due chiacchiere

Pagina non trovata

"C'era una volta una pagina...", diranno subito i piccoli lettori di questo blog. Era una pagina graziosa, rifinita in tutti i particolari, davvero adorabile. Poi deve essere successo qualcosa di terribile, qualcosa che non oso neppure immaginare. Un lampo di luce, un suono assordante, l'odore acre del codice HTML che bruciacchia, e quella pagina non c'era più, sparita per sempre nel limbo delle pagine che non sono.

Di chi sia la colpa è difficile a dirsi. Google? Yahoo? I tizi del provider che ospita questo sito? L'autore di duechiacchiere.it? Si, deve essere stato lui, quel rimbambito ha pensato che la pagina stesse solo occupando spazio inutile e deve averla freddata con un colpo secco. Ma come si permette, quell'idiota?

E così eccoci qui. Che si fa adesso? Beh, personalmente ti consiglierei di dare un'occhiata alla navigazione in alto, chissà che non noti qualche indicazione utile a ritrovare la retta via. Se proprio non riesci a scovare quello che stavi cercando, ti consiglio di contattare l'autore del blog tramite l'apposito modulo. Nel frattempo, ti propongo qui di seguito alcuni post che potrebbero stuzzicare la tua curiosità.

Una giornata di neve in un minuto

Come promesso, ecco il video che ho tirato fuori dai circa 250 scatti raccolti dalla webcam ieri durante la nevicata soprannominata Nemo dai metereologi locali. Peccato che durante la notte abbia dimenticato di accendere il faretto esterno su quel lato della casa, quindi l’accumularsi della neve è appena visibile, e si intuisce dai rami che vanno piegandosi sempre di più sotto il peso dei fiocchi un po’ bagnati. Alla prossima tempesta vedrò di organizzarmi ancora meglio 🙂 : Leggi il resto »

Piovono cani e gatti

Come ho già avuto modo di notare in passato, le frasi idiomatiche, i proverbi e i modi di dire sono molto frequenti nel parlare comune del Paese a stelle e strisce. Il problema per uno straniero è che il significato di queste espressioni non è sempre letteralmente comprensibile: si pensi ad esempio al nostro acqua in bocca, che ad un anglofono potrebbe sembrare semplicemente un’incitazione alquanto curiosa ad idratarsi un po’ di più. Oppure alla disgustosa (sempre dal punto di vista di uno straniero) non avere peli sulla lingua, che solo noi possiamo interpretare correttamente in base al contesto in cui è usata. Beh, anche gli americani non scherzano, e ti confesso che in più di un’occasione mi sono trovato spiazzato nel cercare di comprendere quello che il mio interlocutore volesse dirmi. : Leggi il resto »

Impreca(u)zione

Un paio di giorni fa ho aggiornato la versione di WordPress che mi consente di gestire questo blog. L’ho fatto di sera, che stando alle mie statistiche è il momento in cui il numero di visitatori diminuisce, quindi riducendo al minimo il disservizio. A quanto pare però non ero il solo che voleva aggiornare il mio sito: dopo pochi minuti dal completamento delle operazioni di sostituzione dei file, ho notato che qualche bravo ragazzo aveva eseguito un’operazione di “sfiguramento” (in gergo, defacing) della pagina principale. : Leggi il resto »

Ma cos’è questa crisi?

Nel mio tragitto quotidiano tra casa e lavoro, per ingannare il tempo ascolto spesso uno dei podcast a cui sono abbonato: vari generi musicali, le lezioni d’inglese di English 24 e Listen to English (non più aggiornato regolarmente) e Focus Economia (Radio 24). Quest’ultima trasmissione, in particolare, da qualche settimana usa un pezzo musicale di Rodolfo De Angelis. Una canzone sulla “crisi” di quasi cent’anni fa, che però sembra straordinariamente attuale. Dato che a me son sempre piaciuti questi stornelli d’un tempo (come dimenticare Ferruccio Tavaglini o, in epoca più recente, Renato Rascel?), la ripropongo qui sul blog per condividerla anche con te. : Leggi il resto »

Pronto, dica trentatré

No, non mi sono trasformato nel Luciano Onder della situazione: dopo la rubrica sulle curiosità della lingua inglese, non aprirò certo quella sulla medicina, anche perché non sarei competente in materia. Però sono trentatrè mesi che questo blog è in linea, minuto più minuto meno. Di cose ne sono cambiate da quando l’ho aperto, sia nella mia vita privata che qui nel diario: mi sono sposato, mi sono trasferito in America, ho rivoluzionato innumerevoli volte la grafica del blog, introducendo passo dopo passo elementi sempre più innovativi (i colori mensili, i disegni delle stanze, la possibilità di segnalare un articolo per email, giusto per citarne alcuni), mi sono innamorato di WordPress, e tanto altro. Anche la mia “popolarità” è cresciuta nel tempo: me ne accorgo dalle statistiche, dalle citazioni in giro per la rete, dalle manifestazioni (graditissime) di apprezzamento e di stima. Che mi convincono sempre a continuare quest’avventura, partita in una notte buia e tempestosa (non è vero, ma fa scena) di Dicembre 2005.

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