due chiacchiere

Archivio del mese di giugno 2009, pagina 2

Uccidi un grissino con la Sviluppina

L’intervista doppia, appuntamento (quasi) fisso del lunedì di questo blog da 9 mesi a questa parte, per il momento non va in vacanza, per la gioia di quelli che come me sono più o meno costretti a starsene in ufficio a sudare sette camicie per via della canicola estiva. I due ospiti di oggi, tra l’altro, sono due “vecchie conoscenze” della blogosfera italiana, che io iniziai a seguire (chissà come, chissà perché) già prima di costruire questo mio piccolo appartamento virtuale. Sia la Fran con il suo Uccidi un grissino, salverai un tonno (nel seguito G), che Livefast con Sviluppina (indicato con la S), sono assolutamente da non perdere. Specialmente perché qui sotto ti consigliano un “libro per l’estate” da leggere sotto l’ombrellone.

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Quando il gioco si fa duro

Sono mesi che ho in mente di scrivere un articolo che abbia il titolo che leggi qui sopra. Non ho idea di quale debba essere il contenuto, ma ogni tanto sento una vocina che mi detta proprio queste parole. Sto diventando matto anche io come il Dottor Casa? Eppure non ho mai preso il Vicodin, quindi non può essere. Beh, a vedere bene un argomento su questo tema ce l’avrei: le statistiche d’accesso. Tophost, il provider che ospita queste pagine, sembra non essere più sotto attacco da parte dei manigoldi che hanno orchestrato il bombardamento contro il povero server, me lo conferma anche Google Webmaster Tools, alla voce “tempi di caricamento” delle pagine. Ed il numero di visitatori è tornato a salire, segno che quella era una delle cause del crollo di cui parlavo qualche giorno fa. Poi sono anche passate le feste, e la gente è tornata ai soliti ritmi “navigativi” quotidiani. Infine l’indicizzazione dei nuovi permalink sta finalmente prendendo il ritmo giusto. Insomma, questo blog è abbastanza… die hard.

La salvezza ti fa risparmiare

Prendere spunto dalle pubblicità è diventata una simpatica abitudine, per l’angolino di Mister Camu (una versione meno rompiscatole del Mr. Brown delle Iene). Ieri mentre andavo al lavoro, un cartello reclamizzava una banca dicendo Save your money, one day it’ll return the favor. Questa frase evidenzia i significati principali del verbo save, in inglese: evitare che una cosa vada perduta o dimenticata (ovvero conservare), ma anche risparmiare e salvare. Ad esempio, potrà capitarti di incontrare per le vie di New York il solito religioso esagitato che urla Save your souls, sinners! Ma anche di leggere sulle vetrine di un negozio sulla Quinta Strada Save up to 50% with our special sale going on today. Come dici? No, non si tratta di un tabaccaio che vende sale a prezzi scontati. Sale è l’equivalente dei nostri saldi. Data la crisi economica, è una parola che al momento si vede un po’ dappertutto: sui cartelli di fronte alle case (in questo caso nella forma on sale, in vendita), sulle vetrine delle concessionarie d’auto, nelle pubblicità in televisione.

save your money and one day it'll return the favor

Una casa al… vapore

Sebbene io non sia uno di quegli attivisti estremisti (in genere non sono nulla che finisce in ista) che fanno dell’ecologia l’unico scopo della loro vita, mi piace nel mio piccolo fare la mia parte per contribuire a rendere il mio quotidiano più compatibile con il benessere del Pianeta sul quale abito. A parte il progetto di comprare un composter dove riciclare tutto il materiale organico per farne ottimo concime per le mie piante, da qualche mese siamo i felici possessori di una vaporella (non della Polti, ma non so come si chiama l’elettrodomestico in generale). Uno di quegli aggeggi che puliscono senza bisogno di detersivi o altra robaccia chimica. Utile non solo per il pavimento, ma anche per le incrostazioni in bagno, per sgrassare il forno, per togliere la patina di calcare dallo scolapiatti. Leggi il resto di Una casa al… vapore

I contenuti invecchiano presto

Nelle scorse due puntate, abbiamo visto come il “male” che colpisce i siti di molte grandi organizzazioni è che i “capi” ne sottovalutano le potenzialità, e di conseguenza investono lo stretto indispensabile per gestirli. Va a finire così che, a causa della mancanza di uno staff dedicato alla cura del sito (la redazione web), i contenuti tendono a non essere aggiornati per lunghi periodi di tempo. Oramai anche le pietre sanno che alla base di una solida presenza in rete non stanno più i “trucchi” di un tempo (scrivere sesso replicato 100 volte nelle keywords non aiuta), ma i contenuti migliori e freschi. Io lo sperimento ogni giorno con il mio blog: la marcatura semantica e la bontà di quello che scrivo sono fattori che Google premia senza dubbio. Leggi il resto di I contenuti invecchiano presto

Sincronizzazione automatica USB

Da quando ho comprato l’Asus EeePC, la portabilità delle informazioni è diventata una mia fissazione. I primi giorni arrivavo al lavoro, tiravo fuori dallo zaino il netbook, lo collegavo alla rete, spedivo le email in uscita (scritte sull’autobus), poi accendevo il mio computer da lavoro, avviavo Thunderbird, copiavo nella cartella condivisa tra i due il file con gli ultimi articoli per il blog e finalmente, dopo tanta fatica, potevo iniziare a far qualcosa. Qualche settimana fa, approfittando di un’offerta, ho preso una penna USB da 16Gb a 16 dollari. Ho installato Thunderbird Portable ed ho risolto tutti i miei problemi. Non importa quale computer uso per fare le mie cose, tutti i dati sono sulla pennina, e non devo più fare diecimila manovre ogni mattina. Attacco la penna al computer e via, sono pronto. L’unico inconveniente: se perdo la pennina, sono fregato! Leggi il resto di Sincronizzazione automatica USB

Programmazione mancante: risolto

Un paio di giorni fa parlavo di un nuovo problema riscontrato da quando uso WordPress 2.8: la programmazione mancante (o mancata?) degli articoli. In genere quando lavoro alle interviste, prendo contatti con i miei ospiti in anticipo, per dar loro il tempo di pensare alle risposte, ma non rimanere possibilmente un lunedì senza intervista (è quello che in gergo informatico chiamerei un buffer). Così mi capita di programmare le interviste “nel futuro” non appena gli intervistati mi mandano le loro risposte. Come dicevo, pare che questa cosa non stesse più funzionando per qualche motivo. Per brevità, devo usare un linguaggio tecnico, se non ci capisci un tubo, chiama l’idraulico! Dopo una febbrile ricerca del colpevole, sono riuscito a capire che il wp-cron.php, il pezzetto che si occupa fisicamente di pubblicare gli articoli programmati, non veniva più invocato. Continuando il lavoro certosino, ho scoperto che esiste un parametro define('ALTERNATE_WP_CRON','yes'); da definire nel wp-config.php, grazie al quale WordPress userà un metodo alternativo per verificare quali articoli devono andare in onda. Pare che attivando questa cosa, il problema si sia risolto. Vediamo se le prossime interviste andranno davvero in onda… da sole!

Black Cat incontra Non Solo Mamma

Seduti nel mio salotto virtuale ho avuto il piacere di far confrontare due promessi sposi, due papà che gestiscono il blog per i loro bebè, due scrittrici, un avvocato ed un filosofo e via dicendo. All’appello mancavano due mamme, e così oggi con Black Cat (indicata con la B nel seguito) e NonSoloMamma (a cui ho associato la N), colmo anche questa lacuna. La prima si definisce “mamma, webmaster e felide bastarda”, mentre l’altra più ironicamente si descrive così: sono elastigirl ma per vivere faccio la giornalista; ho due hobbit, di sesso maschile, uno grande di sei anni e uno piccolo di tre, e un marito part-time perché buona parte del suo tempo sta a londra dove lavora (e dove probabilmente ha una vita parallela con un’altra moglie e altri figli). Ecco cosa hanno risposto alle mie domande.

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