italiano), dove ho trovato ad esempio il mio Asus EeePC a prezzi “scandalosamente” bassi, ed un mucchio di altre cose. Ma mai avrei creduto di poter trovare questo. Ovviamente sul forum s’è scatenata una divertente discussione in merito. Quella che mi piace di più: “voglio vedere la faccia del tizio del corriere quando me la consegna.” 🙂

Ricordando l’ombra del vento

Accidenti come passa il tempo, mi sembrava di aver finito di leggere L’ombra del Vento solo da pochi mesi, ed invece la lettura risale addirittura al 2007. Se non conosci questo romanzo di Carlos Ruis Zafon, ti consiglio vivamente di inserirlo tra le tue letture per quest’estate. Magari sotto l’ombrellone, mentre il dolce suono delle onde del mare accarezza i tuoi timpani e ti invoglia ad immergerti nella storia tra le avenidas del Tibidabo. Se dovessi scegliere un passaggio per convincerti a leggere quest’opera, ecco quale prenderei:

L’uomo più saggio che io abbia mai conosciuto, Fermin Romero de Torres, un giorno mi aveva spiegato che nella vita non c’è nulla di paragonabile all’emozione che si prova quando si spoglia una donna per la prima volta. Non mi aveva mentito, ma mi aveva taciuto parte della verità. Non mi aveva detto dello strano tremore che trasforma ogni bottone, ogni cerniera in un’impresa da titani. Non mi aveva detto della malia di un corpo palpitante, dell’incantesimo di un bacio né di quel miraggio che sembrava ardere in ogni poro della pelle. Sapeva che il miracolo avviene una sola volta nella vita ed è fatto di trame segrete che, una volta svelate, svaniscono per sempre. Mille volte ho tentato di rivivere l’emozione di quel pomeriggio con Bea nella grande casa dell’avenida del Tibidabo, quando lo scrosciare della pioggia cancellò il mondo. «Fammi quello che vuoi» sussurrò. Avevo diciassette anni e la vita sulle labbra.

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