due chiacchiere

Archivio del mese di Settembre 2008, pagina 3

Un cambio di mente

Vedo che le mie “lezioni” d’inglese cominciano a riscuotere un piccolo successo. Lungi dall’avere una pretesa educativa (a quello ci pensa già la scuola) sono piuttosto un pretesto per parlare delle curiosità grammaticali (e non solo) della lingua parlata tutti i giorni per le strade di New York. Ad esempio, ieri ci siamo messi d’accordo con un amico per vederci a Times Square, e prendere un gelato all’ombra dei giganti pannelli LCD. Alla fine lui mi fa Anyway, don’t change your mind as usual! Leggi il resto di Un cambio di mente

Per chiudere la settimana

Finalmente è Venerdì: anche questa settimana ce la siamo tolta di mezzo. Il mondo è ancora qui, l’esperimento del buco nero è andato bene. Se sei rientrato da poco dalle ferie, deve essere stata dura, lo so. Riprendere il ritmo non è mai facile, quando si sta così bene ammollo nell’acqua cristallina e ci si sveglia alle dieci del mattino, col profumo di un bel cornetto caldo ed un caffè appena fatto. Puff, tutto sparito. Almeno fino a Natale. Per consolarti, ti propongo una barzelletta del fine settimana, molto famosa qui in America: parla di quanto furbi siano gli Italiani che si sono trasferiti qui. Sarà vero? Sarà falso? Sarà… Ferguson? Leggi il resto di Per chiudere la settimana

Un ricordo vivo dopo 7 anni

Oggi mentre tutto il mondo commemora l’annuale ricorrenza dell’undici settembre, vorrei fare alcune considerazioni in merito. Due anni fa ricordavo cosa stavo facendo in quel momento, e la corsa frenetica a visitare siti d’informazione per conoscere i dettagli: da allora Bin Laden è diventato famoso al grande pubblico, mentre prima era uno “dei tanti” estremisti, ed i Talebani erano noti soltanto per aver deturpato le statue di Buddha da qualche parte nel mondo. Peccato che mentre la collettività piange le vittime delle Torri Gemelle, nessuno si sia ricordato un paio di settimane fa della Strage di Beslan, ad opera dei terroristi ceceni. Per i cui morti mi continuo a chiedere: esistono davvero quelli di serie A e quelli di serie B? Leggi il resto di Un ricordo vivo dopo 7 anni

Una nuova consapevolezza

Da un po’ di tempo non scrivo articoli sull’accessibilità: mi sono troppo concentrato ad implementarla su queste pagine, e non ho avuto tempo di “spiegarla” agli altri. Oggi prendo spunto da un piacevole scambio di battute su una lista di discussione: tutto è partito dalla mia segnalazione che qui in America una catena della grande distribuzione, Target (una specie del Carrefour italiano), è stata condannata a pagare 6 milioni di dollari di risarcimento perché il suo sito era inaccessibile ai non vedenti. Provocatoriamente, ho chiesto se mai vedremo in Italia una cosa analoga per punire gli Enti Pubblici che non rispettano la legge. Ed ho detto che il mio blog è accessibile perché mi piacerebbe diffondere la cultura del rispetto del disabile, che qui in America è così radicata nella coscienza sociale. Riporto la risposta di Antonino Attanasio, avvocato e non udente, che condivido totalmente. Leggi il resto di Una nuova consapevolezza

Il male bianco della modernità

L’anno scorso la mia amica Giovannina mi ha consigliato la lettura di Cecità, un libro scritto da Josè Saramago (titolo originale: Ensaio sobre a Cegueira), a detta di molti uno dei più importanti autori portoghesi contemporanei. Le recensioni che lessi all’epoca erano molto promettenti. Ed a circa un anno di distanza, posso confermare che è un romanzo che vale la pena leggere: perché fa riflettere su cosa succederebbe se una simile situazione capitasse ad ognuno di noi. La trama racconta di un uomo che improvvisamente diventa cieco, mentre sta fissando un semaforo rosso. Ma non si tratta della cecità solita, descritta dalla letteratura medica, bensì di una cecità bianca, abbagliante. Come trovarsi immersi in un mare di latte. Leggi il resto di Il male bianco della modernità

La fusione è iniziata

In questi giorni, i più fissati con le ultime tendenze tecnologiche, siamo (quasi) tutti a giocherellare con il nuovo programma per navigare creato da Google: Chrome. Personalmente ho letto con piacere le 39 pagine del fumetto che quei mattacchioni hanno preparato per l’occasione, un vero capolavoro come solo a Moutain View sanno fare. E leggendo le battute dei protagonisti, studiate ad arte in ogni minimo dettaglio (e riservate per buona parte ad un pubblico di addetti ai lavori) ho subito pensato: lo sapevo che andava a finire così. Dirai: sapevi che Google prima o poi avrebbe sfornato il suo browser? No, sto pensando alla trasformazione di questo innocuo programma in un sistema operativo a tutti gli effetti. Fra qualche anno, ci posso scommettere, al nostro amico non chiederemo più se ha Windows o Linux, ma quale browser utilizza.

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Diecimila avanti cristo

Qualche sera fa abbiamo noleggiato il DVD del film 10000 B.C.: la storia di un villaggio di uomini primitivi e delle avventure di un guerriero destinato a diventare una grande guida per il suo popolo. All’inizio la fotografia molto scura mi ha fatto dubitare sull’aver ben speso i miei due dollari del noleggio. Ma non mi sono scoraggiato subito, ed in effetti dopo averlo “gustato fino in fondo” posso dire che ne è valsa la pena. In breve, se hai amato pellicole come 300, ti piacerà probabilmente anche questo. Non aspettarti una trama epica, comunque: nessun libro di storia che io conosca (per piccolo che sia l’elenco) ne ha mai parlato. Leggi il resto di Diecimila avanti cristo

Dal produttore al consumatore

Il caro frutta è un problema difficile da risolvere? I prezzi vanno alle stelle e non sai come risparmiare e mangiar bene allo stesso tempo? In America hanno trovato una geniale soluzione al problema: raccogli da solo la tua frutta in campagna, e la paghi un quarto del suo prezzo al supermercato. Perché in Italia iniziative del genere non esistono proprio? Gli agricoltori si lamentano sempre che loro guadagnano pochissimo, e che i lauti ricavi del prezzo finale vanno tutti nelle tasche dell’indotto: trasportatori, commercianti, grandi catene di distribuzione. Bene, allora basta saltare tutta la filiera ed offrire direttamente il prodotto ai consumatori: non solo si risparmia, ma si può cogliere l’occasione per una bella passeggiata tra gli alberi di pere, pesche e altra frutta. La moglie ed io siamo andati lo scorso fine settimana, in una fattoria qui vicino: con 10 dollari abbiamo portato a casa quasi 6 chili tra pesche e mele. Leggi il resto di Dal produttore al consumatore

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