due chiacchiere

Pagina non trovata

"C'era una volta una pagina...", diranno subito i piccoli lettori di questo blog. Era una pagina graziosa, rifinita in tutti i particolari, davvero adorabile. Poi deve essere successo qualcosa di terribile, qualcosa che non oso neppure immaginare. Un lampo di luce, un suono assordante, l'odore acre del codice HTML che bruciacchia, e quella pagina non c'era più, sparita per sempre nel limbo delle pagine che non sono.

Di chi sia la colpa è difficile a dirsi. Google? Yahoo? I tizi del provider che ospita questo sito? L'autore di duechiacchiere.it? Si, deve essere stato lui, quel rimbambito ha pensato che la pagina stesse solo occupando spazio inutile e deve averla freddata con un colpo secco. Ma come si permette, quell'idiota?

E così eccoci qui. Che si fa adesso? Beh, personalmente ti consiglierei di dare un'occhiata alla navigazione in alto, chissà che non noti qualche indicazione utile a ritrovare la retta via. Se proprio non riesci a scovare quello che stavi cercando, ti consiglio di contattare l'autore del blog tramite l'apposito modulo. Nel frattempo, ti propongo qui di seguito alcuni post che potrebbero stuzzicare la tua curiosità.

Pollo tikka masala

La ricetta di oggi mi era stata suggerita nientepopodimeno che dalla mia collega indiana. Il dipartimento dove lavoro organizza, la settimana prima del Giorno del Ringraziamento, un pranzo a cui tutti prendono parte attivamente. Ognuno s’incarica di portare una pietanza, e poi tutti “divorano” la gran quantità di cibo nella sala conferenze allestita per l’occasione. Considerando che ogni dipendente porta un piatto per almeno 10 porzioni, e che in tutto siamo una cinquantina di persone, puoi immaginare quanto cibo c’era quest’anno. Tant’è che il party è durato per tre pranzi consecutivi (per fortuna abbiamo una cucina ed un frigorifero molto capienti, in ufficio). Io ho portato le cassatine di ricotta ed il pasticcio di patate della moglie, entrambi abbastanza apprezzati. La mia collega ha preparato invece il pollo Tikka Masala, di cui ti propongo una versione ideale per una scampagnata con amici in cui si ha a disposizione un barbecue. : Leggi il resto »

La festa degli aquiloni

Il piccolo stato del New Jersey, negli Stati Uniti, si affaccia sull’oceano atlantico per diverse centinaia di chilometri. Il caldo estivo e le belle giornate, invogliano a trascorrere allora un bel fine settimana fuori porta. Magari ad ammirare la gara internazionale di aquiloni, e divertendosi a passeggiare sul lungomare che sembra quello di Baywatch. Senza Pamela Anderson e David Hasseldorf, ma con quel modo tutto americano di vivere l’estate.

Gli insopportabili

Una volta c’erano gli Intoccabili, memorabile pellicola con attori d’eccezione, in cui veniva pronunciata la famosa frase di Robert De Niro “sei solo chiacchiere e distintivo” urlata sulle scale. Avevo chiesto al regista di modificare la frase in “sei solo due chiacchiere e distintivo” ma non c’è stato verso di convincerlo. Oggi invece vanno di moda gli insopportabili: nel contesto individualista che ci stiamo costruendo intorno, li incontriamo uscendo di casa, sull’autobus, al semaforo a lavarci il vetro dell’auto, e soprattutto in ufficio. Vorrei riportare alcuni passaggi di un bellissimo intervento di Daria Bignardi sull’argomento. : Leggi il resto »

Ancora sui numerabili

Qualcuno mi ha chiesto, scrivendomi un messaggio privato, di parlare ancora dei nomi cosiddetti “numerabili” (contabili, si direbbe in inglese). Le regole, a dire il vero, sono semplici e molto intuitive. Se un nome è countable, usiamo la preposizione “un, uno” prima di esso, ha un plurale e può essere usato in frasi con domande tipo “quanti…”, Possiamo usare un numero prima di esso. Se un nome è uncountable, suonerà bene accanto alle espressioni come some oppure any, non usiamo mai un numero davanti a esso. Ad esempio: There is some beer in the fridge. Is there any beer in the fridge? Tanto per dare un’idea, i nomi di bevande sono generalmente uncountable; analogamente per i nomi di materiali (olio, plastica, ferro). : Leggi il resto »

Radiografie all’anima

Caro Dio, [..] ti penso spesso e sono sincero lo faccio di più quando son giù di morale rispetto a quando gli ingranaggi ruotano gioiosi. [..] Dio volevo dirti che nel complesso hai fallito. Sei stato un padre/madre che ci ha abbandonato senza un buon motivo, solo troppe scuse e giustificazioni. Ma una cosa di buono secondo me l’hai fatta [..] hai creato l’amore. Non è perfetto ma giustifica qualcosa, vale la pena pretenderlo, cercarlo e starci male quando è troppo dentro.

Comincia così la tredicesima lastra del libro Radiografie all’anima di Hermansji .:., nome d’arte dell’avvocato Hermans Joseph Iezzoni. La scorsa estate me ne ha mandato una copia cartacea fin qui in America, con tanto di dedica ed autografo (mica noccioline!). Da mesi mi ripromettevo di scriverne una recensione, ma neppure il Cinar che bevo tutte le sere, aiuta contro il logorio della vita moderna. E così non riuscivo a trovare un attimo di tempo per trasformare in bit le mie impressioni su questa piccola scatola piena di perle preziose. Se non altro per ringraziare Hermans che mi ha virtualmente accompagnato per un paio di settimane nel mio viaggio quotidiano per andare al lavoro. : Leggi il resto »

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