due chiacchiere

Archivio del mese di Aprile 2007, pagina 3

Rx1950, non aggiornarlo

Come dicevo l’altro giorno, per rimpiazzare il mio amato palmare antidiluviano, che si è rotto accidentalmente dopo tanti anni di glorioso servizio, ho preso un HP RX1950 ricondizionato in rete. Questo palmare, a differenza del precedente che era Palm, è dotato di sistema operativo Windows Mobile 5. Tralasciando le impressioni d’uso sulla differenza di stabilità percepita tra questo e quell’altro (tutta a vantaggio del vecchio compagno di viaggio), vorrei segnalarti un trucco per risolvere un problema che affligge questo modello: il dispositivo si blocca completamente, dopo qualche ora che lo si tiene spento, se una scheda di memoria SD risulta inserita nell’apposita fessura.  Serve quindi fare un reset con il pulsantino nascosto sul fianco. Leggi il resto : Rx1950, non aggiornarlo

Safari accetta tutto

Mi segnalano dalla regia un piccolo inconveniente che capitava utilizzando il programma Safari per gironzolare in questo sito. Non si tratta di un errore di funzionamento, ma di un comportamento voluto che ho inserito per cacciar via gli infestatori che quotidianamente minacciano i miei commenti. Volendo tagliare alla fonte questo traffico inutile, senza quindi farlo arrivare neppure al controllo di Akismet, ho attivato dei filtri direttamente a livello del server web, con htaccess (scarica il codice sorgente, se ti interessa) Uno di questi filtri si basa sui contenuti accettati dal browser: se accetti tutto indiscriminatamente, allora sei un rompiscatole. Leggi il resto : Safari accetta tutto

Andiamo in America?

Questa l’ho presa fresca fresca dal blog di Estroversa, e non ho resistito a riportarla a mia volta su queste pagine. Se hai letto i miei interventi dei mesi scorsi, saprai che ho una passione particolare per gli Stati Uniti: a parte la moglie di origini “oltreoceaniche”, è proprio un sentimento speciale che, sin da piccolo, ho nutrito per quel mondo. Con i suoi pregi ed i suoi difetti (chi è senza peccato, scagli la prima pietra… auch, intendevo solo in senso figurato). Finora ci sono andato utilizzando i mezzi di trasporto tradizionali, ma a quanto pare Google, forse per far parlare di sé o forse per ottimismo del progettista, ne suggerisce uno del tutto nuovo. Leggi il resto : Andiamo in America?

Una vita fatta di scelte

Hanno proprio ragione i microeconomisti (che non sono gli economisti di bassa statura, ma delle persone che studiano l’economia nella quotidianità) quando dicono che ogni azione delle nostra vita è una scelta tra fare una cosa o un’altra. E soprattuto che il prezzo da pagare nel fare ciò che abbiamo scelto, è ciò che non otterremo rinunciando all’altra cosa. Me ne rendo conto sempre di più in questi giorni: lavorare, scrivere articoli per questo spazietto, aggiustare il tema “scalcinato” che utilizzo, dare retta alla moglie, uscire a fare due passi al parco, studiare per i primi esami del master che si avvicinano. Tutte attività che continuano ad impormi di fare delle scelte: se scrivo queste parole, sto rinunciando a leggere un libro, oppure ad uscire a comprare la cena di stasera. Già, il mondo è proprio complicato!

Brevettare i programmi

Da un paio di mesi oramai è iniziata la mia frequenza di un master universitario a tema informatico (certo, dopo una laurea in informatica era duro seguire un master in lettere classiche). Uno dei corsi che ho trovato molto interessante affronta lo spinoso problema della brevettabilità del software, argomento oggi molto discusso ma del quale io per primo mi sono reso conto di sapere molto meno di quello che pensavo. Il professore, un saggio avvocato e docente universitario dall’esperienza concreta nel settore, sostiene che forse il brevetto sarebbe il male minore rispetto al pastrocchio che si prospetta, almeno in Europa. Sono d’accordo: se non ci svegliamo in tempo, arriveremo ancora una volta secondi rispetto ai pragmatici americani, che più che alla fuffa sono interessati alla ciccia. Leggi il resto : Brevettare i programmi

Tempo di tasse

Come ogni anno, si presenta il momento in cui bisogna fare i conti con il fisco: la dichiarazione dei redditi, per chi come me vuole fare tutto da solo senza rivolgersi ad un commercialista, può diventare un momento divertente o pieno di ostacoli, dipende. Non ho nulla contro i commercialisti, per carità. Ma penso che si debba ricorrere a loro quando ce ne sia veramente bisogno: situazioni fiscali complesse, aziende, famiglie numerose, mutui, proprietà in giro per il globo e azioni. Nel mio caso mi accontento di un lavoro che è lo stesso da abbastanza tempo, una casa in affitto ed un po’ di scontrini del farmacista. Abbastanza per compilarmi da solo il famigerato 730 scopiazzando da quello dell’anno prima. Leggi il resto : Tempo di tasse

Diamanti insanguinati

Se ti piace Leonardo Di Caprio, non puoi perdere uno dei suoi ultimi lavori: Blood Diamond. L’abbiamo visto qualche tempo fa al cinema e mi ero segnato di recensirlo appena possibile. La storia non è certo leggera, quindi se hai in mente di passare una serata leggera in compagnia di amici, non è questa la pellicola che fa al caso vostro. D’altro canto le verità più “scomode” sono sempre abbastanza difficili da digerire: il traffico illecito di diamanti provenienti dalle terre d’Africa, si basa spesso sullo sfruttamento di veri e propri schiavi obbligati a passare intere giornate con le gambe immerse nell’acqua a caccia di una pietruzza sbrilluccicante. Per la gioia, dice ad un certo punto il protagonista, di qualche bionda impellicciata che gira con la sua bella macchinona e mangia caviale. Leggi il resto : Diamanti insanguinati

La cecità di Saramago

Al lavoro mi hanno consigliato qualche settimana fa la lettura di Cecità, un libro scritto da Josè Saramago, a detta di molti uno dei più importanti autori portoghesi contemporanei. Avendo ancora da smaltire il piccolo arretrato che ho da leggere (un paio di libri di Banana Yoshimoto ed il Futuro Dizionario D’America, di cui parlerò al tempo opportuno) questo di Saramago non l’ho neppure comprato. Ma le recensioni che leggo in giro sono molto promettenti, segno che chi me l’ha consigliato, è uno che se ne intende. Almeno di libri. Leggi il resto : La cecità di Saramago

Torna in cima alla pagina