due chiacchiere

Archivio del mese di giugno 2008, pagina 4

Il ritratto di Dorian Gray

C’è una sola parola che userei per definire il giovane Dorian Gray: capriccioso. L’ho pensato sin dai primi capitoli del libro che ho finito di leggere da poco. Ma il genio di Oscar Wilde nello scrivere quest’opera, è andato ben oltre: non solo dando al biondino diciassettenne un carattere lunatico, ma contornandolo di personaggi che, nel bene e nel male, cercano di consigliarlo su come vivere la propria vita. Il quadro dipinto da Basil Hallward, entra in scena in punta di piedi: l’amore per la bella Sibilla e la tragedia della sua morte, sono i veri elementi rivelatori del carattere instabile di un giovanotto viziato e succube dell’influenza fin troppo evidente del cinico Henry Wotton, secondo me il vero protagonista dell’opera. Leggi il resto di Il ritratto di Dorian Gray

Quando la Wii può fare male

In America, si sa, sono sempre avanti in tutto: mentre gli Italiani iniziano a giocare con la Wii Fit, qui già si sono mossi gli specialisti per analizzare quanto ci si può far male con questo gingillo. Se non sai cosa sia la Wii Fit, è bene fare un veloce ripasso: dopo aver inventato il controllo tridimensionale dei movimenti, la Nintendo ha pensato bene di vendere una palestra portatile, infilata tutta dentro la consolle più amata dai giocatori d’oggi. Grazie ad una pedana senza fili, lo scatolotto bianco è in grado di correggere la nostra postura, la posizione delle gambe e via dicendo. Il segreto è tutto in un rilevatore di pressione, che raccoglie i segnali su quello che stiamo facendo. Ed ecco inventata la palestra: basta salire in pedana, e seguire il nostro istruttore virtuale sullo schermo. Leggi il resto di Quando la Wii può fare male

La banca gioca al rialzo

C’è una trasmissione su Radio24 che da anni è un piacevole appuntamento quotidiano per me: Focus Economia. Le riflessioni critiche ed a volte polemiche del conduttore, Sebastiano Barisoni, sono sempre piacevoli e mai scontate. Una trasmissione che serve a chi di economia capisce ben poco, come me, e vuole però imparare a decifrare i segnali economici quotidiani che arrivano dal mondo. Ieri ad esempio si parlava della Banca Centrale Europea, e dell’annuncio dato da Trichet (il capoccia, da quelle parti) di voler alzare il tasso d’interesse nel mese di luglio. Io non ci capisco più nulla: i consumi sono al palo, il petrolio galoppa e loro che fanno? Alzano il costo dei mutui e dei prestiti chiesti dalle aziende per ripartire. Leggi il resto di La banca gioca al rialzo

Bussare sul legno porta fortuna

Ora che inizio a fare pratica con l’inglese in maniera più seria, voglio condividere con te i modi di dire più strani in uso sulla costa americana dell’Atlantico. Ad esempio, mentre in Italiano il gesto scaramantico con cui ci si augura buona fortuna per il futuro è toccare un oggetto metallico o di legno, accompagnato dalla frase “toccando ferro” (non Tiziano), qui si dice knocking on wood. Letteralmente si tradurrebbe “bussando sul legno”, ed in effetti la frase è spesso accompagnata dal gesto di battere il pugno chiuso su una superficie (un tavolo, l’altra mano). Se invece vuoi dire che sei fortunato dalla testa ai piedi, non userai la frase from head to feet, ma più correttamente from head to toe. Letteralmente, dalla testa al pollicione (il ditone del piede).

Pasta fatta in casa

Eccoli, i piaceri della vita, nel fine settimana americano reinterpretato da un italiano: un bel piatto di tagliatelle all’uovo fatte in casa. Ammetto che è stato un “lavoraccio” impastare, stendere, far asciugare la pasta. Ma quando ti si scioglie in bocca, accompagnata da un ragù come solo noi italici sappiamo farlo, allora ti rendi conto che ne è valsa proprio la pena. Leggi il resto di Pasta fatta in casa

Aggiornamenti strutturali

L’amministratore del condominio dov’è ubicata la mia dimora virtuale (senti come le sparo grosse, a volte), comunica che grazie ai proventi della quota condominiale, è stato possibile apportare delle migliorie importanti di cui tutti i condomini potranno beneficiare. Entrando un po’ nei tecnicismi, da un paio di settimane il computer che fa funzionare questo sito, dispone di ben otto gigabyte di memoria, e dell’ultima versione di mysql. Un motivo in più per confermare, ancora una volta, il mio giudizio estremamente positivo su TopHost: prezzi concorrenziali, funzionalità avanzate, personale competente e comunicazione trasparente. La ricetta perfetta per il servizio di hosting ideale, almeno per me.

Alvin Superstar

Abbiamo noleggiato qualche sera fa il film Alvin and the Chipmunks (un animale che dalle nostre parti credo non esista, una specie di scoiattolo con la criniera). La storia di questi simpatici animaletti nasce nel lontano 1958 quando Ross Bagdasarian, musicista con poche speranze di successo ebbe l’idea di incidere una canzone rallentando la velocità di registrazione, per poi far andare il nastro a velocità normale: così nacquero le voci degli scoiattoli. Il film, in un certo senso, parte da questo contesto per costruire la trama: i tre animaletti finiscono in città ed incontrano un autore sfigato a cui stravolgono la vita. Il finale in cui il cattivo di turno (un discografico assetato di soldi e potere) viene sconfitto, è ovviamente scontato. Una storia adatta a grandi e piccini per passare un paio d’ore in allegria.

Non c’è proprio da scherzare

La triste verità, ammettiamolo, è che molte aziende vedono il proprio sito web e le persone che ci lavorano, come un vero e proprio costo, nella pianificazione delle risorse. I responsabili, se interrogati, risponderanno candidamente “Le persone in cima alla piramide dei guadagni per quest’azienda sono i nostri addetti alle vendite”, come se ogni altra idea fosse quasi una bestemmia. Ma anche il miglior venditore, con quanti clienti potrà mai parlare in un mese? 50? 200? 1000? Certo nulla in confronto ai milioni di visitatori che possono approdare su un sito web: tutta gente che si farà immediatamente un’idea dell’azienda basandosi sulle impressioni ricevute proprio dalla navigazione tra i contenuti del sito. Il punto, comunque, non è svalutare l’opera dei venditori, ma dare la giusta priorità al ruolo degli sviluppatori web nel definire la percezione che di un’azienda hanno i suoi clienti. Perché ancora oggi il web design non è preso abbastanza sul serio. Leggi il resto di Non c’è proprio da scherzare

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