due chiacchiere

Archivio del mese di Aprile 2008, pagina 3

Benvenuta, piccola Sara

Sono passati già tanti mesi da quel giorno in cui, arrivando in ufficio il mio amico Matteo mi disse che aveva una “grossa” novità da comunicarmi. Pensavo che fosse qualcosa legato al lavoro, o chissà l’acquisto di una macchina, o la pubblicazione di un libro. Ma era molto di più: era appena iniziato il conto alla rovescia in attesa della piccola Sara. Ieri, alle 9 e 08, quest’attesa è finita: la figlia di Daniela e Matteo, con i suoi 3 chili e 600 grammi, ha riempito di gioia il cuore di tutti. E mi sono appena reso conto che, praticamente due anni fa di questi tempi, scrivevo proprio una riflessione sull’argomento, partendo dalle parole di Matteo stesso. Leggi il resto di Benvenuta, piccola Sara

Il giochino delle tre luci

Per tenere in allenamento il tuo (ed il mio) cervello, ti propongo oggi un rompicapo da risolvere. A quanto mi dicono, si tratta di uno dei test che vengono somministrati agli aspiranti dipendenti della Microsoft, durante il colloquio conoscitivo. In quel contesto, ovviamente, non è importante dare la risposta giusta, quanto mostrare la corretta reazione al problema: niente panico, situazione sotto controllo. Se già conosci la soluzione, non bruciare subito la sorpresa agli altri. Se invece non la conosci, cerca di resistere alla tentazione di andarla a cercare su Google, prova ad usare il tuo cervello. Leggi il resto di Il giochino delle tre luci

Danny Boodmann T. D. Lemon

Nuova settimana, nuovo audiolibro sul mio palmare. Questa volta la scelta è caduta su Novecento, di Alessandro Baricco. In realtà avevo già visto il film che ne è stato tratto, La leggenda del pianista sull’oceano, ma ero curioso di conoscere la trama originale. Perché quando all’epoca la moglie ed io l’abbiamo guardato in televisione, siamo rimasti molto presi dalla storia, ed alla fine ci siamo ritrovati entrambi con i lucciconi agli occhi vedendone la conclusione. Se stai cercando un bel libro da leggere, e non hai paura di mettere alla prova le tue emozioni, questo testo non può mancare nella tua biblioteca. Visto che i primi paragrafi raccontano poi degli emigranti che arrivavano in America all’inizio del secolo scorso, non potevo trovare libro migliore da leggere. Leggi il resto di Danny Boodmann T. D. Lemon

I soliti allarmismi italici

Qualche giorno fa mi hanno segnalato un interessante (si fa per dire) articolo apparso sul Corriere della Sera. Titolo di grande effetto: attenzione allo stress da blog, può uccidere. Ecco come fanno i mezzi di comunicazione ad inculcare nell’uomo di strada, l’idea che uno poveretto che tiene un diario in linea, sia uno psicopatico depresso sull’orlo di una crisi di nervi. O peggio che stia ponendo a repentaglio la propria stessa vita, per il semplice fatto di aggiornare di tanto in tanto il blog in rete. Poi, leggendo tutto l’articolo (non voglio svelarti il finale, quindi non leggere il resto se non vuoi saperlo) si scopre che un tizio è morto di infarto a 60 anni per aver “esagerato” un po’ con il suo lavoro. Che stesse gestendo un blog, scrivendo coccodrilli per i giornali o lavorando ad un caso legale, poco importa. Leggi il resto di I soliti allarmismi italici

Sulle strade della California

Ebbene si, ancora una volta ho usato quello che il mio amico Matteo chiama il “plugin scongiuro”: la pubblicazione postdatata degli articoli. In effetti la scorsa settimana non c’ero, sono andato a farmi un giro sull’altra costa degli Stati Uniti. Più esattamente nel cuore tecnologico dell’America, la Silicon Valley. Laddove aziende come Google, Adobe, Oracle, Yahoo e tanti altri, hanno deciso di costruire il proprio quartier generale. Ho già preso appunti su tutti gli articoli che ho in mente di scrivere nei prossimi giorni, per darti un’idea di quello che si prova a trovarsi ai piedi di un palazzone gigantesco con il logo del più famoso motore di ricerca, che si intravede lassù in cima. Oppure ad attraversare il Cancello D’oro (meglio noto come Golden Gate), uno dei ponti più famosi del mondo. Per puro caso, proprio in quei giorni c’era anche la fiaccola olimpica a farci compagnia: passare per il corso e vedere tutti i furgoni “parabolati” delle emittenti americane era uno spettacolo nello spettacolo. Leggi il resto di Sulle strade della California

Il giorno della terra

Più volte ho letto le critiche fatte agli Stati Uniti per aver rifiutato di firmare il protocollo di Kyoto. Peccato che critiche simili non si levino contro la Cina o l’Italia stessa. Quest’ultima pur avendo sottoscritto l’accordo, mi pare essere ancora oggi nel grave ritardo evidenziato dal Presidente della repubblica l’anno scorso. Insomma, alla fine si è capito che gli Stati Uniti, come sempre, sono stati semplicemente realisti: era impossibile rispettare i parametri fissati dall’accordo, sebbene siano quelli più giusti per riportare il mondo sulla retta via. Molto però dipende da tutti noi in prima persona: nell’usare i mezzi pubblici, nel ridurre il termostato del riscaldamento, nello spegnere le luci quando abbiamo finito. Su questo, va ammesso, qui tengono molto all’educazione della gente. La prossima settimana, ad esempio, si svolge proprio a New York il Giorno della Terra 2008. Leggi il resto di Il giorno della terra

The meatrix, due e mezzo

Una cosa che si osserva subito, arrivando in America, è quanto questa nazione sia affamata di carne. Per sfamare più di duecento milioni di persone, di cui buona parte vive sulla costa atlantica, serve un’elevata produzione, che spesso va a discapito della qualità. Per questo ed altri motivi, il sito The Meatrix si impegna da anni ad educare cittadini e consumatori ad un approccio più sostenibile all’alimentazione. La trovata divertente è l’uso di brevi cartoni animati, ispirati alla famosa trilogia di The Matrix. Meatrix infatti è un gioco di parole: la combinazione del titolo del film con “meat”, che vuol dire carne. I protagonisti, Muufeus ed il maialino Leo, ti porteranno a scoprire gli “orrori” che si nascondono dietro la bella facciata dei centri di macellazione. Da poco è uscito il terzo episodio della serie: stavolta i nostri amici concentrano la loro attenzione sull’insicurezza sui luoghi di lavoro e la rinuncia, da parte delle aziende, di seguire gli standard di qualità, pur di ottenere i profitti desiderati.

Il cuore rivelatore

Sto leggendo in questi giorni una raccolta di brevi storie di Edgar Allan Poe. Piccoli racconti dell’orrore, disponibili in formato elettronico e scaricabili gratuitamente da Internet. Uno di questi si intitola, appunto, Il cuore rivelatore: la confessione di un uomo che uccide il suo padrone, per il semplice fatto che non sopporta il suo sguardo “maledetto”, come lui stesso lo definisce. Dopo aver finito La ragazza delle Arance di di Jostein Gaarder, un ritorno alla lettura dei classici mi ci voleva proprio. Ho già in programma, finita la raccolta, di trovare Il fu Mattia Pascal e gli altri che tu e gli altri lettori in passato mi avete suggerito, tramite il mio diario. Un modo come un altro per rimanere attaccato alla cultura italiana che, com’è ovvio che sia, si apprezza molto di più stando all’estero. Qui non si sente più l’influenza della spazzatura televisiva italiana, delle veline e delle tette al vento. Ci si può concentrare sulle cose veramente importanti che il nostro Belpaese ha saputo produrre.

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